Giorgio Maggi (militare)

militare italiano

Giorgio Maggi (Alessandria, 12 novembre 1917Bregu Saliut, 13 febbraio 1941) è stato un militare italiano, decorato con Medaglia d'oro al valore militare alla memoria durante la seconda guerra mondiale.

Giorgio Maggi
NascitaAlessandria, 12 novembre 1917
MorteBregu Saliut, 13 febbraio 1941
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
Anni di servizio1936-1941
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Modena
dati tratti da Enciclopedia alessandrina. Vol. 1, I Personaggi[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia modifica

Nacque ad Alessandria il 12 novembre 1917, figlio di Alberto e Pizzorno Felicina, e dopo il diploma di ragioniere, nel 1936 entrò alla Regia Accademia Militare di Modena.[2] Alla fine del primo anno venne nominato “scelto” ed alla fine del secondo anno ricevette in premio la sciabola della 22ª Divisione fanteria "Cacciatori delle Alpi".[2] Terminata l'Accademia nel 1938, venne nominato sottotenente in servizio permanente effettivo e frequentò la scuola di applicazione di Parma per essere poi assegnato al 37º Reggimento fanteria "Ravenna" di stanza ad Alessandria. Nel giugno 1940, quando l'Italia entrò nel secondo conflitto mondiale, prese parte alle azioni di guerra[3] sul fronte italo-francese, ove si distinse tanto da essere decorato con la croce di guerra al valor militare.[2] Promosso tenente, il 6 dicembre 1940 fu inviato in Albania ed assegnato alla 6ª Compagnia del 49º Reggimento fanteria "Parma".[2] Sul fronte greco–albanese[4] venne subito dislocato in prima linea, dove il Regio Esercito combatteva in situazioni molto difficili dovute al terreno montuoso e particolarmente fangoso, nonché al rigido clima invernale.[4] Il 13 febbraio 1941, mentre guidava il suo plotone alla conquista di un'importante posizione, rimase ferito.[2] Rifiutò ogni cura e rimase alla testa dei suoi uomini fino a vittoria conseguita.[2] A tarda sera, quando ormai la posizione era conquistata venne colpito da una granata rimanendo ucciso.[2] Fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[5]

Onorificenze modifica

«Comandante di plotone, alla testa dei suoi uomini, con audacia e grande valore, si slanciava all'assalto per ricuperare un'importante posizione. Ferito, rifiutando ogni cura, continuava nell'azione e, ricacciato l'avversario, resisteva con ardimento ai rinnovati urti di soverchianti forze nemiche. A tarda sera, definitivamente stroncato l'ultimo e più' forte attacco nemico, mentre in piedi sulla trincea inneggiando alla vittoria conseguita e con la visione del nemico in fuga, rincuorava i propri uomini, colpito da granata che gli squarciava il petto e le gambe, cadeva da eroe. Luminoso esempio di eroica fede e di indomito coraggio. Bregu Saliut (fronte Greco), 13 febbraio 1941.[6]»
— Regio Decreto 4 agosto 1942.[7]
«Comandante di una pattuglia prima e comandante di compagnia poi, sotto violento fuoco nemico conduceva il suo reparto a brillanti successi, dimostrando sprezzo del pericolo, ardimento e capace azione di comando. Viaduc de Scarassoni, Fontan. Cime Pezurbe, 16-24 giugno 1940.»
— Regio Decreto 13 novembre 1941.[8]

Note modifica

  1. ^ AA.VV., Enciclopedia alessandrina. Vol. 1, I Personaggi, Editrice Il Piccolo, Edizioni Grandi Opere, Alessandria, 1990.
  2. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  3. ^ Jowett 2000, p. 5.
  4. ^ a b Jowett 2000, p. 6.
  5. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.571.
  6. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  7. ^ Registrato alla Corte dei conti il 7 ottobre 1942, registro 39 Guerra, foglio 79.
  8. ^ Numero d'ordine 4399 decreto del 20.9.1941 registrato alla Corte dei Conti il 23 ottobre 1941, registro 32 Guerra, foglio 213.

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Enciclopedia alessandrina. Vol. 1, I Personaggi, Alessandria, Editrice Il Piccolo, Edizioni Grandi Opere, 1990.
  • Documenti ufficiali del Ministero della Guerra:
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 571.
  • (EN) Philip S. Jowett e Stephen Andrew, The Italian Army, 1940-45. Vol.1, Botley, Osprey Publishing Company, 2000, ISBN 1-85532-864-X.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica