Giovanni Giacomo del Monferrato

marchese del Monferrato

Gian Giacomo Paleologo (Trino, 23 marzo 1395Casale Monferrato, 12 marzo 1445) fu marchese del Monferrato.

Giovanni Giacomo del Monferrato
Marchese del Monferrato
Stemma
Stemma
In carica26 aprile 1418 –
12 marzo 1445
PredecessoreTeodoro II
SuccessoreGiovanni IV
NascitaTrino, 23 marzo 1395
MorteCasale Monferrato, 12 marzo 1445 (49 anni)
Casa realePaleologi
PadreTeodoro II del Monferrato
MadreGiovanna di Bar
ConiugeGiovanna di Savoia
FigliGiovanni
Sebastiano Ottone
Amedea
Isabella
Guglielmo
Bonifacio
Teodoro Paleologo
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Figlio di Teodoro II (1364 – 1418) e di Giovanna di Bar (†1402), venne affiancato al padre nel governo del marchesato già dal 1404.

Morto il padre Teodoro nel 1418, Giangiacomo prese le redini del governo, venendo ufficialmente insignito del feudo monferrino dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Il giovane marchese si distinse subito in brillanti spedizioni militari nell'area appenninica ai danni dei genovesi e dei milanesi, riuscendo a riconquistare Spigno Monferrato e ricevendo doni dai vari signori della zona. Ad accrescere la sua potenza fu il matrimonio siglato nel 1421 tra la sorella Sofia Paleologa e il penultimo imperatore di Bisanzio, Giovanni VIII.

Ma la politica espansionistica del padre e di Giangiacomo fece prendere duri provvedimenti al riguardo da parte dei duchi di Savoia e di Filippo Maria Visconti. Nel 1431 i due potenti signori siglarono un'alleanza anti-monferrina, prevendendo la cancellazione dello stato del Monferrato dalla carta geografica e la spartizione delle terre. Davanti a questo schieramento di forze, totalmente soverchianti per il piccolo territorio piemontese, Giangiacomo dovette richiedere l'aiuto della Francia.

La guerra volse al peggio per Giangiacomo nel giro di un anno. Nel 1432 il marchese fu sconfitto e cercò di siglare una pace vantaggiosa per i Savoia: con un trattato, siglato a Torino (garante il vescovo Aimone da Romagnano), cedette loro tutti i territori alla sinistra del Po in cambio del riottenimento del controllo sul Monferrato. Amedeo VIII fu spietato con il cognato: Giovanni Giacomo dovette da questo momento considerarsi vassallo dei Savoia in cambio della signoria sulle poche terre concessegli.

Dopo un viaggio a Milano e a Venezia per gli accordi militari, Giovanni Giacomo tornò a Casale Monferrato per siglare la pace anche con i Savoia. Amedeo VIII chiese al marchese la restituzione delle spese di guerra. La ribellione di Giangiacomo comportò l'assedio di Chivasso da parte delle truppe sabaude, facendo cedere nuovamente il marchese alle pretese dei Savoia, nei confronti dei quali divenne vassallo.

Il prestigio del popolo monferrino scomparve e la popolazione era ridotta alla fame. Davanti a tanto sfacelo, Giangiacomo si spense tristemente.

Matrimonio e discendenza modifica

Nel 1412 Giovanni Giacomo sposò Giovanna di Savoia (13921460), figlia di Amedeo VII di Savoia e sorella di Amedeo VIII, dalla quale ebbe numerosi figli.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Teodoro I del Monferrato Andronico II Paleologo  
 
Violante di Monferrato  
Giovanni II del Monferrato  
Argentina Spinola Opizzino Spinola  
 
Violante di Saluzzo  
Teodoro II del Monferrato  
Giacomo III di Maiorca Giacomo II d'Aragona  
 
Esclarmonde di Foix  
Elisabetta di Maiorca  
Costanza d'Aragona Alfonso IV d'Aragona  
 
Teresa di Entenza  
Giovanni Giacomo del Monferrato  
Enrico IV di Bar Edoardo I di Bar  
 
Maria di Borgogna  
Roberto I di Bar  
Yolanda di Dampierre Roberto di Cassel  
 
Giovanna di Bretagna  
Giovanna di Bar  
Giovanni II di Francia Filippo VI di Francia  
 
Giovanna di Borgogna  
Maria di Valois  
Bona di Lussemburgo Giovanni I di Lussemburgo  
 
Elisabetta di Boemia  
 

Collegamenti esterni modifica