Giovanni da Salerno (domenicano)

domenicano italiano (1190-1242)

Giovanni da Salerno (Salerno, 1190Firenze, 1242) è stato un religioso italiano. Sacerdote dell'Ordine dei frati predicatori, il suo culto come beato è stato confermato da papa Pio VI nel 1783.

Beato Giovanni da Salerno

Domenicano

 
NascitaSalerno, 1190
MorteFirenze, 1242
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazioneda papa Pio VI nel 1783

Biografia modifica

Nato da una nobile famiglia di origine normanna, compì gli studi a Bologna e, quando era probabilmente già sacerdote e dottore, nel 1219 abbracciò la vita religiosa nell'ordine domenicano sotto l'influenza di Reginaldo d'Orléans.[1]

Fu messo alla guida di una comunità di undici frati inviata a Firenze per fondarvi il convento domenicano. Alloggiò inizialmente presso l'ospedale di San Gallo, poi a Pian di Ripoli, a San Paolo e San Pancrazio. Il cardinale Ugolino, infine, concesse a Giovanni e ai suoi confratelli la chiesa di Santa Maria Novella, di cui i domenicani presero possesso il 20 novembre 1221.[1]

Prese parte al capitolo generale celebrato nel 1221 a Bologna e vi tornò per i funerali di san Domenico.[1]

Predicò valentemente soprattutto contro i patarini e papa Gregorio IX lo nominò inquisitore.[1] Sempre per incarico di Gregorio IX, riformò il monastero benedettino di Sant'Antimo; nello stesso periodo, fondò il monastero delle domenicane di Sant'Iacopo a Ripoli.[2]

Il culto modifica

Le sue spoglie sono conservate sotto l'altare maggiore della chiesa conventuale di Santa Maria Novella.[2]

Papa Pio VI, con decreto del 2 aprile 1783, ne confermò il culto con il titolo di beato.[3]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 9 agosto.[4]

Note modifica

  1. ^ a b c d Guglielmo di Agresti, BSS, vol. VI (1965), col. 896.
  2. ^ a b Guglielmo di Agresti, BSS, vol. VI (1965), col. 897.
  3. ^ Index ac status causarum (1999), p. 442.
  4. ^ Martirologio romano (2004), p. 621.

Bibliografia modifica

  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
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