Gottifredo I

vescovo italiano

Gottifredo I (o Goffredo di Canossa) (X secoloBrescia, 998) è stato un vescovo italiano e conte di Brescia[1].

Gottifredo I
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Brescia
Vescovo di Luni
 
NatoX secolo
Nominato vescovo970
Deceduto998 a Brescia
 

Biografia modifica

Gottifredo era figlio di Azzone,[2] fondatore della casata degli Adalberti - Attoni di Canossa (dai quali discese la contessa Matilde) e sua madre era Ildegarda dei Supponidi,[3] sorella di Oberto Obizzo fondatore degli Obertenghi e delle casate che vi discendono: Malaspina, Pallavicino, Pallodi, D'Este e Brunswick. Suo fratello era Tedaldo, padre dell'omonimo vescovo di Arezzo e di Bonifacio, padre di Matilde di Canossa. Durante il suo mandato, provvide a traslare parti del corpo di Sant'Apollonio nella chiesa a lui intitolata di Canossa, pantheon della famiglia.[2][4]

Nel 976 da Brescia di cui era vescovo da sei anni, venne creato vescovo di Luni e fino al 998, ricevendo cinque anni dopo da Ottone II un Diploma attestante la protezione imperiale della diocesi e rinnovante tutti i privilegi concessi ai suoi predecessori.

Si scontrò duramente contro il cugino Oberto Opizzo I per rivendicare il diritto vescovile a nominare i titolari delle pievi lunigianesi di San Cassiano ad Urceola presso Pontremoli -o Pieve di Saliceto-, di San Martino di Vico -o di Castevoli-, di Santa Maria Assunta di Soliera Apuana, di Santa Maria Assunta di Venelia -o di Monti di Licciana-.
Il 26 luglio 998 Oberto Obizzo rinunciò al patronato o più probabilmente alle rendite relative, in favore del cugino vescovo e dei suoi successori riconoscendo che le pievi sunt ipsis plebibus de sub regime episcopo ed impegnandosi a non commettere alcunché potesse essere ad dannum episcopi.

Forte di questa vittoria Gottifredo I cercò di ridurre sotto la sua giurisdizione anche l'Abbazia di Brugnato, ma questa volta l'Imperatore Ottone III si schierò in favore dell'Abbazia, correttamente, riconfermandole nel 996 tutti gli antichi privilegi.

Castel Goffredo modifica

Il nome di Goffredo di Canossa si inserisce storicamente tra coloro che avrebbero contribuito alla spiegazione del toponimo "Goffredo", riferito alla città di Castel Goffredo, in provincia di Mantova, avendo egli tenuto vasti possedimenti nella zona.[5][6][7] Il vescovo fondò probabilmente il castello di Castel Goffredo per difendere il territorio verso i confini orientali.[8]

Signori di Mantova
Canossa
 

Adalberto Atto
Figli
Tedaldo
Bonifacio
Figli
Matilde
Figli

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni
Sigifredo di Lucca Sigifredo  
 
 
Adalberto Atto di Canossa  
 
 
 
Gottifredo I  
Sigifredo dei Supponidi  
 
 
Ildegarda dei Supponidi  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Gianmaria Biemmi, Istoria di Brescia, Tomo II, Brescia, 1748.
  2. ^ a b Renata Salvarani, Liana Castelfranchi, Matilde di Canossa, il papato, l'Impero, p. 219, Cinisello Balsamo, 2008.
  3. ^ GOTIFREDO in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 20 settembre 2021.
  4. ^ Giancarlo Andenna e Marco Rossi, Società bresciana e sviluppi del romanico, XI-XIII secolo: atti del Convegno di studi : Università cattolica, Brescia, 9-10 maggio 2002, Vita e Pensiero, 2007, ISBN 978-88-343-1472-2. URL consultato il 20 settembre 2021.
  5. ^ Piero Gualtierotti, Castel Goffredo dalle origini ai Gonzaga, Mantova, 2008.
  6. ^ Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, p. 9, 1978.
  7. ^ Paolo Guerrini, Atti della visita pastorale del vescovo Domenico Bollani alla diocesi di Brescia (1565-1567), Brescia, 1940.
  8. ^ Leandro Zoppè, Itinerari gonzagheschi, Milano, p.76, 1988.

Bibliografia modifica

  • Paolo Guerrini, Atti della visita pastorale del vescovo Domenico Bollani alla diocesi di Brescia (1565-1567), Brescia, 1940. ISBN non esistente.
  • Leandro Zoppè, Itinerari gonzagheschi, Milano, 1988, ISBN 88-85462-10-3.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica