Gissi

comune italiano
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Gissi (Ìsce in abruzzese) è un comune italiano di 2 479 abitanti[2] della provincia di Chieti in Abruzzo. Fa parte della comunità montana Medio Vastese. Sorge su un colle panoramico a 499 m s.l.m., tra i torrenti Ferrato e Morgitella, affluenti di destra del Sinello. Il suo territorio si estende su un'area di media e alta collina.

Gissi
comune
Gissi – Stemma
Gissi – Bandiera
Gissi – Veduta
Gissi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Amministrazione
SindacoAgostino Chieffo[1] (lista civica di centro-destra Patto per Gissi) dal 27-5-2014
Territorio
Coordinate42°01′N 14°33′E / 42.016667°N 14.55°E42.016667; 14.55 (Gissi)
Altitudine499 m s.l.m.
Superficie36,65 km²
Abitanti2 479[2] (31-12-2022)
Densità67,64 ab./km²
FrazioniPeschiola, Pianospedale, Pianquerceto, Rosario, Tratturo
Comuni confinantiAtessa, Carpineto Sinello, Casalanguida, Furci, Monteodorisio, San Buono, Scerni
Altre informazioni
Cod. postale66052
Prefisso0873
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT069041
Cod. catastaleE052
TargaCH
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona D, 1 945 GG[4]
Nome abitantiGissani
Patronosan Bernardino da Siena
Giorno festivo20 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gissi
Gissi
Gissi – Mappa
Gissi – Mappa
Posizione del comune di Gissi all'interno della provincia di Chieti
Sito istituzionale

Il borgo, compatto e ingentilito da edifici quali il Palazzo Carunchio, si staglia su una dorsale nei pressi del fiume Sinello, tra colline ricoperte di frutteti, vigne e piccoli boschi.

Storia modifica

 
La piazza del Comune e le logge dell'ex convento francescano

Nel comune, in località Colle Rovelizio, nel 1896, è stato ritrovato da Antonio De Nino un insediamento italico con tombe a cappuccina e a fossa[5].

Non vi è nessuna fonte storica che attesti la fondazione del borgo, tuttavia L. Busico asserisce che risale all'XI-XV secolo, mentre il De Nino la definisce una stazione preromana. In una visita pastorale viene citata una pieve di Santa Maria risalente al IV o al VII secolo. Prima del III secolo a.C. era colonia frentana, nel III secolo a.C. divenne colonia romana, mentre nell'XI secolo fu contea da Oderisio, abate di Montecassino e in seguito fu dei Normanni.

La prima citazione storica risale al 1039 con il gastaldo Deodato. Carlo I d'Angiò tolse il potere temporale ai benedettini e diede la contea a Rodolfo di Courtenay[6]. In seguito fu feudo di altre famiglie.

Infatti Gissi, nominata come "Gypsum" (dal colle di gesso, allo stesso modo del nome Gessopalena, altro comune abruzzese), era di proprietà dell'abbazia di Santo Stefano in Rivomare di Casalbordino, poi il vescovo Roberto di Chieti l'aveva concessa a San Salvatore della Maiella (Rapino). Passata in possesso dei vari cadetti dei re di Napoli, da Federico II di Svevia agli angioini, nel XV secolo era feudo di Antonio Caldora, figlio del capitano di ventura Jacopo Caldora, poi sotto Ferrante d'Aragona passò ai principi di Capua, e infine dalla metà del XVII secolo alla famiglia dei d'Avalos, marchesi del Vasto. Fece parte di un circondario noto come contea di Monteodorisio fino al 1799.

Successivamente fece parte del distretto di Vasto, entrando nella provincia di Chieti. Negli anni cinquanta Gissi soffrì di un movimento franoso che colpì la parte del Quarto da Piedi, distruggendo case e la chiesetta della Madonna delle Grazie.

