Harry Belafonte
Questa voce o sezione sugli argomenti musicisti statunitensi e attori statunitensi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Harold George Bellanfanti Jr., meglio noto come Harry Belafonte (New York, 1º marzo 1927), è un cantante, musicista, attore e attivista dei diritti civili statunitense.
Harry Belafonte | |
---|---|
Nazionalità | ![]() |
Genere | Calypso |
Album pubblicati | 36 |
Studio | 34 |
Live | 2 |
Raccolte | 0 |
Sito ufficiale | |


Fu soprannominato "Re del calypso" per aver reso popolare la musica caraibica negli anni cinquanta: uno dei suoi brani più celebri è Banana Boat Song. Per tutto l'arco della sua carriera, Belafonte si è battuto a favore di cause legate ai diritti umani e umanitarie. Negli ultimi anni è stato fra i critici più decisi dell'amministrazione Bush.[1]
BiografiaModifica
Nasce nel 1927 nel quartiere Harlem di New York da genitori giamaicani, la governante Melvin Love (figlia di padre afro-giamaicano e madre scozzese-giamaicana) e il cuoco Harold George Bellanfanti Sr. (figlio di padre olandese sefardita e madre afro-americana). Nel 1935 si trasferisce con sua madre ad Aboukir, un villaggio in Giamaica. Nel 1939 torna a New York e frequenta la George Washington High School, dopodiché si arruola nella marina degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale.
La sua carriera di musicista inizia alla fine degli anni quaranta, quando comincia a esibirsi in vari spettacoli collaborando anche con l'American Negro Theatre. Nel 1952 incide per la RCA Victor il suo primo singolo, Matilda. Ma il grande successo arriva prima con l'album Belafonte nel 1956 e poi con Calypso, il primo album a vendere più di un milione di copie. Nell'album è compresa anche la famosa Banana Boat Song. Belafonte continua a incidere per la RCA negli anni sessanta e settanta, portando alla ribalta in America cantanti come Miriam Makeba e Nana Mouskouri. Nel suo album Midnight Special (1962) suona anche un giovane armonicista, Bob Dylan.
Nel 1959, nel ruolo del minatore Ralph Burton, è protagonista della pellicola La fine del mondo, un film fantascientifico post-apocalittico in cui, dopo un disastro termonucleare, il minatore pare essere l'ultimo rimasto sulla terra fino all'incontro con una ragazza (interpretata da Inger Stevens) di cui si innamora e che porterà ad un'accesa rivalità con colui che in seguito si rivela il terzo sopravvissuto. Per motivi di censura (negli Stati Uniti del tempo vigeva ancora la segregazione ), nel film non ci sono scambi di effusioni e aperti sentimentalismi tra il protagonista e la ragazza.
Nel 1985 partecipa a USA for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della musica pop, tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, cantando We Are the World prodotta da Quincy Jones e incisa a scopo benefico. I proventi raccolti vengono devoluti alla popolazione dell'Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia. Il brano vince il Grammy Award come "canzone dell'anno", come "disco dell'anno", e come "miglior performance di un duo o gruppo vocale pop".
Durante la sua lunga carriera, oltre a interpretare vari film, mantiene un forte impegno per il riconoscimento dei diritti dei neri americani. È il primo afroamericano della storia a ricevere il Kennedy Center Honors nel 1989; successivamente riceve anche la National Medal of Arts (1994) e il Grammy Lifetime Achievement Award (2000).
