God of War (videogioco 2018)

videogioco del 2018

God of War è l'ottavo capitolo e soft-reboot della serie God of War.

God of War
videogioco
Logo del gioco
PiattaformaPlayStation 4, Microsoft Windows
Data di pubblicazionePlayStation 4:
Mondo/non specificato 20 aprile 2018

Microsoft Windows:
Mondo/non specificato 14 gennaio 2022

GenereAvventura dinamica
TemaMitologia norrena
OrigineStati Uniti
SviluppoSIE Santa Monica Studio
PubblicazioneSony Interactive Entertainment
DirezioneCory Barlog
ProduzioneBrian Westergaard, Elizabeth Dahm Wang, Sean Llewellyn, Chad Cox, Eric Fong
DesignDerek Daniels
SceneggiaturaMatt Sophos, Richard Zangrande Gaubert, Cory Barlog
MusicheBear McCreary
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputDualShock 4, mouse e tastiera
SupportoBlu-ray Disc, download
Distribuzione digitalePlayStation Network, Steam, Epic Games Store
Fascia di etàACB: MA · BBFC15 · CEROZ · ESRBM · PEGI: 18 · USK: 18
SerieGod of War
Preceduto daGod of War III
Seguito daGod of War Ragnarök

Sviluppato da SIE Santa Monica Studio e pubblicato dalla Sony Interactive Entertainment per PlayStation 4 il 20 aprile 2018, il gioco vede il protagonista della serie, Kratos, tornare come personaggio principale con accanto il figlio Atreus, a cui deve fare da mentore dopo la morte della madre dominando la furia che lo ha animato per tanti anni nella sua vendetta contro l'Olimpo. Primo capitolo della seconda saga, chiamata "Seconda Era" e ambientata nella mitologia norrena, il gioco è stato elogiato dalla critica[1] e ha vinto svariati premi[2][3].

Descritto come una rivisitazione della serie, il gameplay è stato completamente ricostruito e tra i vari cambiamenti è inclusa l’arma principale: Kratos, infatti, oltre a utilizzare le sue doppie lame incatenate (le Lame del Caos), utilizza un'ascia da battaglia magica chiamata Leviatano. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il gioco utilizza una telecamera libera sopra le spalle, in contrasto con la telecamera cinematografica fissa vista nei capitoli precedenti; ci sono poi anche elementi presenti nei giochi di ruolo, come il potenziamento delle caratteristiche e le interazioni con Atreus, in grado di fornire assistenza durante il gioco. Un breve gioco testuale chiamato God of War: A Call from the Wilds è stato pubblicato il 1º febbraio 2018 attraverso Facebook Messenger e segue Atreus nella sua prima avventura nella selvaggia terra norrena. Una versione per Microsoft Windows è stata rilasciata il 14 gennaio 2022.[4]

SviluppoModifica

Alla prima edizione del Playstation Experience del 2014, il direttore creativo, Cory Barlog, rivela che un nuovo God of War era in sviluppo, affermando che non sarebbe stato un prequel come Ascension, ma un seguito, ovvero ambientato cronologicamente dopo God of War III. Viene mostrato per la prima volta all'Electronic Entertainment Expo 2016 dove vengono mostrate la nuova ambientazione, ovvero quella norrena, e l'introduzione di Atreus.

Barlog rivelò che il gioco viene chiamato semplicemente God of War perché, nonostante sia una continuazione, segna anche l'inizio di un nuovo ciclo per la storia. Barlog rivelò che era tornato a essere il direttore creativo del gioco e che, all'inizio, lo studio era indeciso su dove ambientare il nuovo capitolo: tra le ambientazioni, oltre a quella norrena, venne considerata anche la mitologia indiana, Maya ed egizia. Dopo varie scelte, lo studio era diviso tra mitologia egizia e norrena; alla fine, Barlog optò per quest'ultima, anche perché Ubisoft aveva recentemente rilasciato un nuovo capitolo della saga di Assassin's Creed ambientato, per l'appunto nell'antico Egitto, e non voleva creare troppi problemi.

Essendo un nuovo inizio per la saga, viene cambiato anche l'aspetto di Kratos, rendendolo più vecchio e con una folta barba. Il team, inoltre, cambiò molto anche il suo carattere, rendendolo freddo e saggio, e venne introdotto il figlio Atreus. Infatti, il gioco è incentrato principalmente sul rapporto tra padre e figlio. Lo studio modificò anche il gameplay, cambiando la visuale dall'alto per una in terza persona molto più vicina; inoltre, optò anche per uno stile open map. Venne inserita anche una nuova arma per Kratos, un'ascia in grado di congelare i nemici e che, una volta lanciata, può ritornargli in mano. Lo studio rivelò che, essendo un nuovo inizio per Kratos, dovevano creargli una nuova arma per la sua nuova vita.

Inizialmente, lo studio aveva intenzione di sostituire Kratos con un nuovo personaggio, ma Barlog non accettò tale idea, affermando che Kratos è l'essenza di God of War e che senza di esso non sarebbe un vero God of War. Così, il team decise di lasciare Kratos, ma gli aggiunse un personaggio di supporto, ovvero Atreus, che durante i combattimenti può aiutare il padre.

Santa Monica decise di cambiare anche il doppiatore di Kratos che, fino ad Ascension, era Terrence Carson: infatti, lo studio scelse come nuova voce Christopher Judge che, oltre a doppiare il personaggio, gli ha dato i movimenti con il moption capture. Judge fu ritenuto più adatto a impersonare Kratos per la sua corporatura, così facendo il gioco si sarebbe adattato alla nuova visuale.

In un'intervista del 2019, Cory Barlog ha dichiarato che sono stati rimossi molti boss nel gioco a causa dei tempi troppo lunghi di preparazione. Inoltre ha dichiarato anche che aveva in mente di creare un DLC, ma tale contenuto risultava troppo ambizioso per essere semplicemente un contenuto aggiuntivo e quindi fu messo da parte. Nell'aprile dello stesso anno Santa Monica ha affermato che per lo sviluppo della trama si è ispirata a The Last of Us, affermando che quest'ultimo possiede una narrativa molto profonda e sentimentale e volevano rendere il nuovo God of War allo stesso livello emotivo in fatto di trama.

TramaModifica

Sono passati diversi anni da quando Kratos si è finalmente preso la sua tanto agognata vendetta contro gli dei dell'Olimpo, uccidendoli uno dopo l'altro e portando l'antica Grecia alla rovina. Sopravvissuto allo scontro finale con Zeus, sovrano dell'Olimpo nonché suo padre, e al proprio conseguente sacrificio per donare la speranza all'umanità, lo spartano fuggì dall'ormai devastata Grecia e viaggiò fino a nord; raggiunse infine la terra delle antiche divinità norrene e si stabilì in questa nuova e selvaggia patria, conducendo una vita tranquilla con la sua nuova famiglia. Di essa fa adesso parte solo il giovane figlio Atreus, con il quale Kratos si prepara ad affrontare un lungo viaggio per onorare l'ultimo desiderio in punto di morte di Faye, guerriera moglie dello spartano e madre del giovane Atreus: che le sue ceneri vengano sparse sulla cima della vetta più alta dei Nove Regni norreni.

Dopo aver ultimato i preparativi per il funerale di Faye, Kratos e Atreus cremano la donna e ne recuperano le ceneri, per poi decidere di andare subito a caccia, affinché Kratos possa sapere se Atreus è pronto a compiere il lungo viaggio. Durante la battuta di caccia, vengono assaliti da alcuni draugr e un troll. Durante lo scontro, Kratos nota l'inesperienza del figlio, così i due decidono di ritornare a casa, una volta terminato lo scontro. Durante una discussione, lo spartano e il figlio vengono interrotti dall'arrivo di uno sconosciuto, il quale fa intuire allo spartano di conoscere la verità su di lui e sul suo passato. Kratos inizia a combattere contro lo sconosciuto (che ricorre ai suoi poteri divini), e, nella difficoltà del combattimento contro un avversario invincibile che appare non provare dolore, sfrutta la propria furia, tenuta fino a quel momento sotto controllo, per spezzargli il collo e gettarlo in una frattura della terra.

Conscio del pericolo, Kratos recupera Atreus dall'abitazione, e i due partono verso la montagna più alta di Midgard. Durante la scalata, i due affrontano diversi nemici, fra cui un secondo troll, e fanno conoscenza di un nano fabbro, Brok, il quale potenzia l'ascia del Leviatano, la nuova arma di Kratos, un tempo appartenuta alla moglie e creata per lei dallo stesso nano. Durante una seconda battuta di caccia a un cinghiale, il duo incontra una strega dei boschi, la quale mostra di conoscere la vera natura di Kratos, e avverte quest'ultimo dell'arrivo degli Aesir e della necessità di rivelare al figlio la sua vera natura. Dopo aver aiutato la strega a curare il cinghiale catturato, Kratos e Atreus riprendono il viaggio, e navigando fino al Lago dei Nove, svegliano il Serpente del Mondo, Jormungandr, che si dimostra amichevole nei confronti dei due: il risveglio del Serpente fa poi riemergere il Tempio di Týr (punto di collegamento fra i nove regni), rimasto sommerso nell'acqua per molti anni a causa dell'innalzamento del livello dell'acqua causato dal precedente inabissamento del Serpente. Terminato l'attraversamento del ponte del Lago dei Nove, i due guerrieri incontrano il nano Sindri, fratello di Brok da lui separatosi per divergenze professionali, il quale decide di potenziare ulteriormente l'ascia di Kratos, creata assieme al fratello, per rispetto nei confronti della defunta Faye. Continuando la scalata, Kratos e Atreus sono obbligati a fermarsi a causa di una nube nera, l'Alito Nero, posta da Odino per ostacolare la scalata della montagna. Qui vengono raggiunti dalla strega, la quale li avverte che solo la luce di Alfheim, il regno degli elfi, è abbastanza potente da dissipare l'Alito Nero. Kratos, Atreus e la strega tornano pertanto al Lago dei Nove e risvegliano il tempio di Tyr con un Bifrost, poi viaggiano verso il regno di Alfheim; tuttavia, la strega, che aveva nel mentre concesso ad Atreus la propria corda d'arco per poter ospitare in futuro piccole quantità di Luce di Alfheim e attivare cristalli di luce, viene risucchiata nuovamente a Midgard, a causa di una maledizione lanciata da Odino che le impedisce di lasciare quest'ultimo regno.

Giunti nel nuovo regno, Kratos e Atreus si fanno strada sbaragliando l'esercito degli Elfi oscuri, che i due scoprono essere in guerra, ormai al termine, con gli Elfi chiari. I due entrano nel tempio ad anelli che conserva la luce di Alfheim, liberano questa dal controllo degli Elfi oscuri, uccidono il re di questi ultimi (che misteriosamente afferma che così facendo i due hanno compiuto un grave errore), ribaltano le sorti della guerra tra elfi e ricaricano il Bifrost. Per farlo, Kratos entra nella luce, dove sperimenta una visione dei vari luoghi del viaggio mentre si ode un canto di struggente bellezza, passati e futuri, per esaudire l'ultimo desiderio di Faye e ode le parole confessate alla defunta madre in assenza del padre da uno sconsolato Atreus: nella visione, il giovane, disperato per la perdita di Faye, accusa il padre di non cercare nemmeno di capirlo ma decide che, nel caso ciò accadesse, egli tenterà a sua volta di comprendere il padre. Quando Kratos allunga la mano per toccare la visione nella luce, Atreus, con grandi difficoltà, trascina il padre fuori da essa: un furibondo Kratos chiede al figlio per quale motivo lo ha trascinato fuori dalla luce, affermando di esservi rimasto per pochi istanti, mentre un irato Atreus lo accusa di averlo lasciato nuovamente da solo per lungo tempo a difendere il padre stesso e la luce dall'attacco di schiere di elfi oscuri, ormai giacenti morti uccisi dal giovane. Dopo uno scontro di parole che porta ad una maggiore comprensione reciproca, il Fantasma di Sparta e il figlio fanno allora ritorno a Midgard e dissipano la nube che prima li ostacolava. Quando hanno quasi finito una scalata, proceduta con diversi intoppi, i due vengono attaccati dal drago sputa-fulmini Hraezlyr: dopo averlo ucciso e aver ottenuto i poteri dell'elettricità, i due raggiungono la cima della montagna. Qui scoprono che lo sconosciuto che li aveva attaccati all'inizio è ancora vivo e che si tratta del dio Baldur, fratello di Thor, che, accompagnato dai nipoti Magni e Modi, figli di Thor, sta discutendo col dio Mimir, noto anche come "l'uomo più sapiente che esista", legato magicamente da Odino ad un albero senza possibilità di liberazione per poterlo torturare a piacimento. Dopo aver cacciato i tre Aesir, Mimir è raggiunto da Kratos e Atreus, e rivela a Kratos di conoscerlo, avvertendolo però, come la strega del bosco, della necessità di rivelare la sua natura al figlio. Rivela inoltre che i due sono arrivati nel posto sbagliato, perché il picco più alto dei nove regni non si trova a Midgard, bensì a Jotunheim, patria dei giganti, i quali hanno praticamente distrutto ogni ponte verso il loro regno (ad eccezione di quello presente sulla montagna di Midgard) a causa dell'odio e dell'eccidio perpetrato da Thor e Odino. Perché Mimìr li aiuti, è necessario tagliare la sua testa e consegnarla a qualcuno che sia in grado di riportarla in vita. Dopo aver obbedito, Kratos e Atreus ritornano dalla strega, la quale, pur riluttante dopo aver visto a chi appartenga il capo, accetta di aiutarli. Una volta ritornato in vita, Mimir rivela che la strega non è altri che la dea Freya dei Vanir, che prontamente gli sputa in faccia per il ruolo avuto dal dio nel promuovere l'infelice matrimonio tra lei e Odino. Davanti alla rivelazione, Kratos decide di lasciare l'abitazione immediatamente, dato il suo odio per tutti gli dei.

Ritornati al Lago dei Nove, i tre vengono aiutati dal redivivo Mimir a individuare la via verso Jotunheim: devono trovare la runa che sblocca il viaggio e uno scalpello magico con cui incidere la suddetta runa sul portale in cima alla montagna di Midgard. Giunti nelle vicinanze del cadavere del gigante scalpellino Thamur, i tre riescono a raggiungere lo scalpello, ma vengono scovati da Magni e Modi; durante lo scontro con loro, Kratos uccide Magni e mette in fuga Modi, ma nella rabbia causata dagli insulti dei due Aesir, Atreus mostra i sintomi di una malattia che lo affligge da tempo. Recuperate le forze e ottenuto lo scalpello magico dalla punta dello scalpello di Thamur, i tre ripartono verso una stanza nascosta nel Tempio di Tyr, ma vengono fermati da Modi, desideroso di mostrare il proprio valore dopo la morte del fratello. Durante la colluttazione, Atreus tenta di dare sfogo alla sua rabbia, ma nel farlo perde i sensi. Kratos riesce a divincolarsi da Modi solo sfruttando la Furia di Sparta, e, dopo aver scacciato l'impaurito figlio di Thor, porta, su consiglio di Mimir, il figlio da Freya, l'unica in grado di curarlo. Durante il tragitto, Kratos chiede a Mimir cosa stia accadendo ad Atreus e Mimir spiega che il coma del figlio è causato dalla contraddizione di un dio che crede di essere mortale. Giunti da Freya, questa rivela che l'unico ingrediente che potrebbe curare Atreus è il cuore del Guardiano del Ponte dei Dannati, che si trova nel regno di Helheim; aggiunge che, nel regno di Hel, l'Ascia del Leviatano sarà inutile, pertanto Kratos è costretto a tornare a casa e recuperare le Lame del Caos. Durante il percorso lo spartano viene perseguitato dallo spirito di Atena, che lo canzona come un mostro che finge soltanto di essere cambiato per diventare padre, ma Kratos evita di lasciarsi intimorire, consapevole della verità delle critiche dello spirito della dea. Giunti allora a Helheim, Kratos e Mimir trovano il regno ricolmo di morti a causa della scomparsa delle Valchirie. Proseguendo, Kratos uccide il Guardiano, ma, durante l'estrazione del cuore, lo spirito del padre Zeus si manifesta a Kratos. Ritornati a Midgard, Kratos consegna a Freya il cuore, Atreus riesce a riprendersi e il viaggio può continuare. Conscio ormai della necessità di rivelare ad Atreus chi realmente è, Kratos rivela la sua natura divina ad Atreus, e quest'ultimo si elettrizza all'idea di essere anch'egli un dio.

Dopo aver affrontato le trappole della camera di Tyr, i tre raggiungono la Runa Nera e Atreus assorbe la runa per il viaggio. Ritornati sulla cima della montagna, Atreus mostra un comportamento sempre più arrogante e presuntuoso, arrivando a disubbidire al padre e a non rispettare più la madre: durante la scalata, i tre incontrano una terza volta Modi, picchiato a sangue dal padre Thor per aver abbandonato il fratello Magni a morire, e Atreus, asserendo di potere fare quello che vuole, in quanto dio, uccide Modi senza pietà senza considerare come non sia più in grado di combattere. Giunti in cima, i tre, mentre stanno per attraversare il portale che conduce a Jotunheim, vengono attaccati da Baldur, e nella colluttazione il portale viene distrutto. Qui Atreus, a causa della sua arroganza, viene catturato da Baldur e Kratos si lancia all'inseguimento. I tre si ritrovano nella stanza del viaggio fra i regni, con Baldur che ha già avviato il viaggio verso Asgard, ma Kratos riesce ad anticipare forzatamente la destinazione a Helheim e i tre si separano. Dopo aver raggiunto Atreus, Kratos lo rimprovera con durezza e il ragazzo si rende conto di essere la causa della situazione in cui si trovano in quel momento. Grazie alle conoscenze di Mimir, i tre trovano una nave per ritornare al Tempio di Tyr; durante il percorso verso la nave, scoprono però, grazie alle visioni di Helheim, che Baldur è il figlio di Freya e Odino, e che vuole vendicarsi della madre per averlo reso, per il proprio egoistico amore di madre, invulnerabile a qualsiasi dolore, odore, sensazione, emozione e tatto al fine di evitare la sua profetizzata morte. Durante la fuga, allo stesso Kratos e ai presenti Atreus e Mimir viene mostrato il combattimento finale con Zeus. Fuggiti dalla nave, i tre trovano una sala nascosta di Odino, dove trovano un trittico che mostra Tyr sospeso misteriosamente tra i regni. Kratos nota che l'occhio di Tyr è una gemma, come l'occhio di Mimir: quest'ultimo allora, sfruttando la sua magia, scopre che il trittico mostra Tyr intento a viaggiare nel Regno tra i Regni, un regno fisico presente fra i nove regni, sfruttando una chiave. Tornati a Midgard, i tre ricevono l'aiuto di Brok e Sindri, i quali, riappacificatisi, forgiano la chiave, permettendo ai guerrieri di proseguire il loro viaggio verso una seconda camera nascosta di Tyr nel suo tempio del Lago dei Nove. Qui riescono a trovare e recuperare la Pietra dell'Unità, utilizzata da Tyr per muoversi tra i regni. Tornati nella stanza del viaggio, i tre, attraverso una scorciatoia nell'Yggdrasil costruita da Brok, giungono ad una scogliera e si lanciano nel vuoto, protetti dal potere della pietra.

Giunti in un luogo nascosto a chiunque (e soprattutto agli Aesir), i tre ritrovano la torre perduta di Jotunheim, mancante dal Lago dei Nove. Entrati all'interno di questa, la torre assorbe l'energia della Pietra dell'Unità e ritorna al suo posto nel Lago dei Nove di Midgard. Kratos, Atreus e Mimir tornano nella sala del viaggio, pensando che l'avventura sia finita; ma Mimir rivela che il viaggio non è possibile perché la runa del viaggio è assente, in quanto Tyr sfruttava i suoi stessi occhi (un dono che i giganti offrivano a pochi fidati amici, come Tyr e Mimir) per eseguire il viaggio. Pertanto i tre tornano dai nani Brok e Sindri, scoprendo che Odino ha nascosto l'occhio cavato da Mimir in un reparto nascosto all'interno della statua di Thor, prima presente nel Lago dei Nove ma poi divorata dal Serpente quando questi incontrò Kratos, Atreus e Mimir. I tre, dopo essere entrati nella pancia del Serpente, riescono a ritrovare l'occhio di Mimir, ma dall'interno sussultano quando Jormungandr viene colpito ripetutamente da qualcosa. Dopo essere riusciti a uscire dal ventre del rettile, vengono attaccati da Baldur, che aveva attaccato il Serpente per fare uscire i tre allo scoperto. Nel frattempo giunge anche Freya, la quale ostacola Kratos e Atreus per proteggere il proprio figlio. Dopo un primo breve scontro dove Kratos ha la peggio contro l'invincibile avversario, Atreus si frappone tra Baldur e il padre per proteggere quest'ultimo; Baldur colpisce allora con forza il giovane, che rivela tra gli spasmi di non aver perso lui il sangue che macchia i suoi vestiti: il frammento di vischio con cui Kratos aveva legato la faretra del figlio rottasi in uno scontro precedente si è conficcato nel pugno di Baldur, che, sbalordito, afferma di aver riguadagnato la propria sensibilità tra le lacrime della madre Freya, che già in passato aveva esortato Atreus a non far mai uso del vischio. A ciò segue un duro scontro in cui il Fantasma di Sparta e Atreus, il quale invoca con successo l’aiuto di Jormungandr dimostrando di averne imparato la lingua, riescono a sconfiggere sia Baldur, elettrizzato dalla possibilità di provare nuovamente freddo e dolore, che Freya, che rianima con la magia il gigantesco corpo di Thamur per tentare di bloccare lo scontro. Pur sconfitto, Baldur viene risparmiato da Kratos su esortazione di Atreus a patto che non cerchi mai più né loro due né la madre; davanti però alle lacrime comprensive di Freya, il dio, ancora accecato dal dolore di aver perso le gioie dell'intera vita per l'egoismo della madre, tenta di strozzarla senza che lei opponga resistenza. A questo punto, esortando i nuovi dei ad essere migliori e a infrangere il ciclo patricida degli dei, Kratos lo uccide spezzandogli il collo: mentre un fiocco di neve si posa sulla guancia del dio, egli spira percependo finalmente la neve. Freya si dispera per la morte del figlio e, maledicendo Kratos, provoca un'ultima volta lo spartano, il quale decide di condividere la parte più impressionante del suo passato, l'omicidio del proprio padre e di persone innocenti, con Atreus. Il giovane, incerto ma esortato dal padre a non compiere i suoi stessi errori e ad essere migliore di lui, osserva Freya andar via in silenzio con in braccio il defunto Baldur: a Kratos e Atreus non resta altro che terminare il loro viaggio.

Tornati nella sala del viaggio fra i regni, i due attivano il ponte verso il regno perduto dei giganti, ora funzionante grazie ai ritrovati occhi di Mimir. Così Kratos e Atreus, soli dopo aver lasciato su sua richiesta Mimir ai commossi Brok e Sindri, raggiungono Jotunheim, ansiosi di vedere i giganti e di realizzare l'ultimo desiderio di Faye. Entrando in un'ampia stanza, i due però scoprono che i giganti, nonostante la fuga da Midgard, sono ormai tutti morti, ma nello stesso momento rinvengono un affresco magico: in esso sono raffigurate tutte le avventure vissute da Atreus e Kratos, implicando che i giganti conoscessero il loro futuro, ma soprattutto vi è rappresentata anche Faye, che si scopre quindi essere un gigante, anzi l'ultimo gigante rimasto su Midgard come guardiano del suo popolo dalle crudeltà degli Aesir; diviene quindi chiaro che Baldur, quando si era presentato a casa di Kratos e Atreus, non stava cercando il Fantasma di Sparta, ma la gigante Faye, senza sapere che questa era appena morta e scambiando Kratos per il guardiano degli Jotunn a Midgard. Mentre Atreus si allontana domandandosi il significato dei segreti della madre, che lo rendono quindi parte gigante, parte dio e parte uomo, Kratos, rimasto solo, nota una successiva, futura, sezione del dipinto che mostra Atreus reggere un uomo morente non interamente conservata nell'affresco, simile ma non identica alla raffigurazione del padre, nella cui bocca entra una figura serpentina. Giunti infine sulla cima della montagna più alta, padre e figlio spargono le ceneri dell'amata moglie e madre, salutandola per l'ultima volta mentre le sue ceneri si disperdono nel triste paesaggio di una Jotunheim costellata di cadaveri di giganti. Lungo la via di casa, Atreus rivela a Kratos il nome con cui sull'affresco era nominato tra i giganti, Loki, il nome che la madre voleva dargli alla nascita e che evidentemente usava comunque con la sua gente, mentre Kratos racconta al figlio la storia del valoroso e gentile spartano Atreus per spiegargli l’origine del suo nome, esortando Atreus, ora cresciuto, a fare le proprie scelte sul loro futuro. Tornati a Midgard, Mimir rivela che, complice il fatto che a Jotunheim il tempo scorre più lento che a Midgard, il Fimbulvinter, l'inverno che durerà 3 estati e anticiperà il Ragnarok, è già cominciato come conseguenza delle azioni di Kratos e Atreus, i quali, uccidendo Baldur, l'hanno anticipato di circa 100 anni. I tre allora si avviano verso casa, ma qui Atreus ha una visione del futuro, in cui il Ragnarok è quasi giunto e un uomo robusto e coperto da un mantello è alla porta della loro casa; alla domanda di Kratos di rivelare la sua identità, l'uomo mostra il martello Mjolnir, rivelando di essere il dio del tuono Thor, evidentemente in cerca di vendetta per la morte del fratello e dei figli. Al risveglio, Atreus racconta il sogno al padre, che lo esorta a pensare a quello che succederà in futuro solo quando esso effettivamente arriverà, e nel frattempo di terminare le cose che ancora restano loro da fare.

PersonaggiModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di God of War.
 
