HD 219134

stella nella costellazione di Cassiopea
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HD 219134, nota anche come Gliese 892 o HR 8832, è una stella di sequenza principale color rosso-arancio, di classe spettrale K3-V, situata nella costellazione di Cassiopea, a circa 21 anni luce dal sistema solare. La sua magnitudine apparente di 5,6 la pone tra le stelle più deboli visibili ad occhio nudo.

HD 219134
HD 219134
ClassificazioneNana arancione
Classe spettraleK3 V
Distanza dal Sole21,3 anni luce
CostellazioneCassiopea
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta23h 13m 17,0s
Declinazione57° 10′ 06″
Dati fisici
Raggio medio0,78[1] R
Massa
0,81[1] M
Densità media1,82 g/cm³[2]
Periodo di rotazione22,8 giorni[1]
Temperatura
superficiale
4858±50 K[2] (media)
Luminosità
0,265[1] L
Indice di colore (B-V)0,99
Metallicità117% rispetto al Sole[2]
Età stimata9,3 miliardi di anni[2]
Dati osservativi
Magnitudine app.5,57[3]
Magnitudine ass.6,47[4]
Parallasse153,081 mas[3]
Moto proprioAR: 2074.517 mas/anno
Dec: 294.936 mas/anno
Velocità radiale-18,475 km/s
Nomenclature alternative
Gl 892, HR 8832, BD +56°2966, HD 219134, GCTP 5616.00, LHS 71, LFT 1767, LTT 16826, SAO 35236, FK5 875, HIP 114622

Coordinate: Carta celeste 23h 13m 17s, +57° 10′ 06″

Osservazione modifica

 
La posizione di Gliese 892 è contrassegnata dal cerchio giallo.

Gliese 892 è una stella dell'emisfero celeste boreale. La sua declinazione è pari +57°, di conseguenza la stella diventa circumpolare più a nord della latitudine 33°N, mentre rimane invisibile più a sud del parallelo 33°S, vale a dire dall'Uruguay, per buona parte di Cile e Argentina, dalla Nuova Zelanda, dalle regioni meridionali di Australia e Sudafrica e dal continente antartico. Essendo di magnitudine 5,57, è tra le stelle più deboli visibili ad occhio nudo.

Il periodo migliore per la sua osservazione, dove nell'emisfero nord si presenta alta nel cielo nelle prime ore serali, è durante l'autunno boreale, mentre nell'emisfero australe la sua visibilità è limitata ai mesi primaverili, da settembre a dicembre.

Caratteristiche fisiche modifica

Possiede l'81% della massa e il 78% del diametro del Sole,[1] ed irradia il 30% della sua luminosità[2]. Pare essere notevolmente più vecchia del Sole, con un'età stimata in oltre 9 miliardi di anni; la metallicità è di circa il 20% superiore a quella del Sole, così come abbonda maggiormente di titanio, silicio, nichel e magnesio.

La sua parallasse è stata misurata attraverso il satellite Hipparcos in 152,76 ± 0,29 mas, corrispondente ad una distanza di 6,546 ± 0,012 parsec (o 21,35 ± 0,04 anni luce),[5] mentre con più recenti misurazione del satellite Gaia la parallasse è risultata essere 153,1 mas, corrispondente a una distanza di 21,3 anni luce.[3]

Le caratteristiche di Gliese 892 e la sua relativa vicinanza alla Terra, resero la stella uno dei possibili obiettivi del progetto Darwin e del Terrestrial Planet Finder, progetti per la ricerca di pianeti terrestri nella zona abitabile di stelle simili al Sole, in seguito cancellati.

Sistema planetario modifica

Ricercatori italiani ed internazionali nel 2015 hanno scoperto attraverso HARPS-N installato sul telescopio nazionale Galileo che attorno alla stella orbitano tre super Terre ed un gigante gassoso.[6] HD 219134 b completa un'orbita quasi circolare attorno alla stella in circa 3 giorni, ad una distanza di 0,0382 UA. È il pianeta terrestre più vicino alla Terra di cui sia osservabile il transito; osservazioni eseguite con il telescopio spaziale Spitzer stimarono la massa in 3,81 masse terrestri e le dimensioni in 1,5 raggi terrestri.[7][8]

HD 219134 c orbita attorno alla stella in 6 giorni e mezzo, ad una distanza di 0,062 UA. Anch'esso percorre un'orbita pressoché circolare. Ha una massa quattro quella della Terra.

Il sistema è stato ristudiato e nel 2016 si sono aggiunti nuovi pianeti, almeno 6 confermati e uno, f, rimasto senza conferma. I pianeti d e h dovrebbero essere dei giganti gassosi considerando la massa stimata, mentre il pianeta g, che potrebbe essere situato nella zona abitabile, ha una massa minima quasi undici volte quella terrestre, e potrebbe trattarsi di un mininettuno senza superficie solida. Il pianeta "e" è uno dei più massicci del sistema (M sin i = 71+60
−2
 M
), è situato a 2,56 UA dalla stella, abbondantemente fuori quindi dalla zona abitabile. Tuttavia ben quattro studi indipendenti sono stati effettuati dalla scoperta del sistema, con alcuni dei risultati di questi studi in conflitto tra loro, come le masse e i pianeti effettivamente confermati. Gillon et al. nel 2017 suggeriscono la presenza di 5 pianeti certi, trovando riscontri anche per f, precedentemente rimasto da confermare, tuttavia secondo questo studio non è stata riscontrata la presenza dei pianeti g ed e.[9] Dei due pianeti interni sono stati osservati dei transiti e questo ha permesso di calcolarne i rispettivi raggi, rispettivamente, per b e c, di 1,5 e 1,4 volte quello terrestre. Considerando la loro massa, si è quindi potuto appurare che i pianeti più interni sono certamente di natura rocciosa.[9]

Segue un prospetto che riepiloga le principali caratteristiche fisiche ed orbitali dei pianeti nel sistema.[2][6][9] Inizialmente erano stati elencati 7 pianeti, risultati da diversi studi,[10] tuttavia studi successivi hanno suggerito che i pianeti "e" e "h", i più esterni, fossero il medesimo oggetto.[1] La zona abitabile va da 0,46 a 0,91 UA di distanza dalla stella, per cui nessuno degli esopianeti confermati risulterebbe entro i suoi confini.[2]

PianetaTipoMassaRaggioDensitàPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
bSuper Terra4,74±0,19 M1,602 r1,27 g/cm³3,093 giorni0,037 UA02015
cSuper Terra4,36±0,22 M1,511 r1,41 g/cm³6,765 giorni0,062 UA0,0622015
fSuper Terra?7,3±0,4 M--22,72 giorni0,1463 UA0,1392015
dGigante gassoso16,2±0,64 M--46,86 giorni0,225 UA0,1382015
gGigante gassoso>11±1 M--94,2 giorni0,3753 UA02015
h[11][12]Gigante gassoso>98 M--2101 giorni3,064 UA0,37±0,182016

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Jeremy Dietrich et al., An Integrative Analysis of the HD 219134 Planetary System and the Inner solar system: Extending DYNAMITE with Enhanced Orbital Dynamical Stability Criteria, in Astronomical Journal, vol. 163, n. 88, gennaio 2022.
  2. ^ a b c d e f g Roxanne Ligi et al., From the stellar properties of HD219134 to the internal compositions of its transiting exoplanets, in Astronomy & Astrophysics, 31 ottobre 2019, arXiv:1909.10058.
  3. ^ a b c HR 8832, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  4. ^ Galactic disk stars vertical distribution. IV. (Soubiran+, 2008)
  5. ^ (EN) van Leeuwen, Hipparcos, the New Reduction, in The Astrometric Catalogue, 2007. URL consultato il 7 agosto 2015.
  6. ^ a b F. Motalebi et al., The HARPS-N Rocky Planet Search. I. HD219134 b: A transiting rocky planet in a multi-planet system at 6.5 pc from the Sun?, in Astronomy & Astrophysics, 2015. URL consultato il 7 agosto 2015.
  7. ^ PIA19832: Location of Nearest Rocky Exoplanet Known, su NASA, 30 luglio 2015. URL consultato il 30 luglio 2015.
  8. ^ Felicia Chou e Whitney Clavin, NASA's Spitzer Confirms Closest Rocky Exoplanet, su NASA, 30 luglio 2015. URL consultato il 31 luglio 2015.
  9. ^ a b c Michael Gillon et al., Two massive rocky planets transiting a K-dwarf 6.5 parsecs away (PDF), su arxiv.org, 4 marzo 2017.
  10. ^ Planet HD 219134 e, su exoplanet.eu, Enciclopedia dei pianeti extrasolari.
  11. ^ Marshall C. Johnson et al., A 12-year activity cycle for the nearby planet host star HD 219134 (PDF), aprile 2016.
  12. ^ Judah E. Van Zandt et al., TESS-Keck Survey XIV: 2 giant exoplanets from the Distant Giants Survey (PDF), settembre 2022.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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