Touring Club Italiano

editore e associazione di promozione turistica
(Reindirizzamento da Guide rosse d'Italia)

Il Touring Club Italiano è un'associazione senza scopo di lucro, con finalità di promozione turistica sull'intero territorio italiano. L'associazione venne fondata nel 1894[1] a Milano col nome di Touring Club Ciclistico Italiano (TCCI) da un gruppo di 57 ciclisti, tra cui Federico Johnson, che apparteneva al Veloce Club Milano e che fu il primo direttore del Touring[2]. Tra i fondatori del Touring ci fu anche Luigi Vittorio Bertarelli, che ne divenne presidente nel 1919[3]. L'intento principale del TCI era la diffusione della bicicletta, vista come nuovo mezzo alla portata di tutti, simbolo di modernità e motore di diffusione del turismo in tutta la penisola. A oggi, con i suoi circa 280 000 soci, è una delle istituzioni turistiche con più iscritti d'Italia.

Touring Club Italiano
Sede Centrale a Milano, Palazzo Bertarelli
AbbreviazioneTCI
TipoAssociazione non profit
Fondazione1894
FondatoreLuigi Vittorio Bertarelli e altri 56 ciclisti
Sede centraleBandiera dell'Italia Milano
PresidenteBandiera dell'Italia Franco Iseppi
DirettoreGiulio Lattanzi
Sito web

Si distingue nel corso della sua storia ultracentenaria per il forte impegno nello «sviluppo del turismo, inteso anche quale mezzo di conoscenza di paesi e culture, e di reciproca comprensione e rispetto fra i popoli. In particolare il T.C.I. intende collaborare alla tutela ed alla educazione ad un corretto godimento del patrimonio italiano di storia, d’arte e di natura, che considera nel suo complesso bene insostituibile da trasmettere alle generazioni future» [4].

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'ambientalismo in Italia (1850-1943).

Libero da qualsiasi legame politico-religioso, il Touring si impegna subito in un'attività di miglioramento e sviluppo concreto delle strade, indispensabili arterie per intraprendere qualsiasi viaggio in una nazione formatasi poco più di 30 anni prima. Piste ciclabili, installazione di cassette mediche e di primo soccorso sulle vie principali, cartellonistica e abbellimento delle stazioni ferroviarie sono solo alcuni dei tantissimi segni lasciati dal TCI in questo primo periodo di storia italiana.

Con gli inizi del nuovo secolo la comparsa dell'automobile allarga notevolmente il raggio d'azione: le iniziative si moltiplicano, l'impegno nella valorizzazione dell'ambiente urbano e naturale si arricchisce, e il Touring Club presenta proposte di istituzione di Parchi Nazionali, progetti di rimboschimento, soluzioni ai nuovi problemi posti dalla viabilità, e con un'intensa attività di sensibilizzazione delle classi politiche, unita a una profonda opera di educazione nei confronti degli italiani, mette in evidenza un interesse generale verso il benessere del Paese e non più solo finalità turistiche.

Guide, manuali e carte geografiche del Touring nel frattempo si diffondono ovunque, a dimostrazione dell'importanza che la divulgazione delle conoscenze artistiche e culturali, unite alla valorizzazione e alla scoperta dell'Italia, ricoprono per l'associazione. Con il tempo il TCI accresce le sue iniziative facendosi sempre più promotore della scoperta delle bellezze più nascoste e meno conosciute d'Italia, anche al fine di regolarizzare i flussi del turismo di massa indirizzati quasi esclusivamente nelle città più grandi e sovraffollate.

Attività di consulenza e proposta di piani di sviluppo locale, formazione, studi e ricerche, ma anche organizzazione di viaggi in tutto il mondo e apertura di villaggi turistici rafforzano il ruolo del Touring nel panorama turistico nazionale e internazionale, andandosi oggi ad affiancare alla presenza e alle attività da sempre promosse sul territorio, oltre al già affermato settore editoriale.

