Giulia D'Antoni

calciatrice italiana
Giulia D'Antonio
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Centrocampista
Attaccante
Squadra Pontedera
Carriera
Giovanili
2000-2007Follonica
Roma CF
Squadre di club1
2009-2012Roma CF12 (0)
2012-2015Scalese59 (20)
2015-Pontedera? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 12 aprile 2017

Giulia D'Antoni (Grosseto, 16 gennaio 1993) è una calciatrice italiana, centrocampista del Pontedera.

Carriera modifica

Giulia D'Antoni inizia la propria carriera nelle giovanili della Roma, dove gioca nella formazione che vince il Campionato Primavera 2009-2010[1] Nel frattempo la società la inserisce nella rosa della squadra titolare nel corso della stagione di Serie A 2009-2010 dove debutta il 17 aprile 2010, alla 18ª giornata, nella partita dove le giallorosse si impongono per 5-1 sulle avversarie del Chiasiellis. D'Antoni rimane con la Roma altre due stagioni, trovando sempre poco spazio, congedandosi dalla società con un tabellino personale di 12 presenze.[2]

Nell'estate 2012 decide di accordarsi con la Scalese, formazione emergente che alla guida del tecnico Nico Mattioli guadagna il primo posto nel girone C della stagione 2012-2013 di Serie A2 conquistando il diritto di giocare in Serie A dalla stagione successiva.[2]

La squadra di San Miniato, complice anche la riforma del campionato che prevede la retrocessione di ben sei squadre, affronta un campionato ostico, dove D'Antoni e compagne non sono quasi mai in grado di competere con le avversarie di caratura superiore, chiudendo con soli 10 punti, con 2 incontri vinti, 4 pareggiati e 24 persi, la sua prima ed unica stagione nella massima serie del campionato italiano all'ultimo posto e la conseguente retrocessione in cadetteria. Nel corso del campionato riescono ad imporsi solo alla prima giornata di campionato, 1-0 sulle avversarie dell'Inter Milano con rete di D'Antoni al 30', e alla 30ª, 2-1 sul Napoli con reti di Benedetta Fenili al 10' e di Giulia D’Antoni all'88'.[3][4] Mattioli la impiega in 20 incontri su 30 di campionato, dove Bachi ha anche l'occasione di segnare la sua prima rete e la sua prima doppietta in serie A il 23 novembre 2013 alla 9ª giornata, dove realizza gli unici due gol per la sua squadra nell'incontro perso per 4-2 in casa delle avversarie del Graphistudio Pordenone; a queste si aggiunge la terza, quella dell'1-1 con l'Inter Milano del 18 gennaio 2014.[2]

La Scalese nella stagione 2014-2015 è iscritta alla Serie B, ritornata ad essere il secondo livello del campionato nazionale, e la squadra è affidata alla guida di Renzo Ulivieri che, alternando i suoi impegni in ambito federale, ritorna all'attività dopo aver allenato la Reggina in Serie A (maschile) per parte della stagione 2007-2008.[5] La squadra, dopo un difficile avvio di stagione, riesce ad ottenere posizioni di centro classifica, aggiudicandosi al termine del campionato il 9º posto con 28 punti, frutto di 7 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte.

Nell'estate 2015 decide di affrontare la nuova avventura della neoistituita Pontedera femminile iscritta al campionato di Serie C Toscana e la cui panchina è affidata a Ulivieri.[6]

Palmarès modifica

Scalese: 2012-2013

Giovanili modifica

Roma: 2009-2010

Note modifica

  1. ^ A Giulia D'Antoni lo scudetto Primavera, su Il Tirreno, 27 maggio 2010. URL consultato il 12 aprile 2017.
  2. ^ a b c Football.it, Giulia D'Antoni.
  3. ^ Football.it.
  4. ^ Calcio femminile: la Scalese chiude l’anno “nero” battendo il Napoli. Brescia campione d’Italia. Risultati e classifica finali di serie A, su valdelsasportiva.it, 11 maggio 2014. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2017).
  5. ^ Colpaccio della Scalese: Renzo Ulivieri è il nuovo tecnico della squadra femminile. Allenerà gratis, su valdelsasportiva.it, 28 agosto 2014. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2014).
  6. ^ Quando il pallone rotola al femminile, su Il Tirreno, 29 agosto 2015. URL consultato il 12 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2017).

Collegamenti esterni modifica