Giovanna Scotto

attrice e doppiatrice italiana (1895-1985)

Giovanna Scotto, all'anagrafe Giovanna Margherita Piana-Canova (Torino, 26 agosto 1895Grottaferrata, 23 dicembre 1985), è stata un'attrice e doppiatrice italiana.

Giovanna Scotto in una foto dei primi anni cinquanta

Biografia modifica

 
Giovanna Scotto in una foto di gioventù

Nacque a Torino da un amministratore di Compagnie, esordendo nel teatro dialettale già da bambina. Nel 1909-10 fece parte della compagnia Gramatica-Ruggeri, nel 1913-14 era prim'attrice giovane nella Falconi-Zoncada, dal 1919 al 1922 prim'attrice con Lamberto Picasso, e nel 1924 recitò nella Compagnia Stabile Sarda. Nel 1927-28 in una compagnia dannunziana, e dal 1929 partecipò per un decennio ai principali spettacoli classici all'aperto, come nell'Oreste di Vittorio Alfieri alle terme di Caracalla, l'Orestea di Eschilo, l'Ippolito e Le troiane di Euripide, l'Aiace di Sofocle, Ifigenia in Aulide di Euripide.[1]

Debutta nel cinema all'epoca del muto, nel film Fortunale del 1912. È presente nel cinema sonoro dei primi anni '30, come in Ragazzo di Ivo Perilli e Acciaio di Walter Ruttmann (1933), e in seguito La figlia di Jorio, Aurora sul mare, Due lettere anonime e Operazione Mitra. Numerosi anche i lavori nella prosa radiofonica EIAR e RAI dagli anni trenta agli anni sessanta.

Si trasferì a Roma, dove continuò a lavorare come attrice ma, soprattutto, come doppiatrice della C.D.C., diventando, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Dhia Cristiani, Andreina Pagnani e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione. Doppiò Ingrid Bergman in Casablanca, Ethel Barrymore ne La scala a chiocciola, Martha Scott ne I dieci comandamenti e Reta Shaw ne Il segreto di Pollyanna. Prestò spesso la sua voce anche ad altre importanti attrici, come Claudette Colbert, Agnes Moorehead, Mary Astor e Jane Darwell. Nel campo del cinema di animazione, ha prestato a voce a Fatima nel cartone La rosa di Bagdad e la voce narrante nel film Cenerentola della Disney (primo doppiaggio).

Sposatasi giovanissima con Vincenzo Scotto,[2] da cui prese il cognome d'arte. Rimasta vedova, nel 1947 si sposò in seconde nozze col poeta, giornalista, sceneggiatore e critico cinematografico Diego Calcagno.[1]

Morì a Grottaferrata il 23 dicembre 1985 all'età di 90 anni.

Filmografia modifica

 
Andrea Checchi e Giovanna Scotto nel film Due lettere anonime (1945) di Mario Camerini

Teatro modifica

 
Locandina di Ifigenia in Aulide (1953) con Giovanna Scotto nel ruolo di Clitennestra

Prosa televisiva modifica

Prosa radiofonica modifica

EIAR modifica

RAI modifica

Varietà radiofonici Rai modifica

  • Il contagocce, divagazioni di Diego Calcagno presentate da Giovanna Scotto (1957)

Doppiaggio modifica

Cinema modifica

 
Giovanna Scotto in sala doppiaggio nel 1951

Film d'animazione modifica

Note modifica

  1. ^ a b Mario Guidorizzi: Voci d'autore: storia e protagonisti del doppiaggio italiano, 1999
  2. ^ Gerardo Di Cola: Le voci del tempo perduto: la storia del doppiaggio e dei suoi interpreti dal 1927 al 1970, Èdicola, 2004

Bibliografia modifica

  • Enrico Lancia, Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano. Le attrici, Gremese Editore, Roma, 2003, p. 334
  • Radiocorriere TV, annate varie
  • Il dramma, annate varie
  • Rai Teche

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