Il Gruppo Gallico è un insieme di satelliti irregolari di Saturno che seguono orbite in moto progrado e molto simili tra loro. La loro distanza da Saturno varia tra 16 e 19 milioni di km, con un'inclinazione orbitale tra 35° e 40° ed un'eccentricità di circa 0,53.

Satelliti irregolari di Saturno

Designazione modifica

Per questo gruppo, l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha riservato dei nomi tratti dalla mitologia gallica.

Caratteristiche fisiche modifica

La similarità tra le orbite di questi oggetti hanno suggerito agli scopritori l'ipotesi che questo gruppo si possa essere formato dalla distruzione di un corpo più grande.[1]

Il diagramma mostra il gruppo gallico in relazione agli altri satelliti irregolari di Saturno. L'eccentricità delle orbite è rappresentata dai segmenti gialli (che si estendono dal perielio all'afelio) con l'inclinazione rappresentata sull'asse Y.

Componenti del gruppo modifica

I membri di questo gruppo sono (in ordine crescente di distanza da Saturno):

In seguito venne scoperto che il gruppo è anche composto da oggetti fisicamente omogenei: tutti i satelliti mostrano un colore rossastro (indice di colore B − V = 0,91 e V − R = 0,48)[2] e simili indici infrarossi[3].

Osservazioni recenti hanno rivelato che il membro più grande del gruppo, Albiorix possiede due colori diversi: uno compatibile con quello di Erriapo e Tarvos, mentre l'altro colore è diverso e un po' meno rosso. Si suppone che Tarvos e Erriapo possano essere in realtà frammenti di Albiorix provocati da uno scontro che avrebbe lasciato un cratere di colore meno rosso.[4] Un tale impatto avrebbe richiesto la collisione di un corpo con diametro superiore ad 1 km e una velocità relativa di 5 km/s, provocando un grande cratere con un raggio di 12 km. Molti grandi crateri sono stati osservati su Febe, e costituiscono una prova che tali collisioni sono effettivamente avvenute in passato nel sistema di Saturno.

Note modifica

  1. ^ B. Gladman, P. Nicholson, Burns, JJ Kavelaars, Bryan Marsden, Holman M, Grav T. et al.. Discovery of 12 satellites of Saturn exhibiting orbital clustering., Nature, 412 (2001), p. 163
  2. ^ Grav, Tommy; Holman, Matthew J.; Gladman, Brett J.; Aksnes, Kaare Photometric survey of the irregular satellites, Icarus, 166,(2003), pp. 33-45. Preprint
  3. ^ Tommy Grav and Matthew J. Holman Near-Infrared Photometry of the Irregular Satellites of Jupiter and Saturn,The Astrophysical Journal, 605, (2004), pp. L141–L144 Preprint
  4. ^ Tommy Grav and James Bauer A deeper look at the colors of Saturnian irregular satellites, Preprint

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) David Jewitt pages, su ifa.hawaii.edu. URL consultato il 18 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2007).
  • (EN) Scott Sheppard pages, su ifa.hawaii.edu. URL consultato il 18 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2003).
  • (EN) Effemeridi dal sito IAU
  • (EN) Parametri orbitali medi dal sito JPL