Giovanni Sorba

militare italiano

Giovanni Sorba (Cellarengo, 21 maggio 1911Gerona, 4 febbraio 1939) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Giovanni Sorba
NascitaCellarengo, 21 maggio 1911
MorteGerona, 4 febbraio 1939
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Reparto2º Reggimento CC. NN. (Camicie Nere).
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
BattaglieBattaglia di Catalogna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia modifica

Nacque a Cellarengo (provincia di Asti) il 21 maggio 1911, figlio di Battista e Agnese Mignatta.[1] Abilitato all'insegnamento come maestro elementare, studiò anche ragioneria e fu impiegato nella Filiale Fiat di Torino. Dopo aver prestato servizio militare nel Regio Esercito dal marzo 1932 all'agosto 1933 nelle file della 8ª compagnia di sanità, nel novembre 1935 fu ammesso a frequentare il corso allievi ufficiali di complemento istituito presso il 94º Reggimento fanteria "Messina" di stanza a Fano e nel giugno 1936 fu nominato sottotenente] di complemento nel 91º Reggimento fanteria "Basilicata".[1] Il 14 aprile 1938 fu richiamato in servizio attivo a domanda e partì volontario per la guerra di Spagna.[1] Una volta giunto in Spagna fu assegnato alla 3ª compagnia "Folgore" del 2º Reggimento d'assalto della 4ª Divisione fanteria "Littorio".[1]

Il 21 luglio 1938 fu gravemente ferito a Benafer, presso Valencia, ma dopo la convalescenza rinunciò a rimpatriare e fu proposto per la medaglia d'argento al valor militare sul campo per il suo comportamento eroico a Seròs il 23 dicembre 1938.[1] Il 4 febbraio 1939, sempre col grado di sottotenente di complemento (negli ultimi tempi era stato incorporato nel II Reggimento della divisione d'assalto "Littorio"[2]) si offrì volontario nella fase conclusiva della battaglia di Catalogna per conquistare la vecchia fortezza di Montjuïc a Gerona, presidiata da un grosso contingente delle Brigate Internazionali. Con un attacco a sorpresa riuscì a mettere in fuga i difensori facendo numerosi prigionieri, fra cui alcuni ufficiali; sistemati a difesa gli uomini del suo plotone e salito in piedi sugli spalti per controllare la situazione, avvistò un altro gruppo di nemici sfuggiti alla cattura, ma in quel momento fu colpito al ventre da una raffica di mitragliatrice, morendo quasi subito.

Per il suo atto gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare[N 1] e la Cruz de la guerra spagnola. Gli furono inoltre dedicate una via a Cellarengo e un'altra a Cortoghiana, frazione di Carbonia.

Un fratello ne fece esumare le spoglie dal Sacrario militare italiano di Saragozza e le fece tumulare il 18 maggio 2003 nella tomba di famiglia nel cimitero di Cellarengo.

Onorificenze modifica

«Comandante di plotone fucilieri, animatore e trascinatore dei suoi uomini, seppe assolvere in ogni fase della battaglia di Catalogna i più audaci incarichi. In un duro combattimento, quasi al termine della guerra vittoriosa si slanciava all’attacco di un nido di mitragliatrici e con tale decisione da destare in tutti ammirazione. Ferito, non si fermava; colpito a morte nell’istante in cui abbatteva a colpi di bombe a mano le ultime resistenze avversarie, trovava la forza di rivolgere ai suoi uomini, accorsi attorno a lui, le parole: «Patria e Duce». Catalogna, Seros, Gerona, 23 dicembre 1938-4 febbraio 1939.[3]»
— Regio Decreto del 18 settembre 1939.[4]

Onorificenze estere modifica

Note modifica

Annotazioni modifica

  1. ^ Anche se la frase detta in punto di morte, attribuitagli nella motivazione, è contraddetta da alcune testimonianze dirette.

Fonti modifica

  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna. Mursia, 1974 (secondo Attanasio, Sorba era tenente al momento della morte, ma il sito della Presidenza della Repubblica lo indica come sottotenente di complemento). La versione ufficiale della sua morte venne tratta da Adelchi Albanese, Nella bufera spagnola con le Camicie Nere della "Divisione d'assalto Littorio" . Bandettini, 1940.
  3. ^ Quirinale - scheda - visto 18 dicembre 2011.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 21 ottobre 1939, registro 38 Guerra, foglio 325.

Bibliografia modifica

  • Adelchi Albanese, Nella bufera spagnola con le Camicie Nere della "Divisione d'assalto Littorio", Firenze, Bandettini, 1940.
  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 366.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Sorba, Giovanni, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.