Giovanni Tavelli
Giovanni Tavelli (Tossignano, 1386 – Ferrara, 24 luglio 1446) è stato un vescovo cattolico italiano, venerato come beato dalla Chiesa cattolica. È ricordato nella storia dell'Ordine dei Gesuati poiché ne scrisse le costituzioni, dando inizio al processo che trasformò i gesuati da libera compagnia di laici in un ordine mendicante[1].
Beato Giovanni Tavelli | |
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Giacomo Zampa, Il beato Giovanni Tavelli in preghiera davanti alla Vergine Assunta. Ferrara, chiesa di San Girolamo. | |
Vescovo | |
Nascita | Tossignano, 1386 |
Morte | Ferrara, 24 luglio 1446 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 24 luglio |
Giovanni Tavelli vescovo della Chiesa cattolica | |
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Tanzio da Varallo, Beato Giovanni Tavelli da Tossignano | |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Ferrara |
Nato | 1386 a Tossignano |
Ordinato presbitero | 27 dicembre 1431 |
Consacrato vescovo | 27 dicembre 1431 |
Deceduto | 24 luglio 1446 a Ferrara |
Biografia
modificaNato da famiglia benestante, intraprese studi di filosofia e diritto, prima a Tossignano, poi all'università di Bologna. Nel 1408 abbandonò gli studi per entrare nell'ordine dei Gesuati.
Nel 1426 venne nominato priore del convento dell'Ordine a Ferrara. Nel 1428 fece costruire la chiesa di San Gerolamo, destinata al suo ordine.
Il 28 ottobre 1431 papa Eugenio IV lo nominò vescovo di Ferrara anche se non era ancora presbitero. Inizialmente rifiutò, ma accettò dopo le insistenze del pontefice. Fu ordinato sacerdote e vescovo il 27 dicembre dello stesso anno.
Visitò sei volte la sua diocesi, partecipò al Concilio di Basilea nel 1433 e al Concilio di Ferrara nel 1438.
Si prodigò per soccorrere i cittadini di Ferrara durante un'alluvione e durante la peste. Fu in queste circostanze che concepì la realizzazione di un ospedale in cui gli ammalati potessero trovare conforto. Nel 1443 fondò il primo nucleo dell'ospedale Sant'Anna, cui dedicò gli ultimi anni della sua vita e che divenne, con successivi cambiamenti di sede, il più importante ospedale dell'intera provincia di Ferrara.
Fu consigliere di personaggi di altissimo livello, fra cui il cardinale Niccolò Albergati e papa Eugenio IV.[1]
Culto
modificaIl culto incominciò subito dopo la sua morte e fu successivamente approvato da papa Clemente VIII (1592-1605). Il 19 agosto 1729 le sue spoglie furono trasferite nella Chiesa di San Girolamo, fatta edificare nel 1428 dallo stesso Tavelli quando era priore gesuato, e poste sotto l'altar maggiore. In seguito, nel 1947, queste furono collocate in un'urna sotto l'altare del Crocifisso, nella prima cappella a sinistra della chiesa, dove riposano tuttora.
Il 20 luglio 1748 papa Benedetto XIV consentì di dire messa in suo onore in tutta l'arcidiocesi di Ferrara; l'anno dopo estese la concessione anche al territorio di Tossignano.
Nell'agosto 1846, poco dopo la sua elezione, Pio IX, che era stato vescovo di Imola, consentì che la reliquia del metacarpo della mano destra del beato Tavelli, custodita nel vescovado di Ferrara, fosse donata alla chiesa tossignanese. Da allora è conservata nella chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo a Tossignano[2].
Il 24 luglio 1995 si è concluso il processo diocesano di canonizzazione.
A Ferrara c’è anche una parrocchia, in un quartiere nuovo, dedicata al beato Tavelli[3].
Nell'arte
modificaIl Beato Giovanni Tavelli è raffigurato in un dipinto ad olio su tela di Tanzio da Varallo: Beato Giovanni Tavelli da Tossignano, oggi conservato nella pinacoteca di Varallo.
Genealogia episcopale e successione apostolica
modificaLa genealogia episcopale è:
- Vescovo Matteo Boniperti
- Vescovo Giovanni Tavelli
La successione apostolica è:
- Vescovo Cristoforo Berti (1438)
Note
modifica- ^ a b Graziano Gruppioni 2, p. 11.
- ^ Marco Violi, Esempi di arte sacra in Diocesi di Imola, «Il nuovo Diario-Messaggero», 23 aprile 2016, p. 40.
- ^ Don Marco Baroncini, Da Borgo Tossignano a Ferrara sulla tomba del beato Tavelli ne «Il nuovo Diario-Messaggero», 1º agosto 2019, pag. 17.
Bibliografia
modifica- Faustinmaria di S Lorenzo, Storia del beato Giovanni Tavelli detto da Tossignano, prima religioso gesuato, poi vescovo cinquantesimo di Ferrara, Mantova, L'Erede di Alberto Pazzoni, 1753, OCLC 40668458.
- Graziano Gruppioni, LA NOSTRA STORIA.Storie di storia ferrarese, Documenti per la storia di Ferrara, n. 2, Ferrara, 2G Editrice, 2010, ISBN 978-88-89248-19-5.
- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-88-89248-21-8.
- Giovanni Tavelli; Guerrino Ferraresi; Italo Marzola, Gli atti ufficiali del beato Giovanni Tavelli da Tossignano, vescovo di Ferrara, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 1994, OCLC 39147597.
- Accademia delle scienze, Il beato Giovanni Tavelli : vescovo di Ferrara: nel sesto centenario della nascita: (1386-1446), Ferrara, Tipografia artigiana, 1987, OCLC 797576101.
- Sanzio Bombardini, Beato Giovanni Tavelli da Tossignano, Bologna, University Press, 1986, OCLC 462203828.
- Comitato Diocesano per il Grande Giubileo del 2000, Guida del pellegrino in terra ferrarese, Milano, Banca popolare di Milano, 2000, OCLC 799577717.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Tavelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Tavelli
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Opere di Giovanni Tavelli, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) David M. Cheney, Giovanni Tavelli, in Catholic Hierarchy.
- Giovanni Tavelli, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Giovanni Tavelli da Tossignano Vescovo di Ferrara, su comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato l'11 marzo 2019.
- Sant’Anna - Cenni storici, su ospfe.it, Arcispedale Sant'Anna di Ferrara. URL consultato il 12 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79870039 · ISNI (EN) 0000 0000 7970 2021 · SBN CFIV142511 · BAV 495/5744 · CERL cnp01329891 · LCCN (EN) nr88007924 · GND (DE) 119509318 · BNF (FR) cb12194133p (data) |
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