Kratos e Atreus in una scena del gioco
  • Kratos: personaggio principale di tutta la saga, in questo capitolo il suo aspetto ha subito alcune modifiche: fisicamente è rimasto uguale, tranne per la folta barba ed è invecchiato, pur dimostrando di essere ancora un guerriero forte e implacabile. Anche il suo carattere ha subito dei cambiamenti: divenuto freddo e taciturno, sembra non provare più la rabbia omicida che lo ha spinto a distruggere la sua terra natale. Il suo unico obiettivo ora è quello di istruire il figlio Atreus, col quale ha problemi a relazionarsi. Nonostante ciò, a modo suo, Kratos vuole molto bene al figlio. È inoltre costantemente tormentato dalle atrocità commesse in passato.
  • Atreus: figlio di Kratos e co-protagonista del gioco, è un bambino di indole gentile e altruista, malgrado la propensione alla rabbia ereditata dal padre. Nonostante la sua ingenuità, ha una grande voglia di imparare da Kratos, ma commette spesso errori che gli costano i rimproveri di quest’ultimo. Atreus e Kratos non hanno mai stretto un forte legame, prima della morte di Faye; solo allora i due intraprenderanno un viaggio che li farà avvicinare. In battaglia impugna un arco e un pugnale. Ha la curiosa abilità di imparare in poco tempo lingue nuove e riesce a sentire le voci degli spiriti presenti nell’ambiente circostante.
  • Mímir: conosciuto come l'uomo più saggio dei Nove Regni, è un essere dall'aspetto di un fauno che conosce ogni cosa del mondo, inclusa la vera natura di Kratos. Padre e figlio lo liberano dalla prigionia che gli ha imposto Odino; dopo che la sua testa viene rianimata, Mimir si offre di fare da guida ai due protagonisti nel loro viaggio verso Jotunheim.
  • Freyja: conosciuta inizialmente come "Strega della foresta", solo in seguito si scoprono il suo vero nome e la sua appartenenza agli dèi Vanir. È una donna molto affascinante e dotata di un grande potere magico; come Mimir, anche lei è al corrente della natura divina di Kratos. È la guardiana degli animali della foresta in cui vive e si affeziona particolarmente ad Atreus. È stata la seconda moglie di Odino ed è la madre del suo secondogenito Baldur; il matrimonio, tuttavia, fu combinato solo per questioni d’interesse, dal momento che il Padre degli dèi bramava la conoscenza dei suoi poteri magici, mentre Freyja scelse di sposarsi solo per il bene della sua gente, poiché tutti credevano che per fermare il Ragnarok fosse necessaria l'armonia tra le due fazioni.
  • Brok: un nano, fratello di Sindri, col quale divenne famoso per aver creato Mjöllnir; a causa delle innumerevoli morti causate dalla loro creazione, i due litigarono e decisero di lavorare in proprio. Ha la pelle blu per via del continuo contatto con l'argento grezzo; lui e il fratello sono anche i responsabili della forgiatura dell'ascia di Kratos, che un tempo apparteneva a Faye: la fabbricarono dopo essere stati ispirati dalla tenacia della donna, decisa a proteggere i deboli e i bisognosi. Brok è un nano burbero dalla parlantina rozza e sprezzante, ma vuole bene al fratello ed è leale nei confronti di Kratos e Atreus per via del loro legame con Faye.
  • Sindri: è il fratello di Brok. Rispetto al fratello, Sindri è decisamente più educato e disponibile, ma ha una morbosa ossessione per la pulizia, che lo costringe a indossare dei guanti per paura di farsi contaminare dai germi.
  • Magni: fratello di Modi, è uno dei figli di Thor. Combatte sempre in coppia col fratello nonostante l'enorme astio tra i due. Impugna un'enorme spada impregnata del potere del tuono, come il martello del padre.
  • Modi: fratello di Magni, impugna uno scudo e una mazza impregnati del potere del tuono.
  • Baldur: fratello di Thor, nonché secondogenito di Odino, è il principale antagonista del gioco e uno degli Aesir più potenti. Nonostante le temperature rigide va in giro a petto nudo, mostrando il corpo coperto di tatuaggi runici, e si sposta a dorso di un drago. Possiede grande forza, resistenza e velocità e un sortilegio impostogli dalla madre lo ha reso invulnerabile. È incapace di provare qualsiasi cosa, dalle emozioni al dolore, fino a quando il sortilegio viene spezzato durante la storia.
  • Valchirie: le nove guerriere più forti dell'esercito di Odino. Mimir le descrive come dotate di una bellezza divina che fa impazzire qualsiasi uomo. Corrotte dal Padre degli dèi, Kratos e Atreus dovranno ucciderle per liberare il loro spirito e renderle di nuovo pure. Poiché le valchirie non sono più presenti a raccogliere le anime meritevoli per il Valhalla, Helheim ha perso il suo equilibrio ed è per questo che i non morti stanno infestando la terra. Mimir accenna di avere avuto tempi addietro una relazione amorosa con la regina delle Valchirie, Singrun, succeduta a Freyja.
  • Jörmungandr: è il Serpente del Mondo, talmente grande che si dice possa avvolgere l'intero pianeta nelle sue spire e mordersi la coda. Odia profondamente Thor dal momento che, secondo la leggenda, i due combatteranno fino alla morte quando giungerà il Ragnarok. È intelligente ed è in grado di parlare nella lingua dei giganti, motivo per cui dialoga con il solo Mimir.
  • Thor: il dio del tuono, primogenito di Odino, fratello maggiore di Baldur, nonché padre di Magni e Modi. Appare solo nel finale segreto del gioco, dove probabilmente si prepara ad attaccare Kratos per vendicare i figli e il fratello. Mimir lo descrive come una divinità potente, perfida e spietata, dotata di una sete di sangue superiore perfino alla paranoia di Odino.

DoppiaggioModifica

Le voci italiane sono state scelte direttamente da Santa Monica Studio. Rispetto ai suoi predecessori, Kratos non è più doppiato da Marco Pagani, poiché serviva una voce che fosse più adatta al personaggio attuale e, di conseguenza, cambia anche la localizzazione italiana del doppiaggio: dagli studi di Milano, si passa alla Local Transit di Roma.

Nome personaggio Doppiatore originale Doppiatore italiano
Kratos Christopher Judge Pierluigi Astore
Atreus Sunny Suljic Leonardo Della Bianca
Baldur Jeremy Davies Daniele Raffaeli
Freya Danielle Bisutti Alessandra Cassioli
Mimir Alastair Duncan Franco Mannella
Brok Robert Craighead Roberto Stocchi
Sindri Adam J. Harrington Massimiliano Alto
Modi Nolan North Gerolamo Alchieri
Magni Troy Baker Achille D'Aniello
Zeus Corey Burton Giovanni Petrucci
Atena Carole Ruggier Marta Altinier

SviluppoModifica

Il 14 gennaio 2022 è terminata l'esclusiva per le console Sony ed è stato reso disponibile su Steam e Epic Game Store.

Le caratteristiche di questa edizione sono: frame rate illimitato, supporto Nvidia DLSS, ray tracing e Reflex, occlusione ambientale con tecnologia GTAO e SSDO, risoluzione fino 4K, ultra-widescreen 21:9

Include anche diversi contenuti estetici e il supporto dei controller wireless Dualshock 4 e Dualsense.[5]

AccoglienzaModifica

Valutazioni professionali
Testata Versione Giudizio
Metacritic (media al 16/01/22) PlayStation 4 94/100[6]
PC 93/100[7]
OpenCritic (media al 16/01/22) varie 94/100[8]
Attack of the Fanboy PlayStation 4      [9]
PC      [10]
Destructoid PlayStation 4 10/10[11]
EuroGamer.It PC 10/10[12]
God is a Geek PlayStation 4 10/10[13]
PC 10/10[14]

God of War ha ricevuto il "plauso universale" secondo il sito aggregatore di recensioni Metacritic, con un punteggio di 94 su 100 da 118 critici. Questo rende God of War (2018) il gioco col voto più alto della serie, e il secondo punteggio più alto di tutti i tempi per un gioco PlayStation 4 (posizionandosi dietro The Last of Us Remastered) e il punteggio più alto per un'esclusiva PlayStation 4, non rimasterizzata.[15] È anche il gioco PlayStation 4 col voto più alto del 2018.[15]

God of War ha ricevuto particolare lode per la sua direzione artistica, grafica, nuovo sistema di combattimento, musica, storia, uso della mitologia norrena, personaggi e sensazione cinematografica. Molti critici hanno definito il gioco una "conquista tecnica" e uno dei giochi dall'aspetto più notevole mai sviluppati per console.[16]

Il gioco ha venduto tre milioni di copie a tre giorni dall'uscita rendendolo di fatto il videogioco in esclusiva Playstation 4 più venduto. Un mese dall'uscita ha venduto cinque milioni di copie e nel maggio 2019 ha venduto dieci milioni di copie venendo definito il miglior videogioco della serie, ad agosto 2021 sono state vendute 19 500 000 copie del gioco in versione PS4.[17]

  • GamesHunters.it: 9.6/10. "I Santa Monica sono riusciti a creare probabilmente il miglior titolo dell'intera saga, tirando fuori dal cilindro una sceneggiatura magnifica e una direzione artistica eccelsa che tecnicamente ci regala quella che finora è la miglior opera videoludica disponibile su PlayStation 4"[18]
Anno Premio Categoria Risultato Fonte
2016 Golden Joystick Awards Gioco più atteso Candidato [19]
The Game Awards 2016 Gioco più atteso Candidato [20]
2017 Golden Joystick Awards Gioco più atteso Candidato [21]
The Game Awards 2017 Gioco più atteso Candidato [22]
2018 Golden Joystick Awards Miglior Narrativa Vincitore [23]
Miglior Visual Design Vincitore
Miglior Audio Design Vincitore
Gioco dell'anno - PlayStation Vincitore
Gioco dell'Anno Candidato [24]
The Game Awards 2018 Gioco dell'Anno Vincitore [25]
Miglior regia Vincitore
Miglior narrativa Candidato
Miglior direzione artistica Candidato
Miglior colonna sonora Candidato
Miglior design audio Candidato
Miglior action/adventure Vincitore
Miglior performance, Christopher Judge (Kratos) Candidato
2019 BAFTA Games Awards Best Game Vincitore/trice [26]
Artistic Achievement Candidato/a
Audio Achievement Vincitore/trice
Game Design Candidato/a
Music Vincitore/trice
Narrative Vincitore/trice
Performer (Christopher Judge) Candidato/a
Performer (Danielle Bisutti) Candidato/a
Performer (Jeremy Davies) Vincitore/trice
Performer (Sunny Suljic) Candidato/a

EreditàModifica

God of War: Raising KratosModifica

A un anno dall'uscita del gioco, in collaborazione con Santa Monica Studio, la Sony decide di pubblicare su YouTube un documentario chiamato God of War: Raising Kratos dove Cory Barlog spiega lo sviluppo del gioco, delle difficoltà riscontrate e dei contenuti rimossi.

