Gialalabad

villaggio pakistano

Gialalabad (in Urdu: جلال آباد, Jalāl Ābād) è un villaggio del Gilgit-Baltistan, a circa 30 km di distanza dalla città di Gilgit, vicino al villaggio di Oshikhandas, lungo il Fiume Bagrot.[1]

Gialalabad
جلال آباد
Gialalabad – Veduta
Gialalabad – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Pakistan Pakistan
ProvinciaGilgit-Baltistan
DistrettoGilgit
Città
Territorio
Coordinate35°52′48″N 74°29′34.8″E / 35.88°N 74.493°E35.88; 74.493 (Gialalabad)
Altitudine1 510 m s.l.m.
Abitanti20 000 (1998)
Altre informazioni
LingueShina
Fuso orarioUTC+5
Nome abitantiBagore
Cartografia
Mappa di localizzazione: Pakistan
Gialalabad
Gialalabad

Strage del 1988 modifica

Nel maggio 1988 il governo militare di Muhammad Zia-ul-Haq lanciò un pogrom contro gli sciiti della regione,[2] approfittando di una banale controversia tra sunniti e sciiti (che prima convissero in pace nella regione) circa la comparsa della luna, che segnala l'inizio del digiuno canonico durante il mese lunare di Ramadan.[3] Il villaggio fu invaso da un Lashkar (esercito) di militanti radicali religiosi (Tālebān) del Chilas, del Kohistan, di Khyber-Pakhtunkhwa, delle Aree Tribali di Amministrazione Federale e dei Ṭālebān provenienti dall'Afghanistan, e fu totalmente dato alle fiamme. Metà della popolazione fu trucidata.[4][5]

Altri villaggi come Sai, Bunji (che è anche sede principale delle forze armate pakistane), Jaglote e Pari Bangla - dove gli sciiti erano in minoranza - furono aggrediti e gli abitanti uccisi. Alcuni di essi riuscirono a fuggire in altri villaggi sciiti. Questa strage sistematica, che godeva del sostegno statale pakistano, secondo alcune fonti causò la morte di 150[6]-400 persone e il ferimento di alcune centinaia.

Note modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica