Gorée

isola del Senegal

Gorée (in italiano anche Gorea)[1] è un'isola del Senegal.

Gorée
Gorée
Il porto dell'isola
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Atlantico
Coordinate14°40′01″N 17°23′54″W / 14.666944°N 17.398333°W14.666944; -17.398333
Superficie0,36 km²
Dimensioni1 × 0,3 km
Geografia politica
StatoBandiera del Senegal Senegal
Demografia
Abitanti2.000
Cartografia
Mappa di localizzazione: Senegal
Gorée
Gorée
voci di isole del Senegal presenti su Wikipedia
 Bene protetto dall'UNESCO
Isola di Gorée
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturale
Criteriovi
PericoloNessuna indicazione
Riconosciuto dal1978
Scheda UNESCO(EN) Island of Gorée
(FR) Île de Gorée

Geografia modifica

L'isola è situata a circa 2,5 km al largo di Dakar ed ha un'estensione pari a 36 ettari, è lunga circa un chilometro e larga 300 m. Ha una piccola spiaggia, situata dentro il porticciolo.

Patrimonio dell'umanità modifica

L'isola di Gorée è stata proclamata Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1978[2], per il suo forte valore evocativo e simbolico. Gorée è infatti nota per essere stata dal XV al XIX secolo il più grande centro di commercio di schiavi della costa africana[3]. Sull'isola si trova la Maison des Esclaves, la casa degli schiavi dalla quale sono transitati milioni di africani strappati alla loro terra d'origine per essere portati, fatti schiavi, nelle Americhe; essa ora è diventata un museo provvisto di guida senegalese (che si esprime in francese) che racconta il viaggio degli schiavi, dalla loro vita nella Maison des Esclaves alle armi usate dai commercianti di schiavi; di rilevante importanza è la porta che dà sul mare dalla quale gli schiavi venivano imbarcati sulle navi oppure buttati in mare se troppo deboli. L'isola fu usata per gli imbarchi fino al 1848, anno della terza rivoluzione francese e della definitiva abolizione della schiavitù nei territori francesi. Le costruzioni dell'isola sono in stile coloniale, circondate di bougainvillee, le stradine di sabbia, gli edifici sono in pietra lavica.

Attualmente l'isola vive prevalentemente di turismo e commercio. Offre un buon numero di strutture ricettive e di ristorazione. Gli abitanti sono circa 2.000, in prevalenza di religione musulmana, con una forte percentuale di cattolici e con una significativa presenza di artisti: pittori, scultori, musicisti. Sull'isola è presente la chiesa di San Carlo Borromeo, dove a Natale e nelle principali feste viene celebrata la funzione religiosa accompagnata dai canti e dalle percussioni di tamburi djembe. Nella zona alta dell'isola, denominata "le castel" si possono ammirare i dipinti dei pittori qui residenti. Significativa la presenza di gruppi di percussioni, come gli Africa Djembé, che da molti anni conservano la tradizione della musica e dalla danza tradizionale di questa Isola. Tra i siti d'interesse, oltre alla Maison des Esclaves, il Museo della Donna, il Museo del Mare e il museo della schiavitù approvvigionata.

L'isola si raggiunge con il traghetto da Dakar.

Amministrazione modifica

Gemellaggi modifica

La città è gemellata con:

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Bibliografia (in italiano).
  2. ^ Unesco, i 21 siti patrimonio dell'Umanità più sconosciuti al mondo, su Corriere della Sera. URL consultato il 30 novembre 2015.
  3. ^ Turismo responsabile in Senegal: l'isola di Gorée, su cps-ong.it. URL consultato il 20 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2019).

Bibliografia modifica

  • Abdoulaye Ndiaye, Storia del Senegal, Monza, Touba Culturale Italy, 2016.
  • Ndongo Diop, La catene di Gorèe, Giovane Africa Edizioni, 2013.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN152488461 · LCCN (ENn83303519 · BNF (FRcb16691751z (data) · J9U (ENHE987007555220005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83303519