Il golfo di Cazones è un ampio golfo nella zona sud dell'isola di Cuba, presso le provincie di Matanzas e di Cienfuegos, tra il bordo nordorientale della riva di Jardinillos a sud e Piedras e altre isole e barriere coralline a nord. È considerato pericoloso a causa delle bonacce e controcorrenti.[1]

Golfo di Cazones
StatoBandiera di Cuba Cuba
Provincia
Coordinate21°55′49″N 81°17′15″W / 21.930278°N 81.2875°W21.930278; -81.2875
Mappa di localizzazione: Cuba
Golfo di Cazones
Golfo di Cazones
Baia dei Cochinos (1961)

Geografia modifica

Due miglia a est-nordest del promontorio dell'isola di Diego Perez inizia la sezione nordorientale della riva dei Jardinillos che continua fino a sudest dell'East Rock. East Rock si trova approssimativamente a una gomena dall'estremità nordorientale dell'isola corallina di East Guano, alla quale è collegata da una barriera corallina. Questa estremità settentrionale della riva sorge sull'acqua come un muro con uno o due toppe sabbiose. Con Pedras Cay e il reef a nord, forma il golfo di Cazones.[2] Una piattaforma sommersa, profonda tra i 5.5 e 7.5 metri, si trova tra la baia dei Porci, il golfo di Batabano e l'isola dei Pini.[3] Si presume anche che il Golfo di Cazones possa essere stato creato a cusa di una faglia geologica.[4]

Storia modifica

La Baia dei Porci, una piccola, non descritta baia del golfo di Cazones, fu il luogo della cosiddetta Invasione della baia dei Porci del 1961, il tentativo fallito di un gruppo di controrivoluzionari cubani, finanziato e sostenuto dagli Stati Uniti d'America, per rovesciare il governo comunista di Fidel Castro.

Vita marina modifica

 
Lutjanus synagris.

Sulla riva occidentale del Golfo di Cazones, un tratto di 48 km forma la testa di Cayo Sigua e Cayo Blanco. In questo tratto, con scogliere verticali, vi sono luoghi per immersioni dove la profondità marina varia da 15 a 200 metri. In questa zona di immersioni vi sono pesci corallo e grosse spugne tubolari (Agelas schmidti), alcionacei e colonie di coralli.[5] I Lutjanus analis depongono le loro uova ai bordi del golfo.[6]

I coralli neri nelle acque basse del golfo sono esauriti a causa della raccolta intensa per utilizzarli come gioielleria ornamentale, aumentata fortemente fin dagli anni sessanta: ora la loro raccolta è vietata per campioni inferiori in altezza a 1,2 metri e a 2,5 centimetri di spessore.[7][8]

Note modifica

  1. ^ The Navigation of the Gulf of Mexico and Caribbean Sea: Supplements 1, 2, Public domain, United States. Hydrographic Office, 1901, pp. 242–.
  2. ^ Great Britain. Hydrographic Dept, The West India pilot, vol. 2, Public domain, 1887, pp. 401–.
  3. ^ Horace Gardiner Richards e Rhodes Whitmore Fairbridge, Annotated Bibliography of Quaternary Shorelines: 1945-1964, Academy of Natural Sciences, 1965, pp. 62–, ISBN 978-1-4223-1775-4. URL consultato il 1º giugno 2013.
  4. ^ Thomas Wayland Vaughan, Fossil Corals from Central America, Cuba, and Porto Rico: With an Account of the American Tertiary, Pleistocene, and Recent Coral Reefs, U.S. Government Printing Office, 1919, pp. 290–. URL consultato il 2 giugno 2013.
  5. ^ Cayo Largo del Sur, International Scuba Diving Center, su cubadiving.org, Cuba Diving zorganization. URL consultato il 2 giugno 2013.
  6. ^ Gulf and Caribbean Research, University of Southern Mississippi, Institute of Marine Sciences, Gulf Coast Research Laboratory, 2003.
  7. ^ Mark D.. Spalding, Corinna Ravilious e Edmund Peter Green, World atlas of coral reefs, University of California Press, 2001, pp. 136–, ISBN 978-0-520-23255-6.
  8. ^ J. Cortés, Latin American Coral Reefs, Gulf Professional Publishing, 25 marzo 2003, p. 68, ISBN 978-0-08-053539-5. URL consultato il 2 giugno 2013.

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