Gola del Kali Gaṇḍakī

Gola himalayana in Nepal

La Gola del Kali Gaṇḍakī o Andha Galchi è il canyon formato dal Kali fiume Gaṇḍakī (Gaṇḍakī Nero) nell'Himalaya in Nepal.

Gola del Kali Gandaki
La Gola del Kali Gaṇḍakī vicino al villaggio di Ghasa, Nepal
StatiNepal
FiumeKali Gaṇḍakī
Altitudine2500 circa m s.l.m.
Nome abitantiThakali
Cartografia
Mappa di localizzazione: Nepal
Gola del Kali Gandaki
Gola del Kali Gandaki
La gola

La parte alta della gola è anche chiamata Thak Khola dal nome Thakali della popolazione locale, divenuta prospera con il commercio trans-himalaiano. Dal punto di vista geologico essa si trova dentro un graben strutturale.[1]

La gola separa gli importanti picchi montani del Dhaulagiri I (8.167 metri s. l. m.) a ovest e dell'Annapurna I (8.091 metri s. l. m.) a est. Se si misura la profondità di un canyon in base alla differenza tra l'altitudine del fiume e quelle dei picchi più alti su entrambi i lati, questa è la gola più profonda del mondo. La parte del fiume direttamente tra Dhaulagiri I e Annapurna I (7 chilometri a valle di Tukuche) si trova a un'altitudine di 2.520 metri s. l. m., ovvero 5.571 metri più in basso dell'Annapurna I.[2] A mano a mano che l'attività tettonica forzava le montagne a crescere, il fiume tagliava sempre più a fondo nell'elevazione. La zona è nota per i fossili shaligram, riveriti come una delle cinque forme non viventi del Signore Visnù.

La sorgente del Kali Gandaki coincide con il confine del Tibet e con lo spartiacque tra il Gange e il Brahmaputra ovvero, in Tibet, Yarlkung Tsangpo. Il fiume scorre poi verso sud attraverso l'antico regno del Mustang, formando un profondo canyon dalle rive ripidissime immediatamente a sud della capitale, Lo Manthang, e ampliandosi quando si avvicina a Kagbeni, dove le alte vette dell'Himalaya cominciano a serrarsi. Esso continua poi a sud, oltrepassando Jomsom, Marpha e Tukuche e raggiungendo — 7 chilometri più a sud di quest'ultima località — la massima profondità nella zona di Lete. Dopo di che la gola si amplia, oltrepassando Dana e Tatopani in direzione di Beni.

La gola del Kali Gaṇḍakī serve da secoli come via commerciale tra il Tibet e l'India, e oggi è parte di un popolare, per quanto arduo, percorso di trekking che da Pokhara arriva a Muktinath valicando il Thorung La (Passo) a 5416 metri s.l.m. Il percorso fa a sua volta parte dell'Annapurna Circuit. La gola si trova all'interno della Zona di Conservazione dell'Annapurna.[3]

Nel XIX secolo il passo alla partenza della Gola del Kali Gandaki (4660 metri s.m.s) era denominato Kore La. Il nome moderno non è invece accertato. Esso è stato raggiunto nel 1904, nel corso della sua visita alle sorgenti del Kali Gaṇḍakī, da Sven Hedin, che sottolinea come esso si trovi soltanto 96 metri più in alto della sponda meridionale dello Yarlung Tsango, che scorre pacificamente pochi chilometri a nord da lì nel lunghissimo percorso che lo porta a diventare il Brahamaputra in India.

«Siamo piazzati sulla frontiera tra Tibet e Nepal. Alle nostre spalle, a nord, abbiamo il terreno regolare e pianeggiante della sponda meridionale dello Tsangpo. Siamo saliti di soli 315 piedi (96 metri) dal fiume fino al Kore La, dove l'altitudine è di 15.292 piedi ovvero 4662 metri s.l.m. E dal passo c'è una discesa a capofitto verso il Kali Gaṇḍakī, un affuente del Gange. Tramite un canale tagliato attraverso il Kore La il Brahmaputra potrebbe quindi essere fatto arrivare al Gange. L'India settentrionale ha bisogno di acqua a fini di irrigazione, ma il guadagno sarebbe probabilmente scarso, visto che il Brahmaputra in Assam si ridurrebbe di quanto aumenterebbe il Gange. Il Tibet sarebbe aperto, ma così si aprirebbe una nuova via per l'invasione dell'India da Nord, per cui nel complesso è forse meglio per tutte le parti coinvolte lasciare le cose come stanno. I cambiamenti qui indicati tuttavia un giorno o l'altro si verificheranno senza ausilio artificiale, poiché i tentacoli del Kali Gaṇḍakī stanno divorando a ritroso le montagne assai più rapidamente di quanto lo Tsangpo stia erodendo la sua valle. Un giorno o l'altro, magari tra centomila anni, il sistema del Gange avrà esteso i suoi tentacoli fino alla sponda dello Tsangpo, al che si formerà una biforcazione che, a tempo debito, porterà a una rivoluzione totale nelle proporzioni tra i due fiumi e le loro zone di drenaggio.[4]»

Note modifica

  1. ^ Allison MacFarlane, Rasoul B. Sorkhabi e Jay Quade, High strain zone in the hanging wall of the Annapurna detachment, in Himalaya and Tibet: Mountain Roots to Mountain Tops, n. 328, GSA, 1999, p. 201.
  2. ^ Annapurna (1:100,000 map), Nepal-Kartenwerk der Arbeitgemeinschaft für vergleichende Hochgebirgsforschung Nr. 9, Nelles Verlag, Munich, 1993. Vedi anche Google Earth
  3. ^ Nepal Department of National Parks and Wildlife Conservation website, su dnpwc.gov.np. URL consultato il 5 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2009).
  4. ^ Sven Hedin, Transhimalaya, 1909, MacMillan & Co, Ltd, London, Vol II, pp. 78-79

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