Tiene il suo ultimo concerto nel 2003, mentre nel 2012 riceve il Pardo alla carriera dal Festival internazionale del film di Locarno.[2]
Discografia parzialeModifica
- Album in studio
- 1954 - "Mark Twain" and Other Folk Favorites
- 1956 - Belafonte
- 1956 - Calypso
- 1957 - An Evening with Belafonte
- 1957 - Belafonte Sings of the Caribbean
- 1958 - To Wish You a Merry Christmas
- 1958 - Belafonte Sings the Blues
- 1959 - Love Is a Gentle Thing
- 1959 - Porgy and Bess
- 1959 - My Lord What a Morning
- 1960 - Swing That Hammer
- 1961 - Jump Up Calypso
- 1962 - Midnight Special
- 1962 - Many Moods of Belafonte
- 1963 - Streets I Have Walked
- 1964 - Ballads, Blues and Boasters
- 1965 - An Evening with Belafonte/Makeba
- 1966 - An Evening with Belafonte/Mouskouri
- 1966 - In My Quiet Room
- 1966 - Calypso in Brass
- 1967 - Belafonte on Campus
- 1968 - Belafonte Sings of Love
- 1969 - Homeward Bound
- 1970 - Belafonte by Request
- 1970 - Harry & Lena, for the Love of Life
- 1971 - The Warm Touch
- 1971 - Calypso Carnival
- 1973 - Play Me
- 1977 - Turn the World Around
- 1981 - Loving You Is Where I Belong
- 1988 - Paradise in Gazankulu
- Live
- 1959 - Belafonte at Carnegie Hall
- 1960 - Belafonte Returns to Carnegie Hall
- 1964 - Belafonte at the Greek Theatre
- 1972 - Belafonte... Live
- 1974 - Concert in Japan
- 1989 - Belafonte '89
- 1997 - An Evening with Harry Belafonte and Friends
- Raccolte
Filmografia parzialeModifica
AttoreModifica
CinemaModifica
- Bright Road, regia di Gerald Mayer (1953)
- Carmen Jones, regia di Otto Preminger (1954)
- L'isola nel sole (Island in the Sun), regia di Robert Rossen (1957)
- La fine del mondo (The World, the Flesh and the Devil), regia di Ranald MacDougall (1959)
- Strategia di una rapina (Odds Against Tomorrow), regia di Robert Wise (1959)
- The Angel Levine, regia di Ján Kadár (1970)
- Non predicare... spara! (Buck and the Preacher), regia di Sidney Poitier (1972)
- Uptown Saturday Night, regia di Sidney Poitier (1974)
- I protagonisti (The Player), regia di Robert Altman (1992)
- Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)
- Il rovescio della medaglia (White Man's Burden), regia di Desmond Nakano (1995)
- Kansas City, regia di Robert Altman (1996)
- Bobby, regia di Emilio Estevez (2006)
- BlacKkKlansman, regia di Spike Lee (2018)
TelevisioneModifica
- General Electric Theater – serie TV, episodio 4x06 (1955)
OnorificenzeModifica
Membro Onorario dell'Ordine della Giamaica (Giamaica) | |
Esploratore dell'Ordine della Caccia al bufalo (Manitoba) | |
«Per i contributi artistici alla Winnipeg Symphony Orchestra.» — 29 maggio 1977[3] |
National Medal of Arts | |
— 14 ottobre 1994[4] |
Ordine dei Compagni di O.R. Tambo in Oro (Sudafrica) | |
«Per il suo eccellente contributo al sogno di un mondo migliore per tutti, libero da razzismo, povertà e sfruttamento e per il suo contributo globale all'umanitarismo alla musica e alla cinematografia.» — 24 aprile 2007[5] |
Ordine dei Compagni di O.R. Tambo in Argento (Sudafrica) | |
«Per il suo eccellente contributo alla lotta contro l'oppressione razziale, dedicando la sua vita all'attività umanitaria e per i contributi alle arti della musica e della cinematografia.» — 22 aprile 2008[6] |
Kennedy Center Honors | |
— 2 dicembre 1989[7] |
NoteModifica
- ^ Democracy Now! Harry Belafonte on Bush, Iraq, Hurricane Katrina and Having His Conversations with Martin Luther King Wiretapped by the FBI, su democracynow.org, 16 novembre 2007. URL consultato l'11 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2007).
- ^ La Repubblica, 7 agosto 2012, p. 41.
- ^ Elenco degli insigniti
- ^ National Medal of Arts
- ^ Sito web della Presidenza della Repubblica: dettaglio decorato. Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Sito web della Presidenza della Repubblica: dettaglio decorato. Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Kennedy Center
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Harry Belafonte
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su singyoursongthemovie.com.
- (EN) Harry Belafonte, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Harry Belafonte, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
- (EN) Harry Belafonte, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Harry Belafonte, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Harry Belafonte, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Harry Belafonte, su WhoSampled.
- (EN) Harry Belafonte, su SecondHandSongs.
- (EN) Harry Belafonte, su Genius.com.
- (EN) Harry Belafonte, su Billboard.
- Harry Belafonte, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Harry Belafonte, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Harry Belafonte, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Harry Belafonte, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Harry Belafonte, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Harry Belafonte, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Harry Belafonte, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10032514 · ISNI (EN) 0000 0001 1467 6536 · SBN RAVV104217 · Europeana agent/base/61281 · LCCN (EN) n84028909 · GND (DE) 118508555 · BNE (ES) XX872138 (data) · BNF (FR) cb138913048 (data) · J9U (EN, HE) 987007522508305171 · NSK (HR) 000120610 · NDL (EN, JA) 001175357 · CONOR.SI (SL) 17759843 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84028909 |
---|