Heinz Erhardt

comico, musicista, attore e poeta tedesco

Heinz Erhardt (Riga, 20 febbraio 1909Amburgo, 5 giugno 1979) è stato un attore, cabarettista, compositore e poeta tedesco.

Heinz Erhardt
Monumento dedicato a Heinz Erhardt a Gottinga
NazionalitàBandiera della Germania Germania
Periodo di attività musicaleanni 1930 – 1971
EtichettaTelefunken
Sito ufficiale

Annoverato tra i massimi comici tedeschi[1], nel corso della sua carriera, partecipò ad oltre una cinquantina di film, in gran parte nel periodo compreso tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni settanta[2][3].

Faceva parte di una "dinastia" di artisti: era il figlio del direttore d'orchestra Gustav Erhardt, il padre del regista Gero Erhardt e il nonno dell'attore Marek Erhardt e della musicista e produttrice discografica Nicola Tyszkiewicz.[4][5][6] A lui è stato intitolato lo Heinz-Erhardt-Park a Wellingsbüttel (Amburgo).[7]

Biografia modifica

Heinz Erhardt nasce a Riga (oggi Lettonia) nella tarda mattinata del 20 febbraio 1909[2][4][8], ma cresce, oltre che nella sua città natale, a San Pietroburgo, Barsinghausen e Hannover[2][8].

Dopo non essere riusciuto ad ottenere il diploma[8], dal 1926 al 1928, lavora come volontario in un negozio di musica di Lipsia, studiando contemporaneamente al conservatorio flauto e composizione.[2]

Nel 1937, i brani da lui composti andarono in onda per la prima volta in alcune radio di Königsberg e Danzica.[2]

Nel 1941, nel corso della seconda guerra mondiale, viene chiamato alle armi e arruolato in marina.[8] Durante il periodo bellico, viene notato il suo talento comico e diventa così un intrattenitore per le truppe tedesche.[8]

Nel 1946 si trasferisce ad Amburgo[8], dove fa il suo debutto in teatro recitando in Frauen haben das gerne[2].

Nel 1949, fa un'apparizione nel film Gesucht wird Majora.[2]

Nel 1957, ottiene il suo primo ruolo cinematografico da protagonista, interpretando il ruolo di Theodor Hagemann nel film Der müde Theodor.[8]

Nel 1961, fonda una propria casa di produzione televisiva, la Heinz Erhardt Productions (HEP).[8]

Il 12 dicembre 1971, viene colpito da un ictus, che gli causa una paralisi e gli toglie l'uso della parola, mettendo fine alla propria carriera.[2][8]

Muore ad Amburgo il 5 giugno 1979, all'età di 70 anni.[2][4]

Filmografia parziale modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

  • Schlager-Expreß - film TV (1953)
  • Doddy und die Musketiere - film TV (1964)
  • Frau Luna - film TV (1964)
  • Das hat man nun davon - film TV (1971)
  • Noch 'ne Oper - film TV (1979)

Programmi televisivi (lista parziale) modifica

  • Heinz Erhardt Festival (1961-1963)

Teatro modifica

Discografia parziale modifica

Album modifica

  • Was bin ich wieder für ein Schelm (1972)
  • Schalk im Nacken (1975)
  • Noch'n Gedicht und andere Schwänke aus heiterem Himmel (1978)
  • Das hat man nun davon (1979)
  • Noch 'n Gedicht (1983)
  • Da gibt's gar nichts zu lachen (1993)
  • 100 Jahre Heinz Erhardt - Das Beste (2009)

Opere letterarie modifica

Poesie (lista parziale) modifica

  • Warum die Zitronen sauer wurden
  • Die Libelle
  • Die Made
  • An die Bienen
  • Die Kuh
  • Noch'n Abschied
  • Der rötliche Mars und die Venus

Note modifica

  1. ^ (DE) Gedichte von Heinz Ehrardt, su allerleigeschichten.beepworld.de, Allerleingeschichte Beepworld. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  2. ^ a b c d e f g h i (DE) Heinz Ehrardt, su filmportal.de, Filmporal. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  3. ^ (DE) Heinz Ehrardt, su steffi-line.de, Steffi-Line. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  4. ^ a b c (EN) Heinz Ehrardt, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 14 gennaio 2017.
  5. ^ (DE) Gero Ehrardt, su munzinger.de, Munzinger Biografie. URL consultato il 6 ottobre 2016.
  6. ^ (DE) Gero Ehrardt, su kuestenwache.net, Küstenwache. URL consultato il 6 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  7. ^ Heinz-Erhardt-Park in Wellingsbüttel wird eingeweiht Archiviato il 27 settembre 2016 in Internet Archive. su Hamburg.de, 17 giugno 2010
  8. ^ a b c d e f g h i (DE) Biografie, su heinz-erhardt.de, Heinz Erhardt - Sito ufficiale. URL consultato il 14 gennaio 2017.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN42634196 · ISNI (EN0000 0000 8223 5137 · LCCN (ENn86032746 · GND (DE118799894 · BNF (FRcb16980353m (data) · CONOR.SI (SL278327651 · WorldCat Identities (ENlccn-n86032746