Date fondamentali modifica

  • 1894 - Un gruppo di ciclisti fonda a Milano il "Touring club ciclistico italiano". L'associazione assumerà nel 1900 l'attuale nome di Touring Club Italiano, che manterrà fino ad oggi con l'eccezione del periodo tra il 1937 e il 1945, durante il quale si chiamò Consociazione turistica italiana[5]. Il Touring Club inizia la sua opera a favore dell'abbellimento delle stazioni ferroviarie.
  • 1895 - Esce la prima guida turistica pubblicata dal Touring Club Italiano. Il Touring Club propone le prime piste ciclabili. Inizia l'installazione di cassette di riparazione e borse di soccorso medico sulle strade destinate ai ciclisti ad opera del Touring.
  • 1897 - Il Touring Club Italiano inizia l'opera di diffusione ed impianto della cartellonistica stradale.
  • 1905 - Il Touring Club favorisce e partecipa alla fondazione dell'ACI, l'Automobile Club d'Italia.
  • 1908 - Il Touring Club contribuisce all'organizzazione del Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti (VCA), nel quale molti suoi iscritti presteranno servizio durante la Grande Guerra.
  • 1909 - Il Touring Club promuove azioni per il rimboschimento, la conservazione dei pascoli e la regolazione delle acque montane.
  • 1911 - Assegnazione della "Coppa Olimpica", istituita dal Barone Pierre de Coubertin nel 1906.
  • 1912 - La legislazione sulla circolazione accoglie molte proposte del Touring Club Italiano.
  • 1914 - Esce la Carta d'Italia 1:250.000 del Touring, la prima in Italia a fini esclusivamente turistici. Fino a questa data la tessera del Touring Club è sufficiente per varcare molte frontiere. Escono i primi volumi della Guida d'Italia TCI.
  • 1915 - A novembre viene inaugurata la nuova sede di Corso Italia[6], grazie anche all'apporto economico di 4681 Soci fondatori.
  • 1917 - A settembre esce il primo numero della rivista "Le Vie d'Italia".[7]
  • 1919 - Il Touring Club Italiano propone l'istituzione di diversi nuovi parchi nazionali. Nasce l'ENIT, Ente Nazionale Italiano per il Turismo[8], fortemente promosso e voluto dal Touring Club Italiano.
  • 1922 - Il Touring Club pubblica la prima Guida d'Italia per stranieri.
  • 1924 - Il Touring Club Italiano inizia i suoi studi per la realizzazione della prima autostrada europea, la Milano – Laghi.
  • 1927 - Il Touring Club pubblica la prima edizione dell'Atlante Internazionale.
  • 1932 - Il Touring Club diviene membro permanente della "Consulta per la tutela delle Belle Arti".
  • 1937 - Il Touring Club completa il corredo cartografico per i 35 volumi dell'Enciclopedia Italiana. Inizia la pubblicazione de "le Vie del Mondo".
  • 1937 - A seguito della campagna di italianizzazione dei nomi stranieri, la denominazione del Touring Club Italiano (TCI) viene modificata in Consociazione Turistica Italiana (CTI)[5].
  • 1945 - Nasce l'Associazione Alberghi per la Gioventù con concreta adesione del Touring Club. Il Touring Club Italiano crea, con una propria stazione radio, un ufficio di ricerche per dispersi in guerra.
  • 1949 - Il Touring Club porta avanti un'assidua campagna per la sollecita riapertura dei musei.
  • 1954 - Il Touring inizia la sua opera a favore del diffondersi dell'esercizio dei campeggi in Italia.
  • 1964 - Il Touring Club inizia importanti battaglie come quella per lo sviluppo turistico del Sud, quella contro il turismo-invasione della vacanza come rito di massa e quella a favore delle città pulite, contro l'inquinamento e i rumori.
  • 1967 - Per iniziativa della Lega Navale Italiana e del Touring Club viene fondato il Centro Velico Caprera[9], il cui scopo è la diffusione delle tradizioni della Marineria Italiana.
  • 1971 - Esce il primo numero del mensile QuiTouring, inviato a tutti i Soci e fino alla cessazione delle pubblicazioni (Marzo 2012, a causa della nascita della nuova rivista Touring) la rivista di turismo più diffusa in Italia.
  • 1974 - Il Touring Club promuove una serie di azioni in favore di parchi nazionali e regionali e porta avanti la sua lotta a favore dei mezzi di trasporto alternativi all'auto: due campagne che vedranno protagonista l'Associazione per tutti gli anni settanta e ottanta.
  • 1992 - Esce il primo dei Libri Bianchi, una serie di documenti redatti dal Centro Studi del Touring Club Italiano e riguardanti temi fondamentali per il turismo, l'ambiente e i beni culturali.
  • 1995 - Il Touring è presente per la prima volta sul web.
  • 1996 - Nasce www.touringclub.it, il primo sito internet di un'associazione turistica italiana.
  • 1998 - Parte il Progetto Bandiere Arancioni[10] , marchio di qualità turistico–ambientale volto alla valorizzazione dei piccoli comuni dell'entroterra. Esce il primo Annuario del Turismo del Touring Club Italiano, importante strumento di conoscenza e di approfondimento su dati e statistiche del settore.
  • 1999 - Nasce la Rivista del Turismo, pubblicazione di marketing, economia e statistica del settore. Parte la Penisola del Tesoro, programma territoriale consistente in una serie di visite guidate alla scoperta delle bellezze meno note dell'Italia.
  • 2002 - Nasce la Fondazione Italiana del Buon Ricordo, promossa dal Touring Club con lo scopo di difendere e al tempo stesso diffondere la tradizione gastronomica italiana.
  • 2003 - Il Touring Club rinnova il suo impegno nel miglioramento e nell'implementazione della segnaletica stradale turistica.
  • 2004 - Prima edizione della Giornata Touring,[11] appuntamento annuale in cui l'associazione coinvolge direttamente migliaia di Soci e non in tantissime piazze d'Italia. Il Touring Club partecipa direttamente alla fondazione dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo.
  • 2007 - Nasce il Festival del Turismo Scolastico, legato al concorso Classe Turistica, occasione di coinvolgimento per tutte le scuole d'Italia in progetti di presentazione del proprio territorio e di narrazione dei viaggi di istruzione.
  • 2012 - In collaborazione con la National Geographic Society di Washington (USA), a partire dal mese di aprile la rivista mensile QuiTouring si rinnova, assumendo la denominazione Touring. La nuova rivista darà spazio, oltre ai consueti reportages geografici, anche ad una selezione dei migliori articoli delle edizioni internazionali di National Geographic Traveller.