SequelModifica

Un sequel, God of War Ragnarök, è in sviluppo.[27] È stato annunciato originariamente per uscire nel 2021 su PlayStation 5.[28] Tuttavia, nel giugno 2021, il gioco è stato posticipato al 2022 ed è stato confermato che sarà disponibile anche su PlayStation 4.[29] Il gioco è disponibile dal 9 novembre 2022, la data d'uscita è stata rivelata con un altro trailer il 6 luglio 2022.[30]

Il 9 settembre 2021, al termine dello Showcase di Playstation, è stato presentato il primo trailer ufficiale del sequel. Insieme agli interpreti del primo capitolo, si aggiungono anche Ryan Hurst (che doppia Thor), Usman Ally (che doppia Durlin), Laya De Leon Hayes (che doppia Angrboda) e Ben Prendergast (che doppia il dio Tyr).

NoteModifica

  1. ^ (EN) God Of War PS4 Review Roundup [Updated]: Here's What Critics Are Saying, su GameSpot. URL consultato il 3 aprile 2020.
  2. ^ God of War trionfa ai BAFTA Game Awards 2019, vediamo tutti i vincitori, su Multiplayer.it. URL consultato il 3 aprile 2020.
  3. ^ Game Awards 2018: God of War è il gioco dell'anno. Tutti i vincitori, su HDblog.it, 7 dicembre 2018. URL consultato il 3 aprile 2020.
  4. ^ God of War su PC è Ufficiale! Ecco la data d'uscita | Game Division, su Tom's Hardware. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  5. ^ (EN) God of War (2018) coming to PC on January 14, 2022; sales top 19.5 million, su Gematsu, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  6. ^ https://www.metacritic.com/game/playstation-4/god-of-war
  7. ^ https://www.metacritic.com/game/pc/god-of-war
  8. ^ https://opencritic.com/game/5434/god-of-war
  9. ^ https://attackofthefanboy.com/reviews/god-of-war/
  10. ^ https://attackofthefanboy.com/reviews/god-of-war-pc-review/
  11. ^ https://www.destructoid.com/reviews/review-god-of-war-ps4/
  12. ^ https://www.eurogamer.it/articles/god-of-war-recensione-pc
  13. ^ https://www.godisageek.com/reviews/god-of-war-review/
  14. ^ https://www.godisageek.com/reviews/god-of-war-pc-review/
  15. ^ a b Best PlayStation 4 Video Games for 2018, su metacritic.com. URL consultato il 12 aprile 2018.
  16. ^ (EN) Oscar Dayus, God Of War PS4 Review Roundup [Updated]: Here's What Critics Are Saying, su gamespot.com, GameSpot, 19 aprile 2018. URL consultato il 20 aprile 2018.
  17. ^ (EN) God of War (2018) is coming to PC, su PlayStation.Blog, 20 ottobre 2021. URL consultato il 25 ottobre 2021.
  18. ^ Recensione God of War - GamesHunters.it, su GamesHunters.it. URL consultato il 25 aprile 2018.
  19. ^ (EN) Golden Joystick Awards 2016 voting open to the public, in Digital Spy, 15 settembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2018.
  20. ^ (EN) Eddie Makuch, All the 2016 Game Awards Nominees, su GameSpot, 16 novembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2018.
  21. ^ (EN) Golden Joystick Awards 2017 Nominees - Best In Slot, su bestinslot.co. URL consultato il 17 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
  22. ^ (EN) The Game Awards 2017 GOTY nominees include: Wolfenstein 2, Horizon: Zero Dawn, PUBG, Zelda: Breath of the Wild, more, in VG247, 14 novembre 2017. URL consultato il 17 novembre 2018.
  23. ^ Golden Joystick Awards 2018, ecco tutti i giochi premiati, in Multiplayer.it. URL consultato il 17 novembre 2018.
  24. ^ (EN) Tom Hoggins, Golden Joysticks 2018 nominees announced, voting open now, in The Telegraph, 24 settembre 2018. URL consultato il 17 novembre 2018.
  25. ^ The Game Awards 2018: ecco la lista di tutti i vincitori!, su Everyeye.it. URL consultato il 7 dicembre 2018.
  26. ^ (EN) Chris Fox e Zoe Kleinman, God of War wins best game at Bafta Awards, in BBC News, 4 aprile 2019. URL consultato il 3 aprile 2020.
  27. ^ Matteo Zibbo, God of War Ragnarok sarà la fine della saga norrena di Kratos, su eurogamer.it, Eurogamer, 10 settembre 2021. URL consultato il 10 settembre 2021.
  28. ^ (EN) Patricia Hernandez, God of War sequel coming to PS5 in 2021, su polygon.com, Polygon, 16 settembre 2020. URL consultato il 10 settembre 2021.
  29. ^ (EN) Sid Shuman, Hermen Hulst Q&A: What's Next for PlayStation Studios, su PlayStation.Blog, Sony Interactive Entertainment, 2 giugno 2021. URL consultato il 10 settembre 2021.
  30. ^ Grace Orlady, Rivelata la data di uscita di God of War Ragnarök, su PlayStation Blog, Sony Interactive Entertainment, 6 luglio 2022. URL consultato l'8 luglio 2022.

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