Simboli modifica

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 agosto 1990.[7]

«Di rosso, alle lettere maiuscole G M R d'argento, ordinate in fascia, sormontate dalla corona all'antica di cinque punte, d'oro, ed accompagnate in punta da tre colli all'italiana, d'oro, uniti, il centrale più alto, fondati in punta. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di giallo.[8]

La sigla GMR nello stemma viene interpretata sia come Gypsum Municipium Regium ("Gissi Municipio Regio"), che come Gypsum Montis de' Risii ("Gissi di Monteodorisio").[9]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

Chiesa di Santa Maria Assunta
È sita in via Salita Castello presso via La Chiesa. È stata edificata prima del 1568 con trasformazioni successive nel XVIII-XIX secolo. Originariamente era costituita da un'aula unica basilicale. Nel XVII secolo fu ampliata. Il campanile, realizzato in pietra calcarea e suddiviso in più livelli mediante cornici marcapiano è stato costruito nel XVIII secolo. La facciata principale, anticamente in pietra, con tre portoni e rosone, è in laterizio edificato negli anni cinquanta. L'interno è a tre navate con volta con otto cappelle laterali, quattro per lato. Sopra l'ingresso vi è la cantoria che ospita un organo realizzato verso la fine del XVII secolo.[10]
Chiesa di Santa Lucia
 
Chiesa di Santa Lucia
Sita nella pineta di Santa Lucia Immersa in una oasi di verde, la piccola chiesa è protagonista della manifestazione religiosa in onore alla santa, dove i fedeli si recano in processione per rendervi omaggio.
Chiesa di San Bernardino
Altro edificio di culto religioso è la chiesa di San Bernardino, ricostruita in stile moderno nel 1960 davanti alla precedente chiesa (costruita nel 1850 e abbattuta a causa delle condizioni precarie).
Resti del convento di San Francesco d'Assisi
Sono siti presso il municipio. Il convento risale al XIII secolo. La chiesa era a navata unica con coperture a capriate con altari laterali e un altare maggiore con coro e sagrestia. Le strutture abitative sono state demolite ma rimangono dei resti di mura, cisterne, pozzi e frammenti lapidei.[11]

Architetture militari modifica

Castello
Le prime fonti che parlano del castello risalgono all'XI secolo. Una bolla papale del 1208 narra di un castrum di Gissi. Dentro il castello c'erano la dimora del governatore, l'armeria e le scuderie. Il castello crollò prima del 1742 e al suo posto si erge ora un'abitazione.[12]

Aree naturali modifica

Monte Sorbo
Monte Sorbo domina sulle valli del Treste e del Sinello con un'altitudine di 904 m s.l.m.. Il sito, indicato come sito di importanza comunitaria, appare come un ambiente in gran parte incontaminato, anche se abitato fin dall'età del ferro, come testimoniano i vari ritrovamenti archeologici.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[13]

Tradizioni e folclore modifica

Economia modifica

Grotte con cave di gesso, che conferiscono il nome al paese, tra cui le grotte dei briganti, del cristallo, del lupo (o di Antonio Ottaviano) e della zita, giudicate tra le più grandi in Abruzzo[15], agricoltura e allevamento[16].

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 luglio 1985 24 aprile 1995 Remo Edmondo Gaspari Democrazia Cristiana Sindaco [1]
24 aprile 1995 14 giugno 2004 Giovanni Di Martino Lista civica di centro-sinistra Per l'Avvenire di Gissi[17] Sindaco [1]
14 giugno 2004 27 maggio 2014 Nicola Marisi Lista civica di centro-destra Per Gissi Sindaco [1]
27 maggio 2014 in carica Agostino Chieffo Lista civica di centro-destra Patto per Gissi Sindaco [1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Comune di Gissi (CH), su amministratori.interno.gov.it.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Cenni storici[collegamento interrotto]
  6. ^ Storia del borgo[collegamento interrotto]
  7. ^ Gissi, decreto 1990-08-07 DPR, concessione di stemma e gonfalone [collegamento interrotto], su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 settembre 2022.
  8. ^ a b Comune di Gissi, Statuto comunale (PDF), Art. 5 Stemma – Gonfalone – Fascia tricolore.
  9. ^ Monumento ai Caduti in tutte le guerre – Gissi, su pietredellamemoria.it.
  10. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta[collegamento interrotto]
  11. ^ Resti del convento di San Francesco d'Assisi[collegamento interrotto]
  12. ^ Borgo fortificato[collegamento interrotto]
  13. ^ Statistiche I.Stat, su dati.istat.it, ISTAT. URL consultato il 28 dicembre 2012.
  14. ^ Feste e tradizioni[collegamento interrotto]
  15. ^ A Gissi le più grandi grotte di gesso mai viste in Abruzzo, in il Centro, Pescara, 8 novembre 2013.
  16. ^ Info[collegamento interrotto]
  17. ^ Ecco i sindaci e i consigli comunali eletti, in il Centro, Teramo, 25 aprile 1995, p. 24.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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