Graniti
Graniti (Raniti in siciliano) è un comune italiano di 1 434 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Graniti comune | |
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Sede municipale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Messina |
Amministrazione | |
Sindaco | Carmelo Lo Monte (lista civica) dal 6-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 37°53′N 15°13′E |
Altitudine | 350 m s.l.m. |
Superficie | 10,05[1] km² |
Abitanti | 1 434[2] (30-6-2022) |
Densità | 142,69 ab./km² |
Frazioni | Fejo, Finaita, Muscianò, Postoleone |
Comuni confinanti | Antillo, Castiglione di Sicilia (CT), Gaggi, Mongiuffi Melia, Motta Camastra |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98036 |
Prefisso | 0942 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083034 |
Cod. catastale | E142 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Nome abitanti | granitesi |
Patrono | san Sebastiano |
Giorno festivo | 20 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Graniti all'interno della città metropolitana di Messina | |
Sito istituzionale | |
È un comune del parco fluviale dell'Alcantara.
Geografia fisica
modificaIl paese si trova ad un'altitudine di 300 m sul livello del mare. Dista circa 15 chilometri dal mare e 3 chilometri dalla Strada statale 185 di Sella Mandrazzi. Sorge nella valle del torrente Petrolo, affluente di sinistra del fiume Alcantara.
Storia
modificaIl nome di Casali delli Graniti è già citato in un diploma del 1117. Si parla ancora del feudo di Graniti nel 1356 quando fu acquistato dal nobile messinese Giovanni Mangiavacca.
Il paese nacque nel '600 attorno ad un casale voluto dal conte di Taormina dell'epoca ma ebbe il suo maggiore sviluppo nell'800.
Il nucleo più antico dell'abitato fu costruito in contrada Roccachiacchiera, dove vi sono ancor oggi case con stipiti in pietra scolpita a mano risalenti ai primi anni del XVIII secolo.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 908 del 4 gennaio 1988.
«Interzato in palo: il primo troncato a) d'azzurro, a cinque gigli d'argento, ordinati 1, 2, 2; b) di verde, a due bande d'oro, alla bordatura d'argento, caricata di sette torri di rosso, 2, 2, 2, 1; il secondo, interzato in fascia: nel I, partito, a) d'argento, alla torre di rosso, b) di rosso, al leone d'argento; nel II, di azzurro, ai tre gigli d'oro; nel III, d’oro, ai sei gigli d'azzurro, 2, 1, 2, 1; il terzo, d'argento, a sei palle di rosso, 1, 2, 2, 1. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaNell'abitato vi sono tre chiese: la principale è dedicata a San Basilio Magno, un'altra a San Sebastiano, patrono del paese che si festeggia la prima domenica di agosto, e una terza che è collegata ad un convento di suore francescane dedicata a San Giuseppe.
Nella frazione di Muscianò è presente una grotta luogo di una pretesa apparizione dell'immagine della Madonna ad una devota locale e nei pressi è stata realizzata dapprima una cappella e successivamente una chiesetta ad essa dedicata.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[4]
Cultura
modificaDal 2022 la città fa parte del progetto del Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo insieme ad altre 103 città del centro Sicilia.[5]
Cinema
modificaLa scena del funerale all'inizio del film Il padrino - Parte II fu girata nel torrente all'inizio del paese.
Altre scene furono girate presso la contrada Muscianò.
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaLe frazioni sono: Fejo, Finaita, Muscianò e Postoleone. Nella frazioni sono presenti attività di ristorazione e agriturismo.
Economia
modificaL'economia è basata sull'agricoltura. Si producono vino, formaggi, olive, castagne, mandorle, pesche, ciliegie, mandarini, arance, limoni.
Amministrazione
modificaDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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8 luglio 1987 | 16 giugno 1990 | Antonino Brunetto | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
16 giugno 1990 | 23 giugno 1992 | Carmelo Lo Monte | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
3 luglio 1992 | 11 febbraio 1994 | Carmelo Lo Monte | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
11 febbraio 1994 | 17 giugno 1996 | Carmelo Calabrò | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
17 giugno 1996 | 17 aprile 2000 | Vincenzo Lo Monte | centro-sinistra | Sindaco | [6] |
17 aprile 2000 | 17 maggio 2005 | Vincenzo Lo Monte | lista civica | Sindaco | [6] |
17 maggio 2005 | 1º giugno 2010 | Marcello D'Amore | alleanza democratica | Sindaco | [6] |
1º giugno 2010 | 1º giugno 2015 | Marcello D'Amore | lista civica | Sindaco | [6] |
1º giugno 2015 | 5 ottobre 2020 | Paolino Lo Giudice | Sindaco | [6] | |
5 ottobre 2020 | in carica | Carmelo Lo Monte | lista civica | Sindaco | [6] |
Altre informazioni amministrative
modificaIl comune di Graniti fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.10 (Colline litoranee di Taormina)[7].
Note
modifica- ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 22 settembre 2022.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020, su Città di Caltanissetta. URL consultato il 14 aprile 2022.
- ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Graniti
Collegamenti esterni
modifica- Scheda su messenia.com, su messenia.com. URL consultato il 31 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2005).
- Graniti su Comuni-Italiani.it
- Scheda su sicilia.indettaglio.it, su sicilia.indettaglio.it.