Bubulcus ibis

specie di uccello
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L'airone guardabuoi (Bubulcus ibis Linnaeus, 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Ardeidi.[2]

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Airone guardabuoi
Airone guardabuoi
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neognathae
Superordine Neornithes
Ordine Pelecaniformes
Famiglia Ardeidae
Genere Bubulcus
Specie B. ibis
Nomenclatura binomiale
Bubulcus ibis
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Ardea ibis
Ardeola ibis

Nomi comuni

Airone guardabuoi o Guardabuoi

Stormo in Toscana

Distribuzione e habitat modifica

L'areale dell'airone guardabuoi comprende gran parte dell'Asia, dell'Africa, delle Americhe e dell'Europa meridionale, compresa l'Italia, dove la presenza è regolare solo dagli anni '80.[3] La prima nidificazione documentata in Italia è avvenuta in Sardegna nel 1985, anche se esemplari in abito nuziale sono stati segnalati nello stesso periodo in altre regioni. Successivamente sono state documentate nidificazioni in Piemonte (1989) e poi in altre regioni.[4] Il suo territorio di attestazione si sta espandendo e negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle popolazioni e delle nidificazioni in tutta Italia. Anche i contingenti di animali svernanti sono sensibilmente aumentati.

Da notare che durante tutto il XX secolo il suo areale si è costantemente ampliato; infatti prima degli anni trenta non era noto in alcuna parte del continente americano, che oggi è occupato quasi totalmente dalla specie.

Descrizione modifica

L'airone guardabuoi, noto anche semplicemente come guardabuoi, è un ardeide di taglia media (altezza 25 – 30 cm) dal piumaggio bianco e dal collo corto, becco giallo, zampe grigie. Durante la stagione riproduttiva gli adulti sfoggiano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, becco e zampe di colore carnacino. L'abito invernale è bianco con becco giallo.

Biologia modifica

Frequenta gli ambienti umidi ma anche i campi arati e seminati, dove sovente segue i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi. Le colonie solitamente sono composte da una decina di esemplari.

Riproduzione modifica

Nidifica in garzaia insieme ad altre specie di ardeidi. La costruzione del nido avviene prevalentemente su salici arbustivi e altre piante di boschi umidi.

Alimentazione modifica

Si nutre di pesci, anfibi e invertebrati acquatici e terricoli, nonché di piccoli roditori (arvicole) che scova nei terreni agricoli in fase di lavorazione. Dove è possibile, segue mandrie di animali domestici o selvatici e si posa anche sul loro dorso per nutrirsi di parassiti.

Stato di conservazione modifica

È specie protetta ai sensi della legge 157/1992[5]. Risente dell'allargamento dei centri urbani e dalla riduzione delle zone umide.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) BirdLife International 2015, Bubulcus ibis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 6 dicembre.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Ardeidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 dicembre 2016.
  3. ^ Airone Guardabuoi - Bubulcus Ibis (Ardeidae), su Oasi di Sant'Alessio. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  4. ^ M.Grussu, M.Passarella, L'Airone guardabuoi, in Salvati dall'Arca. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  5. ^ Legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, su italcaccia.toscana.it. URL consultato l'8 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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