Guerau III di Cabrera
Guerau III de Cabrera, o anche Guiraut o Giraut de Cabreira (... – 1180[1]), è stato un nobiluomo catalano e trovatore in lingua occitana, visconte di Àger e Cabrera dal 1145 al 1180.
Nel 1145, in qualità di visconte di Cabrera, fonda il monastero di Roca-rossa. Nel 1149 prende parte nella conquista di Lérida, insieme a Raimondo Berengario IV e al conte di Urgel Ermengol VI.
Si conosce solo una poesia di questo autore, scritta in lingua provenzale verso il 1160, un ensenhamen, nome generico con il quale si denominano molti poemi dal contenuto didattico e critico, e che possiamo considerare un sottogenere del sirventes. Costituisce un documento di grande rilevanza per l'insieme di notizie che fornisce riguardo agli joglars e soprattutto perché ci mostra il panorama letterario della Catalogna come non lo ha fatto nessun altro documento dell'epoca.
Il poema, indirizzato al suo joglar Cabra per istruirlo, consta di 216 versi (2 versi di quattro sillabe a rima baciata, seguiti da un verso di otto sillabe con rima). I primi 24 versi trattano le diverse attività degli joglars, e il resto prospettano, in forma disordinata, quei temi letterari che gli joglars dovrebbero conoscere e trasmettere:
- Materia di Bretagna: come quelle di Tristano ed Erec.
- Materia classica: come quella di Piramo e Tisbe, di Troia, di Tebe, di Alessandro Magno, Ovidio, ecc.
- Canzoni di gesta: i riferimenti alla battaglia di Roncisvalle, a coloro che cantano Guglielmo I di Tolosa, ai vassalli ribelli come Raul di Cambrai, Otger di Danimarca, Gormond e Isembardo, ecc.
- Composizioni di diversi trovatori provenzali.
Tematicamente si può dividere in due parti: nella prima (24 versi), Guerau de Cabrera rimprovera allo joglar Cabra di non fare correttamente alcune attività proprie del suo mestiere; nella seconda, molto più estesa, gli rimprovera di non conoscere e trasmettere con determinazione la letteratura, talché, in questa parte, il poema si converte in una lista - senza ordine cronologico - della letteratura conosciuta all'epoca, dalla più antica, i classici greci e latini, a quella più moderna, i trovatori contemporanei. L'ultima strofa rimprovera diverse carenze professionali dello joglar e lo licenzia (saluta).
(OC)
«I Cabra juglar, II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XXI XXV XXVIII XXIX XXXI XXXII XXXVI |
(IT)
«I Cabra, giullare, II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XXI XXV XXVIII XXIX XXXI XXXII XXXVI |
NoteModifica
- ^ C'è discrepanza con la versione inglese di Wikipedia che riporta il 1160/1161 come anno di morte
BibliografiaModifica
- Riquer, Martí de (1964). Història de la Literatura Catalana, vol. 1. Barcelona: Edicions Ariel.
Voci correlateModifica
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