Gore (Deftones)

album dei Deftones del 2016

Gore è l'ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Deftones, pubblicato l'8 aprile 2016 dalla Reprise Records.[1]

Gore
album in studio
ArtistaDeftones
Pubblicazione8 aprile 2016
Durata48:08
Dischi1
Tracce11
GenereAlternative metal
EtichettaReprise
ProduttoreMatt Hyde, Deftones
RegistrazioneMegawatt Recording, Studio City (California)
Far from Earth Films, Bend (Oregon)
FormatiCD, 2 LP, download digitale, streaming
Deftones - cronologia
Singoli
  1. Prayers/Triangles
    Pubblicato: 4 febbraio 2016
  2. Doomed User
    Pubblicato: 18 marzo 2016
  3. Hearts/Wires
    Pubblicato: 4 aprile 2016
  4. Phantom Bride
    Pubblicato: 7 giugno 2016

Antefatti modifica

Mentre il frontman Chino Moreno era impegnato a promuovere l'album omonimo del suo progetto parallelo Crosses, nel marzo 2014 lo stesso ha rivelato che i restanti componenti dei Deftones hanno iniziato a comporre nuovo materiale per il seguito di Koi no yokan;[2] secondo quanto da loro pianificato, la registrazione dell'ottavo album sarebbe potuta avvenire tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015.[3] Nel tardo febbraio 2015, in seguito al termine delle registrazioni delle parti di batteria, Moreno ha dichiarato in un'intervista concessa alla rivista Rolling Stone che il gruppo ha composto 16 brani per il disco, analizzandone il processo:[4]

«I brani sono fantastici e li abbiamo scritti in un modo veramente bello. Stavamo insieme in una stanza con uno che esprimeva un'idea e un altro che lo seguiva. I brani sono stati costruiti realmente come gruppo. Abbiamo cinque ragazzi che hanno visioni musicali completamente differenti, perciò quando tutto ciò funziona, funziona alla grande.»

Lo stesso ha inoltre sottolineato il fatto che l'album sarebbe stato «un po' più inebriante» di Koi no yokan, spiegando che «Abbiamo solo cercato qualcosa di completamente opposto, [...] di sfidare noi stessi e provare nuove cose che non abbiamo fatto in passato.»[4]

Durante il mese di maggio 2015 Moreno ha rivelato che il disco sarebbe stato «un po' più tecnico» rispetto a quelli precedenti e che non sarebbe stato «un disco allegro [ma] non sarà un album completamente arrabbiato.»[5] Intorno allo stesso periodo è stata annunciata la partecipazione del chitarrista Jerry Cantrell degli Alice in Chains a uno dei brani dell'album, nel quale esegue un assolo.[6]

Il 21 agosto Moreno ha comunicato che l'album è stato completato, aggiungendo che stavano ultimando le sole fasi di missaggio e di mastering.[7]

Promozione modifica

Il 27 aprile dello stesso anno il gruppo ha annunciato come prima data di uscita dell'album il 25 settembre 2015,[8] data tuttavia posticipata alla fine di novembre.[7] Il 22 gennaio 2016, in occasione di un convegno tenuto ad Anaheim, il chitarrista Stephen Carpenter ha dichiarato che l'uscita dell'album sarebbe avvenuta l'8 aprile dello stesso anno;[9] dopo circa una settimana i Deftones hanno pubblicato un'anteprima di Gore, nel quale sono stati rivelati sia il titolo sia la conferma della data di pubblicazione.[10]

Il 4 febbraio è stato trasmesso in anteprima radiofonica il primo singolo Prayers/Triangles attraverso il programma radiofonico di Apple Music Beats 1, condotto da Zane Lowe.[11] Il 18 marzo è stato pubblicato il secondo singolo Doomed User,[12] mentre il 4 e il 7 aprile sono stati resi disponibili per l'ascolto i brani Hearts/Wires e Phantom Bride,[13][14] quest'ultimo estratto come quarto singolo il 7 giugno negli Stati Uniti d'America.[15]

Tracce modifica

Testi di Chino Moreno, musiche dei Deftones.

  1. Prayers/Triangles – 3:37
  2. Acid Hologram – 4:05
  3. Doomed User – 4:26
  4. Geometric Headdress – 3:29
  5. Hearts/Wires – 5:20
  6. Pittura infamante – 4:03
  7. Xenon – 3:17
  8. (L)MIRL – 5:02
  9. Gore – 4:59
  10. Phantom Bride – 4:53
  11. Rubicon – 4:57

Formazione modifica

Gruppo
Altri musicisti
Produzione

Classifiche modifica

Classifica (2016) Posizione
massima
Australia[16] 1
Austria[16] 7
Belgio (Fiandre)[16] 18
Belgio (Vallonia)[16] 28
Canada[17] 4
Finlandia[16] 12
Francia[16] 19
Germania[16] 7
Irlanda[18] 17
Italia[16] 21
Norvegia[16] 32
Nuova Zelanda[16] 1
Paesi Bassi[16] 15
Polonia[19] 37
Portogallo[16] 11
Regno Unito[20] 5
Regno Unito (rock & metal)[21] 1
Spagna[16] 29
Stati Uniti[22] 2
Stati Uniti (alternative)[23] 2
Stati Uniti (hard rock)[24] 1
Stati Uniti (rock)[25] 2
Stati Uniti (tastemaker)[26] 1
Svezia[16] 39
Svizzera[16] 10
Ungheria[27] 11

Note modifica

  1. ^ (EN) DEFTONES: Complete 'Gore' Album Details Revealed, su Blabbermouth.net, 5 febbraio 2016. URL consultato il 24 marzo 2016.
  2. ^ (EN) Dan Reilly, Deftones Start Recording New Album Without Chino Moreno, su Spin, 5 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2016.
  3. ^ (EN) DEFTONES Will Write New Album In 2014, Not 2015, su Blabbermouth.net, 18 febbraio 2014. URL consultato il 24 marzo 2016.
  4. ^ a b (EN) Kory Grow, Deftones Prep 'Heady, Outside-the-Box' New Album, su Rolling Stone, 10 marzo 2015. URL consultato il 24 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2015).
  5. ^ (EN) CHINO MORENO Says New DEFTONES Album Is 'A Little More Technical', su Blabbermouth.net, 15 maggio 2015. URL consultato il 24 marzo 2016.
  6. ^ (EN) Chad Childers, Deftones Land Alice in Chains' Jerry Cantrell for Guest Spot on New Album, su Loudwire, 11 maggio 2015. URL consultato il 24 marzo 2016.
  7. ^ a b (EN) New DEFTONES Album Pushed Back To November, su Blabbermouth.net, 21 agosto 2015. URL consultato il 24 marzo 2016.
  8. ^ (EN) DEFTONES To Release New Album In September, su Blabbermouth.net, 27 aprile 2015. URL consultato il 24 marzo 2016.
  9. ^ (EN) James Hendicott, Deftones reveal new albums details, su NME, 22 gennaio 2016. URL consultato il 24 marzo 2016.
  10. ^ (EN) David Renshaw, Deftones to release new album 'Gore' in April – hear teaser clip now, su NME, 28 gennaio 2016. URL consultato il 24 marzo 2016.
  11. ^ (EN) Jon Blistein, Deftones Unleash Dynamic New Song 'Prayers/Triangles', su Rolling Stone, 4 febbraio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).
  12. ^ (EN) Doomed User is Now Available, su Deftones, 18 marzo 2016. URL consultato il 24 marzo 2016.
  13. ^ (EN) Jazz Monroe, Deftones Share New Song "Hearts/Wires": Listen, su Pitchfork, 4 aprile 2016. URL consultato il 4 aprile 2016.
  14. ^ (EN) Tune in to Matt Wilkinson on #Beats1 at 9 am PST for the world premiere of "Phantom Bride" off the new album Gore, su Deftones, 7 aprile 2016. URL consultato il 9 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2016).
  15. ^ (EN) Rock Future Releases, su AllAccess. URL consultato il 29 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
  16. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (NL) Deftones - Gore, su Ultratop. URL consultato il 7 maggio 2016.
  17. ^ (EN) Deftones - Chart history (Billboard Canadian Albums), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  18. ^ (EN) TOP 100 ARTIST ALBUM, WEEK ENDING 14 April 2016, su GFK Chart-Track. URL consultato il 7 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2016).
  19. ^ (PL) sprzedaż w okresie: 08.04.2016 - 14.04.2016, su OLiS. URL consultato il 7 maggio 2016.
  20. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 15 April 2016 - 21 April 2016, su Official Charts Company. URL consultato il 7 maggio 2016.
  21. ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 15 April 2016 - 21 April 2016, su Official Charts Company. URL consultato il 7 maggio 2016.
  22. ^ (EN) Deftones - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  23. ^ (EN) Deftones - Chart history (Alternative Albums), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  24. ^ (EN) Deftones - Chart history (Hard Rock Albums), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  25. ^ (EN) Deftones - Chart history (Top Rock Albums), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  26. ^ (EN) Deftones - Chart history (Tastemaker Albums), su Billboard. URL consultato il 7 maggio 2016.
  27. ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2016. 14. hét: 2016. 04. 04. - 2016. 04. 10., su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 7 maggio 2016.

Collegamenti esterni modifica

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