Grandi Osservatori della NASA

serie di telescopi spaziali

Il programma NASA Great Observatories (Grandi osservatori) è partito molti anni fa, con l'intento di mettere in orbita telescopi spaziali di nuova generazione, capaci di dare grandi risultati alla comunità scientifica.

Campo di osservazione di differenti telescopi spaziali

La serie comprendeva quattro telescopi, ognuno dedicato a esaminare una specifica regione dello spettro elettromagnetico: raggi gamma, raggi X, luce visibile e ultravioletta, infrarosso.

I grandi telescopi modifica

Con l'eccezione dell'HST, i telescopi di questa serie fanno tesoro dell'esperienza accumulata dai predecessori, più sperimentali e di esplorazione, per garantire risultati di alto livello. Per esempio, nessuno di essi svolgerà compiti di survey (immagini per cataloghi stellari), perché questi compiti sono già stati assolti da precedenti telescopi spaziali.

Ognuno di essi è chiamato col nome di un grande astrofisico del passato.

I successori modifica

Ai suddetti osservatori, comunemente chiamati i quattro grandi osservatori della NASA, sono seguiti altri progetti che, pur paragonabili nella ricerca e nei costi ai precedenti, non sono ascrivibili concettualmente al progetto originario. Altri grandi osservatori sono:

  • Swift Gamma Ray Burst Explorer (Swift), lanciato nel novembre 2004, specializzato per l'individuazione degli impulsi di raggi gamma, gestito dal Goddard Space Flight Center. La durata della missione era stata inizialmente stabilita in due anni,[5] ma grazie ai successi scientifici, alle buone condizioni del satellite e degli strumenti, ed alla stabilità dell'orbita (sulla quale si stima Swift possa permanere fino ad oltre il 2025), la missione è stata successivamente prolungata più volte ed è ancora attiva.
  • James Webb Space Telescope: destinato a diventare il successore dell'HST, a differenza di questo sarà operante nell'infrarosso. Il suo lancio, rimandato più volte, è infine avvenuto nel dicembre 2021[6].

Note modifica

  1. ^ NASA Updates Space Shuttle Target Launch Dates, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 22 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2017).
  2. ^ Alan Boyle, NASA gives green light to Hubble rescue, NBC News, 31 ottobre 2006. URL consultato il 10 gennaio 2007.
  3. ^ William Harwood, NASA space telescope heads for fiery crash into Pacific, su spaceflightnow.com, Spaceflight Now. URL consultato il 2 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Adam Mann, NASA’s Spitzer Space Telescope Ends 16-Year Mission of Discovery, in The New York Times, 30 gennaio 2020. URL consultato il 23 ottobre 2020.
  5. ^ Scheda della missione dal sito della NASA.
  6. ^ The James Webb Space Telescope

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica