L'Hanriot HD.2 fu un idrocaccia a scarponi monomotore, monoposto e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica francese Société Anonyme des Appareils d'Aviation Hanriot negli anni dieci del XX secolo.

Hanriot HD.2
Descrizione
Tipoidrocaccia
Equipaggio1
ProgettistaEmile Dupont
CostruttoreBandiera della Francia Hanriot
Data primo volo1917
Data entrata in servizio1918
Utilizzatore principaleBandiera della Francia Aéronautique navale
Altri utilizzatoriBandiera degli Stati Uniti United States Navy
Sviluppato dalHanriot HD.1
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza7,00 m
Apertura alare8,70 m
Altezza3,10 m
Superficie alare18,20
Peso a vuoto495 kg
Peso carico723 kg
Propulsione
Motoreun rotativo Clerget 9B
Potenza130 hp (97 KW)
Prestazioni
Velocità max183 km/h
Raggio di azione300 km
Tangenza4 800 m
Armamento
Mitragliatrici2 Vickers calibro 7,7 mm

i dati sono estratti da The Complete Book of Fighters[1]

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Derivato dal precedente Hanriot HD.1, venne realizzato per sostituire il britannico Sopwith Baby in servizio nella Marine nationale, la marina militare francese, durante le fasi finali della prima guerra mondiale.

Adottato dalla marina da guerra francese e da quella statunitense, la United States Navy, rimase in servizio anche dopo il termine del conflitto.

Dal modello vennero ricavate alcune varianti dotate di diversa motorizzazione, tuttavia nessuna avviata alla produzione in serie.

Storia del progetto modifica

Nell'ambito della continua necessità di aggiornamento delle potenzialità operative dei mezzi aerei coinvolti durante lo svolgersi del primo conflitto mondiale, la Hanriot decise di sviluppare un nuovo modello di idrovolante da caccia che garantisse migliori prestazioni dei Sopwith Baby già in servizio e che nel combattimento aereo risultavano superati dai pari ruolo avversari.

A tale scopo l'ufficio tecnico dell'azienda francese decise di intervenire sul progetto del precedente HD.1 sostituendo semplicemente il carrello di atterraggio con due corti galleggianti anteriori integrati da un terzo posto sotto la coda. In questa configurazione venne portato in volo come prototipo nel corso del 1917, tuttavia dopo le prime prove si ritenne necessario realizzarne un secondo, modificato nell'apparato di galleggiamento, che abbandonava la precedente soluzione per due soli lunghi galleggianti anteriori, e nell'impennaggio, che adottava un elemento verticale dalle maggiori dimensioni, soluzione che ne migliorava la stabilità nel volo.[2]

Le prove espressero che quest'ultimo possedeva migliori caratteristiche generali da cui la scelta, integrando accessori che ne avrebbero permesso l'utilizzo anche come caccia di scorta, di avviarne la produzione in serie.[2]

Impiego operativo modifica

Il modello iniziò ad essere consegnato ai reparti della Marine nationale, tra cui la base navale di Dunkerque, dal gennaio 1918; i velivoli vennero utilizzati, oltre che nell'intercettazione, anche per scortare i lenti idrovolanti da ricognizione. L'armamento adottato, costituito da una coppia di mitragliatrici Vickers, si rivelò efficace contro gli aerei nemici, attirando l'attenzione del personale della United States Navy, la marina statunitense, di stanza in Francia. L'interessamento si concretizzò in un ordine di fornitura per dieci unità emesso nel 1918. Gli esemplari consegnati a Langley Field vennero tuttavia convertiti in versione terrestre, identificati con la designazione HD.2C.[2] Al 4 novembre 1918 la 261ª Squadriglia della Regia Marina italiana ne aveva un esemplare.[3]

Utilizzatori modifica

  Francia
Stati Uniti

Note modifica

Bibliografia modifica

  • (EN) Gregory Alegi, Hanriot HD.1 / HD.2 (Windsock Datafile 92), Berkhamsted, Albatros Productions Ltd., 2002, ISBN 1-902207-47-5.
  • (EN) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters, 1st Edition, New York, Smithmark Publishing, settembre 1995, ISBN 0-8317-3939-8.
  • (EN) Gordon Swanborough, Peter M. Bowers, United States Navy Aircraft Since 1911, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1976, ISBN 0-87021-968-5.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
  • Roberto Gentilli e Paolo Varriale, I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1999.

Pubblicazioni modifica

  • Hanriot HD.2, in Aerei da guerra, Ginevra - Novara, Edito Service S.A. - Istituto Geografico De Agostini, 1993.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2012004438 · J9U (ENHE987007597617705171