Glaucophyta

Le glaucofite (chiamate anche glaucocistofite) sono un piccolo gruppo di microrganismi simili ad alghe. Secondo le classificazioni più recenti, basate sulla filogenesi, apparterrebbero al clade degli archeplastidi (Plantae). Tuttavia la loro posizione è ancora incerta: per alcuni sarebbero un phylum del sottoregno Biliphyta, per altri starebbero alla base degli archeplastidi stessi.

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Glaucofite
Glaucocystis sp.
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Phylum Glaucophyta
Skuja, 1954

Sono state trovate attualmente 13 specie di glaucofite, nessuna delle quali è particolarmente frequente in natura.

I cloroplasti delle glaucofite sono conosciuti come cianelle; a differenza dei cloroplasti degli altri eucarioti, questi cloroplasti presentano uno strato di peptidoglicani che, alla luce della teoria endosimbiotica dei cloroplasti a partire da cianobatteri, viene considerato un relitto dell'antica parete batterica. Le glaucofite contengono il pigmento fotosintetico detto clorofilla a. Insieme alle rodofite e i cianobatteri raccolgono la luce tramite i ficobilisomi, strutture costituite perlopiù da ficobiliproteina. Le clorofite e le piante terrestri (Embriofite) hanno perso questa organizzazione.

Le glaucofite sono un interessante oggetto di studio per i biologi che studiano lo sviluppo dei cloroplasti: se l'ipotesi che i cloroplasti hanno avuto una singola origine, le glaucofite sono da considerarsi vicini alle piante verdi e alle rodofite e possono essere simili al tipo di alga dalla quale tutte queste si sono sviluppate.

Il cloroplasto infatti contiene ancora elementi della parete cellulare dei batteri, il peptidoglicano.[1]

I tre generi più importanti sono:

NoteModifica

  1. ^ cap.1, in Interazione Piante-Ambiente, Piccin.

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