Descrizione modifica

Obiettivi e valori modifica

Da oltre cent'anni il Touring Club Italiano si fa portavoce di valori incentrati al rispetto dell'ambiente culturale e naturale e persegue obiettivi che vanno in questa direzione. Nonostante l'associazione sia nata sul finire del XIX secolo, i valori che ne costituiscono le fondamenta sono di estrema attualità e possono essere riassunti come segue:

  • Sviluppo del turismo in ogni angolo della penisola, incentivando e sostenendo in particolar modo la scoperta delle bellezze artistico-paesaggistiche meno note e frequentate soprattutto dell'entroterra.
  • Salvaguardia del vastissimo patrimonio italiano di storia, arte e natura, educando il turista ad una sua responsabile e corretta fruizione e rendendolo consapevole della sua insostituibilità e importanza per le generazioni future.
  • Conoscenza di paesi e culture e diffusione di uno spirito di reciproca comprensione e rispetto fra i popoli che porti ad una crescita umana e culturale di ciascun individuo.
  • Estraneità dell'associazione a qualsiasi manifestazione politica o religiosa e ad alcuno scopo di lucro.

La struttura volontaria modifica

La struttura volontaria[12] rappresenta un vero punto di forza del Touring Club Italiano, un importante canale di contatto tra l'associazione, il territorio e i Soci, presenza costante e attiva che non si manifesta solo in una vasta serie di iniziative locali, ma si fa anche portavoce delle realtà, dei valori e delle esigenze locali. I Consoli, tra le figure principali della struttura volontaria, sono la voce del Touring Club sul territorio, ma anche la voce del territorio che parla al Touring stesso, in quanto portavoce delle esigenze della propria regione e di come essa possa essere valorizzata. Oltre a prevedere momenti d'incontro con i Soci e a portare avanti iniziative locali, i Consoli rappresentano importanti punti di riferimento nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, con le Istituzioni e con i mezzi di comunicazione.

Le Bandiere arancioni modifica

Tra le tante attività a favore del patrimonio culturale e storico italiano, il Touring Club sostiene la valorizzazione e lo sviluppo delle località dell'entroterra tramite il programma territoriale delle Bandiere Arancioni, marchio di qualità turistico ambientale rivolto ai comuni con meno di 15 000 abitanti che intende stimolare una crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo. Tale iniziativa, istituita nel 1998 in collaborazione con la Regione Liguria, è indirizzata allo sviluppo di località interne della penisola che soddisfino una serie di requisiti tali da renderle destinazioni interessanti ma che, essendo al di fuori dei percorsi turistici tradizionali, sono spesso sconosciute ai più. Questa certificazione di qualità ha valenza biennale e punta allo sviluppo delle risorse locali, dell'artigianato, delle produzioni tipiche, dell'imprenditoria del posto e al generale rafforzamento dell'identità locale. Fattori decisivi per ottenere la Bandiera, oltre all'essenziale qualità ambientale e ai fattori di attrazione turistica, devono essere le strutture di ricettività, i servizi offerti in loco, l'accoglienza, l'ospitalità e il tipo di atmosfera percepita dai visitatori.

Nel corso di questi anni il Touring Club ha raggiunto tutte le regioni italiane, ha ricevuto la candidatura di oltre 2000 comuni e, di questi, ne ha certificati 241 (dato aggiornato ad agosto 2019), in base a un rigoroso Modello di Analisi Territoriale (M.A.T.) che prevede oltre 250 criteri di analisi (accoglienza, ricettività e servizi, attrazione turistica, qualità ambientale, struttura della località).

La Penisola del Tesoro modifica

La Penisola del Tesoro[13] nasce nel 1999, nell'ottica di dare risalto alle bellezze meno conosciute d'Italia. Si tratta di un programma territoriale che, attraverso una serie di appuntamenti domenicali, porta a percorrere sia le piste meno battute delle grandi città, ma non per questo inferiori in quanto a ricchezza di tesori artistici e reperti archeologici, sia le località della cosiddetta "Italia Minore", gremite ovunque di opere e centri storici di straordinario valore e bellezza, ma poco noti. Nel corso delle visite, inoltre, si ha accesso a botteghe e piccole aziende di prodotti artigianali ed enogastronomici, si partecipa a spettacoli folcloristici, a feste locali e ad esibizioni di bande musicali.

La Giornata Touring modifica

Nel 2004, in occasione del 110º anniversario della nascita del Touring, partì la prima edizione di quello che sarebbe poi diventato un appuntamento fisso, a cadenza annuale, di incontro diretto tra l'associazione, i Soci e il territorio: la Giornata Touring. L'appuntamento, che si tiene nel mese di ottobre, coinvolge migliaia di persone contemporaneamente, dai più piccoli agli adulti, e si svolge in diverse piazze italiane, stimolando la voglia di visita, scoperta e crescita culturale verso i luoghi in cui vivono ma che non sempre si ha modo di conoscere a fondo. La Giornata è diventata così la migliore delle occasioni per rinforzare il legame di unione tra i cittadini e i propri comuni di appartenenza, ricchi di storia e di testimonianze artistiche dimenticate o mai rese note, ma che aspettano solo di poter essere svelate e raccontate.

Studi, ricerche e archivio storico modifica

Il Touring Club si occupa anche di indagini e dell'approfondimento di temi legati a problematiche di carattere culturale, turistico e ambientale. Le ricerche del Centro Studi sono riconosciute a livello nazionale e vanno da analisi di tipo scientifico a indagini su questioni di attualità come, ad esempio, il funzionamento degli aeroporti e i servizi nei musei, proposte nei Dossier, che vengono pubblicati periodicamente. Attraverso l'Annuario del Turismo e della Cultura il Touring si fa inoltre portavoce di dati e statistiche del settore, fornendo uno strumento per tutti gli operatori pubblici e privati.

L'importante patrimonio documentario raccolto in più di cent'anni di storia trova sistemazione nel Centro Documentazione del Touring Club Italiano. Vi si trovano libri, riviste, carte geografiche, fotografie, cartoline, disegni, ma anche targhe, medaglie, segnaletica e oggetti vari prodotti a partire dal 1894. La raccolta, rara nel suo genere, ha per obiettivo la conservazione e la diffusione di conoscenze ambientali, geografiche, turistiche e culturali. Al fine di valorizzare ulteriormente tutto il materiale a disposizione il Centro Documentazione organizza, direttamente o indirettamente, mostre storiche, documentali ed esposizioni fotografiche, anche di tipo itinerante.

Secondo lo storico dell'intelligence Andrea Vento, il TCI è sorto alla fine dell'Ottocento su iniziativa di un gruppo di ciclisti dei servizi segreti italiani ed ha rappresentato insieme ad altre organizzazioni e associazioni create quasi tutte nello stesso periodo per «promuovere varie forme di turismo», «una perfetta cornice per l'attività dei nostri agenti e fiduciari». Gli agenti ciclisti hanno svolto un ruolo di grande importanza soprattutto alla vigilia della grande guerra, quando l'Italia si stava sganciando dall'alleanza con Germania e Austria per saltare sul carro anglo-francese. In quella fase il turismo a due ruote che poteva muoversi liberamente (e senza destare sospetti) lungo i tornanti delle montagne al confine nord-orientale, costituì per l'esercito italiano la più preziosa fonte di notizie sulla dislocazione delle truppe austriache. A guerra finita Luigi Rusca ha riorganizzato il TCI e sviluppato ulteriormente le sue attività "turistiche"[14].

Turismo, viaggi e villaggi modifica

Il Touring Club Italiano, tramite una società del gruppo TCI, da qualche anno è presente anche nel mercato del tour operating, proponendo pacchetti organizzati di diverso genere. I viaggi Touring riflettono, nella loro organizzazione, lo spirito e il senso di responsabilità propri dell'associazione, cercando di mettere sempre al centro dell'esperienza del turista l'importanza che ricopre il contatto con le diverse realtà. L'aspetto culturale è quindi di primaria importanza e per questo motivo sono sempre presenti accompagnatori e guide turistiche esperte.
In Italia esistono inoltre 3 villaggi turistici Touring e un residence e si trovano rispettivamente alla Maddalena, a Marina di Camerota, alle Isole Tremiti e a Favignana.

Il Touring Club Italiano propone diversi programmi formativi anche per i viaggi d'istruzione delle scuole: l'offerta prevede tipologie di viaggio differenti, in cui la scoperta e l'apprendimento rappresentano gli ingredienti immancabili perché il contatto con realtà diverse si trasformi sempre in arricchimento; si va dalle grandi capitali europee agli itinerari che si addentrano nelle identità radicate in ogni regione italiana, ma anche itinerari storici e archeologici alla scoperta dei tesori più belli del vecchio continente e stage linguistici di una o più settimane all'estero.
Diverse sono anche le proposte Touring per imparare una lingua straniera fuori dall'Italia, grazie a una serie di accordi con strutture presenti in Gran Bretagna, Irlanda, Malta, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Spagna e Germania. Tutti i corsi assicurano anche un forte coinvolgimento nelle diverse realtà locali, aiutando a un naturale apprendimento della lingua fuori dalle aule.

Attività editoriale modifica

Touring modifica

Touring è la rivista di viaggi, geografia, ambiente, storia, architettura, scienze paesaggistiche, mappe stradali, percorsi turistici, luoghi e manifestazioni edita dal Touring Club Italiano e inviata ai soci tramite abbonamento postale.

Guide modifica

Per quanto riguarda il settore turistico e la geografia l'offerta editoriale del Touring Club è vasta e dettagliata[15] e propone guide adattate a varie tematiche (sport, escursionismo, enogastronomia, cultura ed eventi, arte) e modelli turistici (alberghi, campeggi, weekend). Tra le guide più diffuse del Touring vale la pena ricordare:

Le Guide Rosse modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Guide Rosse d'Italia.
 
Alcuni volumi delle Guide Rosse nella libreria di un privato

Nate nel 1914[16] queste guide rappresentano i manuali storici del Touring e sono il frutto di un lavoro molto accurato svolto da geografi ed esperti di storia dell'arte: al loro interno viene descritto dettagliatamente, dal punto di vista artistico-culturale, ogni angolo, monumento o piazza di qualsiasi località della penisola. Per questo motivo le Guide Rosse sono state riconosciute come repertorio del patrimonio artistico nazionale a livello ministeriale[17].

Le Guide Verdi modifica

Nascono negli anni ottanta, quando si verifica in Italia un vero e proprio boom del turismo, e rappresentano le guide più importanti e caratteristiche per il Touring Club. La collana si è evoluta nel tempo ed è decisamente cambiata. Le immagini erano state eliminate del tutto col susseguirsi delle edizioni, per poi essere reintrodotte definitivamente sul finire degli anni novanta. Le Guide Verdi rappresentano una via di mezzo tra le Guide Rosse e le Guide Oro: sono di tipo culturale, ma hanno appunto anche le illustrazioni; tra le guide prodotte da editori italiani sono le più vendute in quanto in grado di accontentare un pubblico più differenziato. I seguenti titoli riguardano i relativi territori italiani:

  • Abruzzo
  • Alessandria e provincia
  • Alto Adige Südtirol
  • Ancona e provincia
  • Appennino Tosco-Emiliano
  • Ascoli Piceno e provincia
  • Basilicata
  • Belluno e provincia
  • Biella e provincia
  • Bologna
  • Brescia e il suo territorio
  • Calabria
  • Campania
  • Chieti e provincia
  • Cremona e provincia
  • Cuneo e provincia
  • Dolomiti
  • Emilia-Romagna
  • Enna e provincia
  • Firenze e il suo territorio
  • Foggia e il Gargano
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Gorizia e provincia
  • Gran Paradiso
  • Lagune d'Italia
  • La provincia di Forlì-Cesena
  • Lazio
  • Lecce e il Salento
  • Le province di Como e Lecco
  • Liguria
  • Lombardia
  • Macerata e il suo territorio
  • Marche
  • Milano
  • Modena e provincia
  • Molise
  • Monza e la Brianza
  • Napoli e il golfo
  • Novara e provincia
  • Padova e provincia
  • Parma e provincia
  • Pesaro e Urbino e provincia
  • Pescara e provincia
  • Piacenza e provincia
  • Piemonte
  • Pisa e provincia
  • Pistoia e provincia
  • Po di Lombardia
  • Pordenone e provincia
  • Prato e provincia
  • Puglia
  • Reggio Emilia e provincia
  • Rimini e provincia
  • Roma e Città del Vaticano
  • Rovigo e provincia
  • Sardegna
  • Savona e provincia
  • Sicilia
  • Torino e il suo territorio
  • Toscana
  • Trentino-Alto Adige
  • Treviso e il suo territorio
  • Trieste e il suo territorio
  • Udine e provincia
  • Umbria
  • Valle Camonica
  • Valle d'Aosta
  • Veneto
  • Venezia e il suo territorio
  • Via Francigena
  • Vicenza e provincia

Le Guide Oro modifica

Sono guide che si definiscono visuali, ossia presentano un rapporto testo-immagine a forte prevalenza dell'immagine; hanno perciò poco testo, ma mostrano quello che si va a visitare.

