Giorno della Memoria

giornata internazionale per la commemorazione delle vittime dell'Olocausto

Il Giorno della Memoria[1][2] è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 durante la 42ª riunione plenaria[3]. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine della Shoah[4].

Giorno della Memoria
L'entrata del campo di concentramento di Auschwitz con la celebre scritta Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi)
TipoInternazionale
Data27 gennaio
Celebrata in Nazioni Unite
Oggetto della ricorrenzaLiberazione, da parte dell'Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz.
Data d'istituzione1º novembre 2005
Altri nomiGiornata della Memoria

Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'operazione Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Storia modifica

il campo di concentramento di Auschwitz venne liberato Il 27 gennaio 1945 dalle truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Stepanovič Konev che arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti[5]. La scoperta del campo e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.

Ad Auschwitz, circa dieci giorni prima, i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con loro, in una marcia della morte, tutti i prigionieri ancora in grado di camminare, molti dei quali morirono durante la marcia stessa. L'apertura dei cancelli del campo fece conoscere non solo molti testimoni della tragedia, ma anche i metodi di tortura e annientamento utilizzati in quel lager nazista.

Benché i sovietici avessero già liberato, circa sei mesi prima, il campo di concentramento di Majdanek[6] e conquistato, nell'estate del 1944, anche le zone in cui si trovavano i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka precedentemente smantellati dai nazisti (1943)[7], fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data di liberazione di Auschwitz[8].

La data del 27 gennaio in ricordo dell'Olocausto, il genocidio nazista che portò allo sterminio del popolo ebraico e di altre minoranze, è indicata quale data ufficiale agli Stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[9] del 1º novembre 2005.

Il Giorno della Memoria in Italia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Olocausto in Italia.

L'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.

Prima di arrivare a definire il disegno di legge, si era a lungo discusso su quale dovesse essere considerata la data simbolica di riferimento: si trattava di decidere su quali eventi fondare la riflessione pubblica sulla memoria. Erano emerse in particolare due opzioni alternative. Il deputato Furio Colombo aveva proposto il 16 ottobre, data del rastrellamento del ghetto di Roma (il 16 ottobre 1943 oltre mille cittadini italiani di religione ebraica furono catturati e deportati dall'Italia ad Auschwitz): questa ricorrenza avrebbe permesso di focalizzare l'attenzione sulle deportazioni razziali e di sottolineare le responsabilità anche italiane nello sterminio. Dall'altra parte vi era chi sosteneva (in particolare l'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) che la data prescelta dovesse essere il 5 maggio, anniversario della liberazione di Mauthausen, per sottolineare la centralità della storia dell'antifascismo e delle deportazioni politiche in Italia. Infine, anche in ragione della portata evocativa che Auschwitz – oramai simbolo universale della tragedia ebraica durante la seconda guerra mondiale – da anni rappresenta per tutta l'Europa, si è optato per adottare il giorno della sua liberazione, avvenuta il 27 gennaio.

Gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.[10]»

Celebrazioni a livello locale modifica

  • Il giorno 22 febbraio 2006 a Ferrara si è tenuta una conferenza incentrata sul tema della persecuzione degli ebrei ferraresi a partire dal 1938. In tale occasione è stato ricordata la figura di Renzo Ravenna, già podestà della città e dimissionario dal marzo di quell'anno e di molte altre personalità che sino poco prima avevano ricoperto cariche pubbliche e poi si erano dimesse volontariamente o erano state espulse, come Gino Minerbi, Felice Bassani, Guido Tedeschi, Emilio Teglio e numerosi altri.[11]
  • Nel 2010 a Napoli l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e il Centro di Studi Ebraici hanno organizzato una serie di giornate di studio sulle leggi razziali presso l'Archivio di Stato di Napoli con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali.[12]
  • A Roma nel 2017, come da tradizione, il comune ha presentato una serie di iniziative per ricordare la giornata. Le persecuzioni contro la comunità ebraica toccarono pesantemente la capitale, in particolare con il rastrellamento del ghetto di Roma. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Virginia Raggi e la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello.[13]
  • Il comune di Bologna, nel 2018, ha organizzato una serie di eventi e manifestazioni per ricordare l'evento.[14]
  • Milano tradizionalmente ricorda le vittime dell'Olocausto e delle vicende legate al binario 21. Nelle celebrazioni del 2019 c'è stata la deposizione di una pietra d'inciampo per Luigi Vacchini.[15]

I Giusti tra le nazioni modifica

Fino al 1º gennaio 2022 l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme riconosceva nel mondo, 28,217 persone come Giusti tra le nazioni, cioè non ebrei che durante l'Olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati, fra cui 766 italiani[16].

