Gonnosnò
Gonnosnò comune | |||
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(IT) Gonnosnò (SC) Gonnonnò | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Ignazio Peis (lista civica) dal 26-10-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°45′37.99″N 8°52′20.65″E / 39.760552°N 8.872404°E | ||
Altitudine | 220 m s.l.m. | ||
Superficie | 15,46 km² | ||
Abitanti | 734[1] (30-6-2019) | ||
Densità | 47,48 ab./km² | ||
Frazioni | Figu | ||
Comuni confinanti | Albagiara, Ales, Baradili, Baressa, Curcuris, Genoni (SU), Simala, Sini, Usellus | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 09090 | ||
Prefisso | 0783 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 095023 | ||
Cod. catastale | D585 | ||
Targa | OR | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||
Nome abitanti | (IT) gonnosnoesi (SC) gonnonnoesus | ||
Patrono | sant'Elena | ||
Giorno festivo | 18 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Gonnosnò all'interno della provincia di Oristano | |||
Sito istituzionale | |||
Gonnosnò (Gonnonnò in sardo) è un comune italiano di 734 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
Geografia fisicaModifica
TerritorioModifica
Il comune è situato ai piedi dell'altopiano della Giara, a circa 200 metri s.l.m., nella subregione storica dell’alta Marmilla. Si estende su un’area di 15,45 km² e comprende la borgata di Figu, frazione di Gonnosnò.
Origini del nomeModifica
Il toponimo è un composto tra un nome connesso alla base prelatina gon- "monte, altura" e un altro elemento che la tradizione erudita attribuisce al greco neòs "tempio" o neòs "nuovo". Sull'origine del nome della frazione di Figu vi sono due ipotesi: la prima che derivi dal nome del leggendario bandito Figu; la seconda, molto più probabile, ci dice che il nome è stato dato per la copiosa presenza degli alberi di fico.
StoriaModifica
L'area fu abitata in epoca prenuragica, nuragica, punica e romana, per la presenza nel territorio di diverse testimonianze archeologiche, tra cui tombe dei giganti e nuraghi.
Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Usellus. Alla caduta del Giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese, divenendo un feudo dei Carroz conti di Quirra. Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva. Nel 1678 a Figu fu istituito il primo Monte granatico della Sardegna.
Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari, gli Osorio, nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
SimboliModifica
Lo stemma del comune è stato concesso con Decreto del presidente della Repubblica del 25 gennaio 2005.[2]
«Semipartito troncato: il primo di rosso, al basso nuraghe al naturale, sormontato dal ramo di ulivo d'oro, posto in sbarra, fruttato di quattro di nero; il secondo di argento, ai sei scettri doppiamente gigliati di azzurro, posti a raggiera, due in palo, due in banda, due in sbarra; il terzo di azzurro, alla campagna diminuita erbosa di verde, sostenente tre pecore pascolanti, attraversanti, d'argento, la pecora centrale in primo piano e più grande, la pecora a destra rivoltata. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. 25.01.2005) |
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Siti archeologiciModifica
Nel territorio di Gonnosnò sono presenti cinque nuraghi e altre antichità:
- Tempio nuragico a pozzo di San Salvatore
- Tombe di giganti di is Lapideddas
- Nuraghe Emmàuru
- Nuraghe Marafiu
- Nuraghe Nieddiu (sulla Giara di Gesturi)
- Nuraghe su Nuraxi
- Nuraghe Tramatza
- Recinto litico lastricato (sulla Giara di Gesturi)
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti[3]

Lingue e dialettiModifica
La variante del sardo parlata a Gonnosnò è il campidanese occidentale.
AmministrazioneModifica
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Mauro Steri | Lista civica "Un paese per tutti" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Ignazio Peis | Lista civica "Insieme per Gonnosnò e Figu" | Sindaco |
NoteModifica
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Emblema del Comune di Gonnosnò (Oristano), Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 15 gennaio 2021.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
BibliografiaModifica
- Vittorio Angius, Luciano Carta (a cura di), Città e villaggi della Sardegna dell'Ottocento. Abbasanta-Guspini, Nuoro, Ilisso Edizioni, 2006, pp. 590-591, ISBN 978-88-89188-88-0.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gonnosnò
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su comune.gonnosno.or.it.
- Gonnosnò, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna