Guglielmo Borremans

pittore fiammingo

Guglielmo Borremans (Anversa, 12 agosto 1675Palermo, 17 aprile 1744) è stato un pittore fiammingo.

Guglielmo Borremans
Sant'Antonio di Padova, basilica cattedrale di Sant'Agata di Catania.
Liberazione di San Pietro, Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi di Palermo.
Gloria di San Pietro, Oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi di Palermo.

Ha lavorato e vissuto per la maggior parte della sua vita in Italia e specialmente a Napoli e in Sicilia, dove dipinse numerosi affreschi.

Biografia modifica

Gli archivi dell'Accademia di belle arti di Anversa e più specificamente la Corporazione di San Luca documentano l'apprendistato presso Pieter van Lint negli anni a cavallo il 1688 - 1689 e ne attestano la sua presenza in patria fino al 1693. Nel marzo del 1699 parte da Anversa alla volta di Roma, città in cui rimarrà per circa sei anni[1]. Le notizie dell'Accademia di San Luca lo documentano quale collaboratore dello stesso maestro a Roma per la realizzazione degli affreschi della Cappella Cybo-Soderini della basilica di Santa Maria del Popolo.

La sua presenza è in seguito documentata in Calabria, dove sono presenti tele firmate e datate dal 1704 al 1706. A Napoli fu chiamato a sostituire Giuseppe Simonelli, morto poco dopo aver ricevuto l'incarico di dipingere la crociera della chiesa di Santa Caterina a Formiello. Nel capoluogo partenopeo risentì dell'influenza di Luca Giordano e ancora di Luigi Garzi e Paolo de Matteis.

Intorno al 1715, si trasferì a Palermo, allora fucina delle arti, e lì trovò il suo stile fondato sulla pittura fiamminga e nella tecnica dell'affresco, ma arricchito dalle sue recenti esperienze napoletane. La sua fama cominciò ad espandersi in tutto il territorio siciliano e fu chiamato a lavorare pressoché in tutta la Sicilia. Il suo talento fu molto apprezzato e così il cromatismo dei suoi dipinti.

Nel 1733 fu chiamato come esperto a dirimere la controversia sorta tra due pittori siciliani, Pietro Paolo Vasta e Venerando Costanzo, ove i due artisti si contendevano la decorazione a fresco dell'interno della cattedrale di Maria Santissima Annunziata di Acireale: il Borremans indicò il primo. A sua volta si trovò a vestire i panni del contendente, aggiudicandosi la decorazione degli interni del basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo sul concorrente Olivio Sozzi.

Ebbe per allievo Gaspare Serenari mentre il figlio Luigi, in seguito completò i cicli decorativi delle varie chiese, in particolar modo quelli di Caltanissetta nel 1747. Al nipote Guglielmo sono attribuite le estensioni dell'apparato ornamentale del duomo di Enna.

I suoi lavori possono essere ammirati in musei e chiese di tutta la Sicilia, tra i capolavori gli affreschi delle volte della chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, detta «la Martorana»

Il Borremans è sepolto nel complesso della chiesa di Santa Maria della Pace dell'Ordine dei frati minori cappuccini di Palermo.

Opere modifica

 
Storie di San Domenico, tondi intradossi altari bracci transetto, chiesa di Santa Caterina a Formiello, Napoli.
 
Scena mitologica.
 
Emblema dell'Ordine francescano con putti.
 
Nozze di Cana, Alcamo.

Belgio modifica

Calabria modifica

Provincia di Cosenza modifica

Cosenza modifica
  • 1705, Disputa di Santa Caterina d'Alessandria con i filosofi, Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria, Visita dell'imperatrice Faustina a Santa Caterina d'Alessandria in carcere, Abbraccio tra l'imperatrice Faustina e Santa Caterina d'Alessandria, Miracolo della Ruota, Trasporto angelico del corpo di Santa Caterina d'Alessandria sul monte Sinai, ciclo di sei tele di cui due autografe, opere custodite nella Cappella di Santa Caterina d'Alessandria della chiesa di San Francesco d'Assisi.
  • 1705, Gloria di Santa Caterina d'Alessandria, dipinto su tela, opera presente sulla volta del presbiterio della chiesa di San Francesco d'Assisi.
  • XVIII secolo, Madonna col Bambino e Sant'Antonio da Padova, dipinto, opera custodita nel Tesoro dell'Arcivescovado.
  • 1704, Vita della Vergine, ciclo di tele autografe, opere documentate (distrutte da un incendio causato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale) nel santuario del Santissimo Crocifisso.
Altilia modifica
  • XVIII secolo, Assunta, dipinto autografo, opera custodita nel duomo di Santa Maria Assunta.
Diano di Scigliano modifica
  • 1706, Assunta, dipinto su tela autografo, opera trafugata dalla chiesa dell'Assunta.

Campania modifica

Napoli modifica

  • 1707, Adorazione dei magi, tela autografa, opera commissionata per il Conservatorio di Sant'Eligio, documentata nella basilica della Santissima Annunziata Maggiore, oggi custodita nel Museo civico.
  • 1708 - 1709, decorazioni a fresco, opere realizzate nelle volte della chiesa di Santa Caterina a Formiello.
    • Storie della vita di San Domenico, tre ovali in ciascun intradosso dei cappelloni del transetto (Cappellone del Rosario a destra: San Domenico e la Vergine che placano l'ira del Redentore al centro, la Madonna appare a San Giovanni Evangelista e San Domenico che caccia gli infedeli ai lati; Cappellone di San Domenico a sinistra: Gloria di San Domenico nel tondo centrale, mentre ai lati sono San Domenico che brucia i libri eretici e San Domenico che riceve in sogno la Vergine.[2]),
    • Trionfo di Giuditta, volta coro.

Sicilia modifica

Provincia di Agrigento modifica

Agrigento modifica
Aragona modifica
  • XVIII secolo, Ciclo, affreschi, opere realizzati negli ambienti di Palazzo Principe di Aragona.
  • XVIII secolo, Gloria, Munificenza, Mansuetudine, Trionfo sulla Lussuria, Vittoria trionfante, ciclo di affreschi sulle Virtù realizzate nelle volte dell'antigalleria di Palazzo Naselli Branciforti, opere altrimenti attribuite a Gaspare Fumagalli.

Provincia di Caltanissetta modifica

Caltanissetta modifica
 
Affreschi volte della Cattedrale di Caltanissetta.
 
San Vito.
 
Disputa di Santa Caterina d'Alessandria.

Provincia di Catania modifica

Catania modifica

Provincia di Enna modifica

Enna modifica
Leonforte - chiesa di S. Giuseppe modifica
  • Il sogno di San Giuseppe, affresco, opera ubicata nell'abside centrale a destra dell'altare maggiore;
  • La fuga in Egitto, affresco, opera ubicata nell'abside a sinistra dell'altare maggiore;
  • La Gloria di San Giuseppe opera ubicata nel catino absidale interamente affrescato, insieme all'arco absdale, dall'autore fiammingo;
 
Guglielmo Borremans: La gloria di San Giuseppe. Chiesa San Giuseppe Leonforte
  • Il Transito di San Giuseppe, olio su tela, pala dell'altare Maggiore della chiesa di San Giuseppe.[3]
Nicosia modifica
 
Affresco nella chiesa di San Vincenzo Ferreri di Nicosia.
  • 1717, Gloria di San Vincenzo Ferreri coronato dalla Santissima Trinità e attorniato dalla moltitudine di Santi e Sante dell'Ordine domenicano, affreschi realizzati con la tecnica dello sfondato prospettico e del trompe-l'œil. Nel ciclo sono raffigurati San Pietro, San Paolo, Mosè e San Giovanni Battista, Santa Caterina da Siena, Santa Rosa da Lima e Sant'Agnese da Montepulciano, la decorazione è completata da due medaglioni circolari raffiguranti San Domenico e i quattro Evangelisti e San Tommaso d'Aquino con i Dottori della Chiesa. Nella lunetta centrale dell'ingresso laterale la figura di Santa Caterina d'Alessandria, lunette con i Papi domenicani Innocenzo V, Benedetto XI, Pio V e Benedetto XIII. Nella volta del cappellone, un medaglione centrale raffigura l'Angelo che segna gli eletti, opere autografe e datate presenti nella chiesa di San Vincenzo Ferreri.[4]
Piazza Armerina modifica
  • 1721, Ciclo, affreschi raffiguranti il Mistero dell'Eucaristia, la Nascita di Gesù, l'Adorazione dei pastori, il Battesimo di Gesù, la Crocifissione, l'Adorazione dei Magi e le Virtù, la Visione apocalittica di San Giovanni, scene di Vita di San Benedetto e riconoscimento della regola benedettina, Martirio di San Placido sulla volta, apparato decorativo pittorico realizzato nella chiesa di San Giovanni Evangelista.[5].

Provincia di Messina modifica

Patti modifica
 
Adorazione dei Pastori, basilica cattedrale di San Bartolomeo di Patti.
 
Assunzione di Maria.
 
Affresco sulla volta della Basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.
 
Gloria di San Vincenzo Ferreri, Nicosia.
 
Adorazione dei Magi, Martorana.
Tindari modifica
Santa Lucia del Mela modifica

Provincia di Palermo modifica

Bagheria modifica
  • XVIII secolo, Ciclo, affreschi, opere documentate nelle volte del salone di Palazzo Butera - Branciforti.
Caccamo modifica
  • 1725, Annunciazione della Vergine, dipinto, opera custodita presso l'altare maggiore della chiesa della Santissima Annunziata.
Ciminna modifica
  • 1725, Gloria della Vergine fra arcangeli, Davide e Isaia, affreschi, opere documentate nell'Oratorio di San Francesco.
Palermo modifica
 
Trasverberazione del cuore di Santa Teresa nella Cappella di Santa Teresa d'Avila, chiesa di Santa Teresa alla Kalsa.
San Martino delle Scale modifica

Provincia di Siracusa modifica

Buccheri modifica
  • 1728, Sant'Antonio Abate in estasi, San Vito con San Modesto e Santa Crescenza, olio su tele, pale d'altari, ubicate rispettivamente nella navata centrale e nella navata di destra della chiesa di Sant'Antonio Abate.
 
Basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.
Siracusa modifica

Provincia di Trapani modifica

Alcamo modifica
Trapani modifica

Galleria d'immagini modifica

     
Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto, Adorazione dei Pastori, ritratti di Profeti con cartigli sui sovraporta,
Cappella Borremans del piano nobile del Palazzo Arcivescovile.

Note modifica

  1. ^ Claudio Gino Li Chiavi, L’apparato decorativo della chiesa di San Vincenzo Ferreri a Nicosia. Nuove acquisizioni documentarie. (PDF), in Archivio Storico della Sicilia Centro Meridionale, 8 - 9, Luglio - Giugno 2017 - 2018.
  2. ^ Scheda della chiesa dal sito ufficiale, su santacaterinaformiello.weebly.com. URL consultato il 26 giugno 2019.
  3. ^ La Chiesa di San Giuseppe è stata interamente restaurata nell'anno 2014.
  4. ^ Opere restaurate nel 2006 (Progettisti e D.L.: Filippo Costa e Salvatore Farinella). Foto della Gloria di S. Vincenzo Ferreri Nicosia: La chiesa di S. Vincenzo Ferreri e gli affreschi di G.Borremans (PDF) [collegamento interrotto], su nicosia-italia.xoom.it.PaPatti >
  5. ^ - VILLARI L., Storia ecclesiastica della città di Piazza Armerina, Messina, Analecta, 1988. - PICCOLO GALATI G., Di Guglielmo Borremans pittore fiammingo in Italia, 1670-1744, Viterbo, Agnesotti, 1997.
  6. ^ [1]
  7. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 156.
  8. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 151.
  9. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 176.
  10. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 357.
  11. ^ Gaspare Palermo Volume terzo, pp. 206.
  12. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 111.
  13. ^ Gaspare Palermo Volume secondo, pp. 346.
  14. ^ Pagina 102, Gioacchino di Marzo, "Diari della città di Palermo dal secolo 16 al secolo 19" [2], Volume IX, Palermo, Luigi Pedone Laurel Editore, 1871.
  15. ^ Gaspare Palermo Volume terzo, pp. 229.
  16. ^ Pagina 24, Vincenzo Mortillaro, "Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro" [3], Tipografia del giorn. Letterario, Palermo, 1836.
  17. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 128.
  18. ^ Gaspare Palermo Volume quarto, pp. 128 e 129.
  19. ^ Gaspare Palermo Volume primo, pp. 116.
  20. ^ Pagina 164, Gioacchino di Marzo, "Opere storiche inedite sulla città di Palermo" [4], Volume III, Palermo, Luigi Pedone Lauriel, 1873.
  21. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 252.
  22. ^ [5]
  23. ^ Copia archiviata, su comune.trapani.it. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2017).

Bibliografia modifica

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