Le Guide Gialle modifica

Come nelle Guide Rosse, anche le Gialle non hanno immagini, ma solo una cartografia con le piante dei monumenti. Il testo, però, è completamente diverso rispetto a quello delle Rosse. All'interno delle guide ogni città viene descritta per quartieri e non esiste un itinerario predefinito, ma c'è la flessibilità di poter decidere di volta in volta quale tragitto effettuare. Le varie schede di descrizione non illustrano i luoghi da un punto di vista esclusivamente artistico, ma ne descrivono anche l'atmosfera e forniscono tutta una serie di consigli pratici e di note particolari come i locali tipici o i vicoli più caratteristici dove passeggiare.

Guida dei Monti d'Italia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Guida dei Monti d'Italia.

Il Touring, in collaborazione con il Club Alpino Italiano, ha pubblicato la Guida dei Monti d'Italia, i cui molti volumi descivono nel dettaglio tutti i gruppi montuosi italiani con i relativi itinerari alpinistici. L'opera è apparsa in due serie, la prima dal pubblicata tra il 1908 e il 1932, la seconda tra il 1934 e il 2013 e conclusasi con la pubblicazione del suo ultimo volume, quello sulle Alpi biellesi e valsesiane.[18]

Note modifica

  1. ^ Patrizia Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, Torino, Utet, 2014. URL consultato il 26 gennaio 2018.
  2. ^ Autori varî, Vita italiana, vol. 24, Roma, Presidenza del Consiglio dei ministri, Servizio delle informazioni, p. 939. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  3. ^ Gian Paolo Nitti, Bertarelli, Luigi Vittorio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 9, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1967. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  4. ^ dal primo articolo dello statuto del Touring Club Italiano
  5. ^ a b AA.VV., Touring Club Italiano, in Enciclopedia on line, Istituto Treccani. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  6. ^ Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi: Porta Orientale, Romana e Ticinese, Libreria Meravigli Editrice, 1992, pg. 176-178.
  7. ^ Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, «Le vie d'Italia» (raccolta digitalizzata, annate dal 1917 al 1946)
  8. ^ Decreto Legge 12 novembre 1919, n. 2099 poi convertito nella Legge 7 aprile 1921, n. 610
  9. ^ Gianmichele Lisai, Antonio Maccioni, Il giro della Sardegna in 501 luoghi, Newton Compton Editori, 2017, ISBN 9788822707581. URL consultato il 21 gennaio 2024.
  10. ^ AA.VV., Tante Italie Una Italia. Dinamiche territoriali e identitarie., IV: Nordovest, Franco Angeli Edizioni, 2011, p. 84, ISBN 9788856867954. URL consultato il 21 gennaio 2023.
  11. ^ Trieste, giro didattico per musei con saluto finale in musica, in Il Piccolo, 14 Aprile 2012. URL consultato il 20 gennaio 2024.
  12. ^ Struttura volontaria - Attività - Touring Club Italiano, su web.archive.org, 20 novembre 2009. URL consultato il 17 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2009).
  13. ^ Penisola del Tesoro - Attività - Touring Club Italiano, su web.archive.org, 17 febbraio 2010. URL consultato il 17 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2010).
  14. ^ Andrea Vento, In silenzio gioite e soffrite. Storia dei servizi segreti italiani dal risorgimento alla guerra fredda, Milano, Il Saggiatore, 2010.
  15. ^ (EN) Alessandro Benetti, Italy, 1980s: Touring Club Italiano’s Guides and the Non-monumental Heritage, su hpa.unibo.it. URL consultato il 18 settembre 2022 (archiviato l'8 febbraio 2022).
  16. ^ Guide Rosse del Touring, tutto esaurito, in La Repubblica, Roma, 29 dicembre 2004. URL consultato il 18 settembre 2022 (archiviato il 19 febbraio 2020).
  17. ^ Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti, Progetti di comunicazione, Milano, FrancoAngeli, p. 104. URL consultato il 19 febbraio 2020.
  18. ^ Recensioni - Alessandro Castello, Elio Protto e Sandro Zoia, Alpi Biellesi e Valsesiane, su giovanemontagna.org, Giovane Montagna. URL consultato il 17 febbraio 2020.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN151952602 · ISNI (EN0000 0001 2186 2636 · LCCN (ENn79068441 · GND (DE26674-7 · BNF (FRcb118803067 (data) · J9U (ENHE987007269043105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79068441