Giuseppe Salerno (pittore)

pittore italiano

Giuseppe Salerno, soprannominato lo Zoppo di Gangi (Gangi, 15731632), è stato un pittore italiano, protagonista in un ambiente dominato dalla cultura tardomanierista di gusto spagnolo.

Martirio di San Sebastiano, Concattedrale di Santa Maria Assunta, Santa Lucia del Mela.

Biografia modifica

Della sua vita si hanno notizie frammentarie: nato a Gangi, sui monti delle Madonie nei pressi di Palermo, studiò a Roma con Guido Reni. Dopo il 1603 dovette rifugiarsi a Carini, ospite del locale convento dei Cappuccini per sfuggire alla vendetta di alcuni pericolosi nemici. Pagò l'ospitalità con la propria opera.

Tele dello Zoppo di Gangi si trovano oggi a Palermo, Burgio, Capizzi, Tusa, Gangi, Lercara Friddi, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, nella basilica abbaziale di San Martino delle Scale, nella cattedrale di Maria Santissima delle Vittorie di Piazza Armerina provenienti dalla chiesa di Sant'Agata della stessa città, in molte chiese della provincia di Palermo.

Opere modifica

Provincia di Agrigento modifica

Bivona modifica

Burgio modifica

  • XVII secolo, L'eucaristia e gli altri sacramenti della Chiesa Cattolica, olio su tela, attribuzione verosimile al connubio Gaspare Vazzano - Giuseppe Salerno all'epoca dello stretto sodalizio, opera custodita nella chiesa dei Cappuccini.[1]

Campobello di Licata modifica

Provincia di Enna modifica

  • 1602, Trionfo della Fede, pala d'altare firmata Joseph Salerno ut dicitur il Zoppo di Gange, opera custodita nel Museo Alessi di Enna.

Piazza Armerina modifica

Provincia di Messina modifica

Provincia di Palermo modifica

Castelbuono modifica

Chiusa Sclafani modifica

Collesano modifica

Gangi modifica

Geraci Siculo modifica

Isnello modifica

  • XVIII secolo, Deposizione o Pietà, dipinto, opera custodita nel duomo di San Nicolò.

Lercara Friddi modifica

Nella cittadina erano censite otto tele firmate Zoppo di Gangi, due altre commissionate dal defunto barone Baldassare Gomez de Amezcua (1561 - 1604), e non erano state ancora consegnate.[3] I dipinti per lungo tempo sono rimasti anonimi per via del ridimensionamento e riadattamento che in passato ha fatto saltare la parte autografa.

  • 1604c., Madonna con l'ostensorio, attribuzione per stile, tela proveniente dalla chiesa della Madonna Rosario, opera custodita nel duomo di Maria Santissima della Neve.
  • 1604c., Santissima Trinità, attribuzione per stile, tela proveniente dalla chiesa della Madonna del Rosario, opera custodita nella cappella eponima del duomo di Maria Santissima della Neve.
  • 1604c., Sacrificio di Cristo per la redenzione dei peccati, attribuzione, dipinto custodito sull'altare maggiore della chiesa di San Matteo.
  • 1604c., Sacra Famiglia raffigurata con Sant'Anna e San Gioacchino, attribuzione, dipinto proveniente dalla chiesa di Sant'Anna e custodito nella chiesa di San Matteo.

Petralia Soprana modifica

Petralia Sottana modifica

  • Basilica di Maria Santissima Assunta:
    • 1617, Trionfo del Santissimo Sacramento, olio su tela, opera custodita nella Cappella di Sant'Orsola.
    • 1617, Fuga in Egitto, olio su tela, opera custodita nella cappella eponima.
    • 1629, Le cinque piaghe o Cristo al sepolcro, olio su tela, opera custodita nella cappella eponima.
    • 1623, San Mauro Abate, olio su tela, opera proveniente dalla primitiva chiesa di San Pietro.
    • 1623c., Sant'Onofrio Eremita, olio su tela, opera proveniente dalla primitiva chiesa di San Pietro.
  • XVII secolo, Dormitio Virginis, olio su tela, opera custodita nel Municipio.
  • XVII secolo, Madonna degli Angeli tra i Santi Marco e Biagio, opera custodita nella chiesa dei Santi Marco e Biagio.
  • Chiesa di San Francesco d'Assisi:

Polizzi Generosa modifica

  • Chiesa di Santa Maria Assunta:
  • 1620, Patrocinio di San Gandolfo, olio su tela, committente il nobile don Giuseppe Guarnuto, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa di San Gandolfo la Povera.
  • 1606, San Pancrazio, dipinto raffigurante il vescovo di Taormina con la Vergine che intercedono presso la Trinità per le Anime del Purgatorio, olio su tela, opera custodita nella chiesa di San Pancrazio dei Greci.
  • 1620, Ritorno della Sacra Famiglia dall'Egitto, olio su tela, opera custodita sull'altare maggiore della chiesa di Santa Maria della Porta o degli Schiavi.
  • 1611, San Benedetto in trono raffigurato tra San Mauro e San Placido, dipinto committenza della badessa donna Antonia Finanore, opera custodita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie dell'Ordine benedettino o Badia Vecchia o chiesa di San Giovanni di Dio oggi chiesa di Santa Margherita.
  • 1607, Santissimo Salvatore ritratto con la Santa Vergine e i dodici Apostoli nella tribuna dell'altare maggiore della chiesa della Trinità.
  • 1607, San Domenico, opera documentata nella chiesa di Sant'Antonio Abate.
  • Chiesa di San Girolamo.
    • 1606, Martirio di Santo Stefano, dipinto, opera autografa, originariamente nell'Oratorio di Santo Stefano al Garraffo, poi in San Giovanni Battista, in Santa Maria di Gesù al Piano.
    • 1606, Madonna del Rosario ritratta con San Domenico di Guzmán, San Brandano, Sant'Agnese di Montepulciano, Santa Caterina da Siena attribuzione, opera commissionata da Biagio Rampolla e dalla moglie Lucrezia, e documentata nella navata destra proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
    • 1625, Sacra Famiglia con San Giovannino, dipinto, opera proveniente dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Palermo modifica

 
Sant'Antonio Abate, dipinto custodito nella cappella eponima della chiesa di Sant'Antonio Abate di Palermo.

San Mauro Castelverde modifica

  • 1613, Immacolata e Santi, dipinto, opera documentata.
  • 1622, San Vito, San Modesto e Santa Crescenza, dipinto, opera custodita nella chiesa di San Mauro Abate.
  • 1622 - 1623, Trasfigurazione del Salvatore, olio su tela, opera documentata nella chiesa del Salvatore.
  • 1622 - 1624, Santissimo Rosario con i suoi quindici misteri attorno ed in mezzo la Vergine con angeli che la incoronano, San Domenico di Guzmán e San Vincenzo Ferreri, opera documentata.
  • 1624, Trittico raffigurante Santa Maria Maddalena, Santa Marta, ?, olio su tela, opera documentata.
  • 1624, Sant'Antonio di Padova, olio su tela, opera documentata nella chiesa di Sant'Antonino.
  • 1624, Santa Maria della Grazia col Bambino raffigurata tra Santa Rosalia e San Mauro, opera documentata nella chiesa sotto titolo di Santa Rosalia.

Provincia di Trapani modifica

Trapani modifica

  • 1597, Sacra Famiglia, dipinto, raccolta privata.[10]

Note modifica

  1. ^ Pagine 55, 69, 73 e 74, Umberto Di Cristina, Antonio Gaziano, Rosanna Magrì, "La dimora delle anime: i Cappuccini nella Val di Mazara e il convento di Burgio (Agrigento)" [1], Palermo, Officina di Studi Medievali, 2007.
  2. ^ a b c Pagine 77, 78, 79 e 84, Antonio Mogavero Fina, "Castelbuono - Sintesi storico-artistica", Castelbuono, 2002 (pubblicazione postuma).
  3. ^ Pagina 46, G. Mavaro, "Lercara Friddi Città Nuova", Volume I, Palermo, 1984.
  4. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 142.
  5. ^ vedi: S. Sportaro, in Kalós, «Quel "San Carlo Borromeo" dopo 400 anni ha trovato i suoi autori», anno XXIV n. 4 ottobre-dicembre, 2012).
  6. ^ a b Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 99.
  7. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 212.
  8. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 166.
  9. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 164.
  10. ^ Giuseppe Ferro, Riccardo Mazzaresi, "Guida per gli stranieri in Trapani con un saggio storico, di G.M.D.F" [2], Mannone e Solina, Trapani, 1825.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN172817338 · ISNI (EN0000 0001 2312 1225 · BAV 495/104669 · CERL cnp01167955 · ULAN (EN500054635 · LCCN (ENno2011116098 · GND (DE137558112 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011116098