Henri Albert de La Grange d'Arquien

cardinale francese

Henri Albert de La Grange d'Arquien (Calais, 8 settembre 1613Roma, 24 maggio 1707) è stato un cardinale francese.

Henri Albert de La Grange d'Arquien
cardinale di Santa Romana Chiesa
Alexandre-François Desportes, Ritratto di Henri Albert de La Grange d'Arquien (1696); olio su tela, 74,5×59 cm, Museo del Palazzo di re Giovanni III, Varsavia.
 
Incarichi ricopertiCardinale diacono di San Nicola in Carcere (1699-1707)
 
Nato8 settembre 1613 a Calais
Ordinato presbitero25 settembre 1700
Creato cardinale12 dicembre 1695 da papa Innocenzo XII
Deceduto24 maggio 1707 (93 anni) a Roma
 

Biografia Modifica

Era figlio di Antoine de La Grange, marchese d'Arquien e governatore di Calais, e di Anne d'Ancienville; il suo cognome è documentato anche come Lagrange. Ufficiale di cavalleria, ebbe due mogli, Françoise de La Châtre e -dopo la morte di questa- Charlotte de La Fin de Salins, che gli diedero complessivamente sette figli, tra i quali la più famosa è Maria Casimira, che poi divenne regina di Polonia. Nel 1672 raggiunse in Polonia la figlia Maria Casimira, che si era appena sposata, in seconde nozze, con Jan Sobieski, che divenne re di Polonia il 20 maggio 1674.

Dopo che la figlia aveva cercato invano di ottenere per il padre la nomina a duca e il titolo di Pari di Francia dal re Luigi XIV, Maria Casimira riuscì a convincere papa Innocenzo XII a creare cardinale il padre, ormai rimasto vedovo dal 1692.

Il La Grange fu creato cardinale diacono il 12 dicembre 1695 e ricevette la berretta cardinalizia con il titolo di San Nicola in Carcere l'11 aprile 1696. Nel 1699, dopo la morte del re Giovanni Sobieski, si ritirò con la figlia a Roma. Il 25 settembre 1700 fu dispensato dal ricevere i sacri ordini fuori dai giorni prestabiliti e senza intervallo temporale tra gli stessi. Partecipò al conclave del 1700 che elesse papa Clemente XI.

È sepolto nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

Altri progetti Modifica

Collegamenti esterni Modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN49313009 · ISNI (EN0000 0001 0898 9501 · CERL cnp01468818 · LCCN (ENnr91008188 · GND (DE118926969 · BNF (FRcb124162110 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr91008188