Esiste anche una Giornata europea dei Giusti che, sull'esempio del riconoscimento dato da Yad Vashem ai non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Shoah, ricorda le figure esemplari che si sono battute e si battono contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani. Il 10 maggio 2012 il Parlamento europeo ha istituito[17], su proposta di Gariwo la foresta dei Giusti[18], la Giornata europea dei Giusti per il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, che per 25 anni è stato presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem.

Note modifica

  1. ^ "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti", su camera.it, Parlamento della Repubblica Italiana, 1º luglio 2000. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2019).
  2. ^ (EN) Resolution adopted by the General Assembly on 1 November 2005 (PDF), su un.org.
  3. ^ (EN) The Holocaust and the United Nations Outreach Programme, su un.org, Nazioni Unite, 1º novembre 2005. URL consultato il 27 gennaio 2013 (archiviato il 10 settembre 2019).
  4. ^ (ARENFRZHRU) 28th Special Session of the General Assembly, su un.org, Nazioni Unite, 24 gennaio 2005. URL consultato il 27 gennaio 2013 (archiviato il 16 maggio 2019).
  5. ^ Erickson 2004, p. 472.
  6. ^ La liberazione dei campi di concentramento nazisti - Campo di Majdanek liberato nel luglio del 1944, su ushmm.org. URL consultato il 4 marzo 2017 (archiviato il 5 marzo 2017).
  7. ^ La liberazione dei campi di concentramento nazisti, su ushmm.org. URL consultato il 4 marzo 2017 (archiviato il 5 marzo 2017).
  8. ^ vedi: International Day of Commemoration in Memory of the Victims of the Holocaust, su un.org. URL consultato il 4 marzo 2017 (archiviato il 28 febbraio 2017).
  9. ^ (EN) About the Holocaust and the United Nations Outreach Programme, su un.org. URL consultato il 27 gennaio 2011 (archiviato il 10 maggio 2010).
  10. ^ Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000, su camera.it. URL consultato il 27 gennaio 2013 (archiviato il 16 gennaio 2013).
  11. ^ Antonietta Folchi, La persecuzione degli ebrei ferraresi :il censimento nell'estate del '38: conferenza tenutasi in occasione del Giorno della memoria, Ferrara 22 febbraio 2006, pp.21-26.
  12. ^ Giorno della Memoria 2010 - Presentazione degli Atti delle Giornate di Studio sulle Leggi Razziali - Proiezione e lettura di brani sulla Shoah, su beniculturali.it, Ministero per i beni e le attività culturali, 2010. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato il 5 maggio 2019).
  13. ^ In Comune la presentazione della Giornata della Memoria, in Roma ebraica, 20 gennaio 2017. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2019).
  14. ^ Giorno della memoria 2018, le iniziative istituzionali, su comune.bologna.it, Comune di Bologna, 19 Gennaio 2018. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato il 5 maggio 2019).
  15. ^ Giorno della memoria, Milano ricorda la Shoah: mostre, performance e maratone di lettura, in la Repubblica, 25 gennaio 2019. URL consultato il 5 maggio 2019.
  16. ^ Names of Righteous by Country, su yadvashem.org. URL consultato il 6 novembre 2023.
  17. ^ Dichiarazione del Parlamento europeo del 10 maggio 2012 sul sostegno all'istituzione di una Giornata europea in memoria dei Giusti, su europarl.europa.eu. URL consultato il 23 gennaio 2014 (archiviato il 3 febbraio 2014).
  18. ^ La giornata europea dei Giusti contro i crimini e totalitarismi, in la Repubblica, 5 marzo 2012. URL consultato il 23 gennaio 2014 (archiviato il 3 febbraio 2014).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica