Giovanni Merizzi

politico italiano

Giovanni Merizzi (Sondrio, 1º ottobre 1864Sondrio, 12 ottobre 1941) è stato un politico italiano deputato per il Partito Popolare Italiano.

Giovanni Merizzi

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXV-XXVI-XXVII
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Italiano
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Biografia modifica

Figlio di Giovanni Battista Merizzi (presidente del Consiglio provinciale di Sondrio dal 1863 al 1884), si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1886 e divenne avvocato come il padre.[1]

Fu inizialmente, fino al 1911, militante liberale, ma nel 1919 fu invece tra i fondatori a Sondrio del Partito Popolare Italiano,[1] con cui fu eletto deputato alle elezioni del 1919 (e sarà poi confermato a quelle del 1921 e a quelle del 1924).

Fu inoltre anch'egli, come il padre, presidente del Consiglio provinciale di Sondrio dal 1920 al 1923.[1]

In occasione dell'approvazione della legge Acerbo, il 21 luglio 1923, in cui il gruppo parlamentare popolare scelse, per 41 voti a 39, di astenersi, Merizzi contravvenne alla disciplina di gruppo e fu l'unico popolare a votare contro.[2]

Rieletto deputato alle elezioni del 1924, fu tra i deputati che aderirono alla secessione dell'Aventino, e fu pertanto dichiarato decaduto dalla carica di deputato il 9 novembre 1926.[3]

Anche il nipote Guido Merizzi è stato in seguito deputato dal 1953 al 1958 per il Partito Socialista Italiano.[4]

Note modifica

  1. ^ a b c Biografie degli amministratori, su provincia.so.it, Provincia di Sondrio. URL consultato il 23 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ Francesco Malgeri
  3. ^ Tornata di martedì 9 novembre 1926 (PDF), su storia.camera.it, Camera dei deputati, p. 6389. URL consultato il 23 marzo 2015.
  4. ^ Seduta di martedì 7 aprile 1964 (PDF), su legislature.camera.it, Camera dei deputati, p. 5958. URL consultato il 23 marzo 2015.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica