Gioacchino Pessuti
matematico e politico italiano
Gioacchino Pessuti (Roma, 13 aprile 1743 – Roma, 20 ottobre 1814) è stato un matematico e politico italiano della Repubblica Romana (1798-1799).
Biografia
modificaInsegnante di matematica presso l'accademia militare di San Pietroburgo, vi incontrò Eulero.
Tornato a Roma, ebbe la cattedra di "matematiche miste" all'Archiginnasio Romano fino alla sua morte.
Membro di molte accademie, si dedicò ad alcuni giornali locali; durante la Repubblica Romana (1798-1799), assunse il ruolo di Console per un mese.
Alla caduta della Repubblica, assunse la presidenza dell'Accademia Caetani (poi Accademia dei Nuovi Lincei), ma la sua collaborazione con il regime repubblicano provocò l'ostracismo del restaurato governo pontificio.
Opere
modifica- Descrizione maneggio ed usi del teodolito, Roma, Giovanni Zempel, 1794.
Bibliografia
modifica- AA.VV., The Jesuits II: Cultures, Sciences, and the Arts, 1540-1773, University of Toronto Press, 2006, pp. 436-437, ISBN 0802038611.
- Luigi Pepe, PESSUTI, Gioacchino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 82, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Gioacchino Pessuti
Collegamenti esterni
modifica- Pessuti, Gioacchino, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gioacchino Pessuti, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- Opere di Gioacchino Pessuti, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74246964 · ISNI (EN) 0000 0000 7326 1907 · SBN SBLV095879 · BAV 495/221597 · CERL cnp00984984 · LCCN (EN) no2009191260 · GND (DE) 102619174 |
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