Giovanni Columbu

regista e politico italiano

Giovanni Columbu (Nuoro, 19 ottobre 1949) è un artista e regista italiano.

Giovanni Columbu

Biografia modifica

Gli esordi a Milano modifica

Giovanni Columbu, artista e regista cinematografico. Nato a Nuoro il 19 ottobre 1949, vive e compie gli studi a Milano, si diploma al Liceo Artistico di Brera e si laurea alla Facoltà di Architettura col massimo dei voti e la pubblicazione della tesi. Nel 1967 con alcuni compagni di liceo, Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi, Tullio Brunone e Mario Godani, costituisce lo Studio G28, acronimo dell’ubicazione in via Garibaldi 28, dove realizza opere di pittura, di scultura e di fotografia che trovano accoglimento in alcune gallerie milanesi e alla X Quadriennale di Roma. Nel 1976 assieme a Ettore Pasculli espone alla Galleria Toselli una serie di fotomontaggi sugli effetti criminalizzanti di alcune immagini che ricorrono nella cronaca nera. Qualche mese dopo, con Pasculli, Rosa e Brunone, costituisce il Laboratorio di Comunicazione Militante (LCM) che approfondisce la ricerca sulle distorsioni operate dai mass media e in generale sul rapporto tra arte e comunicazione sociale. Seguono mostre a Milano, alla Rotonda della Besana e al Palazzo della Permanente, poi alla Biennale di Venezia. La ricerca del LCM suscita l’interesse di critici tra i quali Mario De Michelis, Tommaso Trini e Umberto Eco. Recentemente la stessa ricerca è stata oggetto di nuovi studi curati da Angela Madesani e di altre esposizioni in diversi musei e gallerie.

L’esperienza televisiva modifica

Nel 1979 a seguito di un concorso pubblico si trasferisce a Cagliari per lavorare come programmista regista alla RAI. Realizza documentari e programmi televisivi caratterizzati da soluzioni visive e format innovativi. Alcuni documentari vengono acquistati da emittenti tv in diversi paesi del mondo. Tra questi Visos (in italiano “Sogni”) e Villages and Villages con cui vince il Prix Europa nel 1989. Durante il montaggio di Visos, girato in pellicola, comincia a optare per le immagini più vere e vitali anche se grammaticalmente imperfette. Sulla realizzazione di Visos pubblica un libro con prefazione di Cesare Musatti.

L’impegno culturale modifica

Negli anni 90, a seguito della progressiva chiusura delle programmazioni culturali regionali della RAI e in attesa che decolli il progetto di un primo film per il cinema, “Arcipelaghi”, si presta a fare l’Assessore alla cultura a Quartu Sant’Elena, una città di cui si dice che sarebbe un luogo in cui è impossibile fare cultura a causa del forte degrado urbano e l’assenza di luoghi di incontro. Columbu inventa degli spettacoli ambientati nei cortili delle antiche case contadine, le lollas. La formula riscuote successo. La città vive un’inaspettata stagione di fermento culturale e ritrova una centralità attestata dall’inversione del pendolarismo col vicino capoluogo cagliaritano. Su questa esperienza pubblica il libro Lollas, la città immateriale con prefazione di Renato Nicolini.

Il cinema modifica

Nel 1999 si dimette dalla RAI. Avvia la produzione del film Arcipelaghi e in pochi mesi porta a compimento il film. Il cast è composto da non attori che recitano in sardo. Il racconto è svolto attraverso i ricordi dei protagonisti, la frammentazione temporale e la reiterazione delle scene che allude all’incertezza della verità. Seguono diversi documentari e nel 2012, dopo molte difficoltà e una sottoscrizione pubblica, realizza il film Su Re tratto dai Vangeli. Dopo questa opera seconda le invenzioni sul linguaggio e i metodi emersi nel corso della lavorazione lo inducono a ritenere di dover ancora produrre l’opera prima. Nel 2017 realizza il film Surbiles sulle donne vampiro della Sardegna. Attualmente lavora a un film di animazione. Sulle inquadrature, scrive: Non devono essere belle ma invisibili, altrimenti disturbano”. Sulla direzione degli attori: “L’atto cruciale non è dirigerli ma sceglierli. Sul metodo: Vale una sola volta, o poche volte, finché non viene capito. L’insieme dei metodi serve a preparare gli interpreti e al contempo mantenere viva la loro impreparazione. Sull’uso della MDP: Evito che si limiti a seguire quello che accade. Mi piace che agisca come uno spirito che a volte anticipa gli accadimenti e a volte si distrae e si rivolge altrove. Sulla seconda unità di ripresa: La sollecito a cercare un punto di vista che non favorirò, che non voglio e non devo conoscere, perché deve agire senza il mio consenso. Così amplio il limite della mia regia. l suo primo lungometraggio è del 2001, dal titolo Arcipelaghi.[1] Il suo secondo lungometraggio, Su Re, è stato distribuito dalla Sacher Distribuzione; ambientato in Sardegna, il film è incentrato sulla passione di Cristo e i dialoghi sono in lingua sarda[2]


