Giovanni Pastorelli

militare italiano

Giovanni Pastorelli (Nizza, 29 marzo 1859Ain Zara, 6 dicembre 1911) è stato un militare italiano.

Giovanni Pastorelli
Monumento dedicato a Giovanni Pastorelli a Briga Marittima
NascitaNizza, 29 marzo 1859
MorteAin Zara, 6 dicembre 1911
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Corpo40º Reggimento fanteria
GradoColonnello
GuerreGuerra italo-turca
BattaglieBattaglia di Ain Zara
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Biografia modifica

Nato a Nizza da famiglia brigasca poco prima del passaggio di gran parte della provincia sarda alla Francia, tranne Briga e Tenda, si arruolò nel Regio Esercito e divenne colonnello. Partecipò alla Guerra italo-turca in Libia e morì nella battaglia di Ain Zara a soli 10 km da Tripoli il 6 dicembre 1911.

Nel suo paese d'origine gli venne dedicato un monumento. Nel 1947 in seguito al Trattato di Parigi, il comune passò alla Francia, che francesizzò forzatamente il comune.

Il suo monumento opera del torinese Davide Calandra è stato inaugurato nel 1914[1] e fino all'annessione alla Francia nel 1947 si trovava in Piazza San Martino, davanti al comune di Briga Marittima, poi venne spostato alla periferia del paese lungo il Levenza e il nome nella targa del monumento del colonnello venne francesizzato in Jean Pastorelli, mentre Ain Zara, dove è caduto, venne sostituita con un indefinito "champ d'honneur". A Giovanni Pastorelli sono dedicate una via nel quartiere periferico Barona di Milano, una piazza nel comune di Briga Alta, una via nel centro di Nizza (Rue Jean Pastorelli), una via a Briga Marittima presso la RD 43 / Avenue Général De Gaulle (Rue Jean Pastorelli) e una palazzina di alloggi presso la Scuola di fanteria dell'Esercito Italiano a Cesano (Roma).

La salma di Giovanni Pastorelli venne portata dal cimitero di Ain Zara nel nuovo Sacrario Militare Italiano presso il Cimitero Cristiano di Tripoli costruito nel 1955 e dal 1967 riposa nel Sacrario dei caduti d'oltremare di Bari in seguito all'esodo degli italo-libici[2].

 
La vecchia posizione del monumento a Giovanni Pastorelli davanti al municipio di Briga Marittima in una cartolina del 1925.
 
Particolare del monumento dedicato a Giovanni Pastorelli a Briga Marittima.

Onorificenze modifica

 
Cartolina dedicata a Giovanni Pastorelli del 1914.
«Diede prova ammirevole di valore, trascinando con l'esempio e stando in prima linea con l'avanguardia per meglio dirigerla i reparti del suo reggimento sottoposti a intenso fuoco nemico e sebbene ferito a morte, trovò nella sua energia e nell'alto concetto che egli aveva della sua missione, la tranquillità d'animo e la forza, nel cedere il comando al tenente colonnello, di raccomandare a tutti l'onore del reggimento e della sua bandiera, che egli aveva tenuto sempre alto.»
— Ain Zara, 6 dicembre 1911

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Il Ponte, Edizioni 10-12, Edizioni La Nuova Italia, 1997, pag. 63.
  • Carlo Silvano, Breve storia di Nizza e di altri territori italofoni, Youcanprint, 2012, ISBN 978-88-91197-57-3, pag. 35.

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