HD 164595

stella nana di classe G che si trova nella costellazione di Ercole

HD 164595 è una stella nana di classe G che si trova nella costellazione di Ercole, a circa 92 anni luce dalla Terra.[2][5]

HD 164595
Posizione di HD 164595 nella costellazione di Ercole
ClassificazioneNana gialla
Classe spettraleG2V D[1]
Distanza dal Sole92,3 al[2]
CostellazioneErcole
Coordinate
(all'epoca J2000.0[1])
Ascensione retta18h 00m 38,894s
Declinazione+29° 34′ 18,92″
Lat. galattica+23,2768°
Long. galattica55,4668 °
Parametri orbitali
Sistema planetariosì (b)[3]
Dati fisici
Raggio medio1,02[2] R
Massa
0,99 ± 0,03[4][5] M
Temperatura
superficiale
5790 ± 40 K[4][5] (media)
Luminosità
1,041[2] L
Metallicità-0,04 ± 0,08 [Fe/H][5]
Età stimata4,5 miliardi di anni[4]
Dati osservativi
Magnitudine app.7,1[5]
Parallasse35,26 ± 0,50 mas[1]
Moto proprioAR: -139,30 ± 0,39 mas/anno
Dec: 173,26 ± 0,45 mas/anno
Velocità radiale2,074 ± 0,0023[1] km/s
Nomenclature alternative
BD+29 3165, GCRV 10450, HIP 88194, SAO 85632[1]

Coordinate: Carta celeste 18h 00m 38.894s, +29° 34′ 18.92″

Visibilità modifica

La stella non è visibile a occhio nudo dato che la sua magnitudine apparente è 7,1.[1] Si può osservare già con l'ausilio di un binocolo, prendendo come riferimento ξ Herculis e ν Herculis, alle quali visivamente è prossima.

Caratteristiche fisiche modifica

HD 164595 è una nana gialla, con caratteristiche simili a quelle del nostro Sole, tanto da essere considerata una quasi gemella del Sole. Ha una massa pari a quella solare e una temperatura superficiale di che a seconda delle fonti va da 5762[2] a 5790 K. L'età è praticamente la stessa del Sole, solo leggermente più giovane, con un'età stimata in 4,5 miliardi di anni, e presenta una metallicità leggermente inferiore, del 91% di quella della nostra stella.[4]

Sistema planetario modifica

Nel 2015, analizzando la velocità radiale della stella, è stato scoperto un pianeta extrasolare (HD 164595 b) con massa minima paragonabile a quella di Nettuno, circa 16,14 M. Il pianeta orbita ad una distanza dalla stella di circa 0,23 UA, in 40 giorni.[3]

Prospetto modifica

Segue un prospetto dei componenti del sistema planetario di HD 164595, in ordine di distanza dalla stella.

PianetaTipoMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
bGigante gassoso>16,14 M40 giorni0,23 UA0,0882015[5]

Presunto segnale extraterrestre modifica

Il 29 agosto 2016, un gruppo di astronomi diretti da Nikolai Bursov, tra i quali Claudio Maccone, che operano presso il radiotelescopio RATAN-600, a Zelenčukskaja, in Russia, hanno anticipato al SETI una comunicazione,[6] che avrebbero dovuto presentare il seguente 27 settembre, nella quale affermavano di aver registrato il 15 maggio 2015 un breve segnale radio, alla frequenza di 11 GHz (pari ad una lunghezza d'onda di 2,7 cm), meritevole di ulteriori analisi, proveniente dalla direzione di HD 164595.[7] La durata del segnale è stata di 2 secondi e non è stato registrato da alcun altro radiotelescopio.

Sebbene per le caratteristiche del RATAN-600 non possano essere escluse interferenze terrestri e la segnalazione sia avvenuta con un ritardo di più di un anno, il SETI ha comunque attivato delle osservazioni della stella attraverso l'Allen Telescope Array[7] e il Boquete Optical SETI Observatory, mentre il Berkeley SETI Research Center dell'Università della California - Berkeley ha utilizzato il Radiotelescopio di Green Bank,[8] senza che però siano state osservate delle ripetizioni del segnale. Inoltre, la frequenza del segnale rientra nella banda in uso da parte dei satelliti artificiali.[9] Successivamente, in un comunicato ufficiale, anche l'Osservatorio astrofisico speciale dell'Accademia russa delle scienze ha affermato che analisi del segnale lo rivelano come molto probabilmente di origine terrestre.[10]

La notizia, tuttavia, ha raggiunto rapidamente i mezzi di comunicazione di massa, generando curiosità ed interesse.[9]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f SIMBAD.
  2. ^ a b c d e Gaia Collaboration, su vizier.u-strasbg.fr, VizieR.
  3. ^ a b Exoplanet.eu.
  4. ^ a b c d G. F. Porto de Mello et al., pp 7, 11 e 17, 2014.
  5. ^ a b c d e f B. Courcol et al., 2015.
  6. ^ N. Bursov, L. Filippova; V. Filippov; L. Gindilis; C. Maccone et al., SETI observations on the RATAN-600 telescope in 2015 and detection of a strong signal in the direction of HD 164595, IAA SETI Permanent Committee", Guadalajara, Mexico, 2016.
  7. ^ a b (EN) Seth Shostak, A SETI Signal?, SETI Institute, 30 agosto 2016. URL consultato il 4 settembre 2016.
  8. ^ (EN) Steve Croft, et al., Breakthrough Listen Follow-up of a Transient Signal from the RATAN-600 Telescope in the Direction of HD 164595 (PDF), su seti.berkeley.edu, 30 agosto 2016. URL consultato il 4 settembre 2016.
  9. ^ a b (EN) Sarah Scoles, Astronomers Don't Think That So-Called SETI Signal Is Aliens—and Neither Should You, su wired.com, Wired, 30 agosto 2016. URL consultato il 4 settembre 2016.
  10. ^ (EN) Yu. V. Sotnikova, Osservatorio astrofisico speciale dell'Accademia russa delle scienze, Monitoring of the continuum of SETI candidates with RATAN-600 (SAO RAS official comment), 30 agosto 2016. URL consultato il 4 settembre 2016.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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