Vita privata modifica

È padre dell’attrice Simonetta Columbu interprete di diversi film e della serie televisiva Che Dio ci aiuti. Figlio di Michele Columbu, letterato e politico sardista, e di Simonetta Giacobbe, scrittrice impegnata socialmente. È anche nipote di Dino Giacobbe fondatore del Partito Sardo d'Azione assieme a Emilio Lussu e altri reduci della Prima Guerra Mondiale.

Esperienze politiche modifica

È stato iscritto al Partito Sardo d'Azione di cui ritiene ancora validi i valori originari. Nel 2015 un gruppo di militanti gli chiede di candidarsi come segretario politico. La ragione dichiarata è rendere possibile un rinnovamento. Accetta e viene eletto. Nel congresso nazionale che si celebra alcuni mesi dopo, la parte che lo sostiene vince e lo nomina presidente del partito. La vittoria comporta un cambio ai vertici a cui però non segue il rinnovamento promesso. Nell’aprile del 2017, in completo disaccordo con le posizioni prevalenti nel consiglio nazionale, si dimette, annulla l’iscrizione al partito e torna a dedicarsi a tempo pieno al proprio lavoro di regista. [3] Nel partito che fu di Emilio Lussu e di Camillo Bellieni, succede al segretario dimissionario Giovanni Colli.

Filmografia modifica

Regista e sceneggiatore modifica

Cortometraggi modifica

  • Dialoghi trasversali, documentario (1989)
  • Villages and villages, documentario (1991, vincitore Prix Europa di Berlino[4])
  • Visos. Sogni, segnali, avvisi, documentario (1983 ri-editato nel 1985)
  • Ritratto di Pablo Volta (2004)
  • Il Lavoro e le Passioni (2005)
  • Storie Brevi (2005)
  • Fare Cinema in Sardegna (2007)
  • Ricordando Nivola (2009)
  • Itinera Romanica (2010)
  • Franco Piavoli (2015)
  • Il Segno e il Mito (2018)

Lungometraggi modifica

Programmi Televisivi modifica

  • Collaborazione al programma Moda (1986)
  • Collaborazione al programma La Notte della Repubblica (1987)
  • Tempi Stretti (1987)
  • Maestrale (1988)

Mostre d’arte modifica

  • La distorsione della realtà nelle immagini dei mass media - Galleria Toselli (1976)
  • Strategia d’Informazione - Rotonda della Besana di Milano (1976)
  • Ambiente come Sociale - XXVII Biennale d’Arte di Venezia (1976)
  • Fotografia tra Documentazione e Poieusi - Palazzo della Permanente di Milano (1977)
  • Immagine Arma Impropria - Casa del Mantegna di Mantova (1978)
  • Immagini Sonore - Galleria d’Arte Moderna di Cagliari (1981)
  • Disobedience Archive - Castello di Rivoli di Torino /2013)
  • Armamentari - Spazio Mudima di Milano (2013)
  • Appunti e Disegni per Su Re - Centro San Fedele di Milano (2015)
  • L’Immagine come Controinformazione - PAN Palazzo delle Arti di Napoli (2015)
  • Il Di/segno del Cinema - Palazzo di Città di Cagliari (2015)
  • Arte come profezia - Galleria Crobu di Cagliari (2016)
  • Paesaggio Arcaico con Figure - Galleria PMA di Cagliari (2016)
  • Disegni Costruttivi - Pinacoteca Comunale di Oristano (2017)

Pubblicazioni modifica

  • Il Golpe di Ottana - Ed. Facoltà di Architettura (1976)
  • L’Arma dell’Immagine - Ed. Mazzotta (1979)
  • Visos, Sogni Visioni Avvisi - Ed. Ilisso (1992)
  • Lollas, la Città Immateriale - Ed. Cuec (1998)


Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Giovanni Columbu, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 ottobre 2015.
Controllo di autoritàVIAF (EN26297019 · ISNI (EN0000 0000 3529 5399 · SBN SBLV255830 · LCCN (ENn94088262 · GND (DE1246221233 · WorldCat Identities (ENlccn-n94088262