Hippocamelus bisulcus

specie di animali della famiglia Cervidae

Lo huemul del sud (Hippocamelus bisulcus Molina, 1782), noto anche come guemal, è una rara specie di cervo originaria delle regioni montuose di Argentina e Cile. Questo cervo di medie dimensioni, una delle due specie del genere Hippocamelus, è diffuso sugli elevati pendii montani e nelle fredde vallate delle Ande. L'ecologia, le abitudini e la dieta di questa specie, tuttavia, sono ancora oggetto di studio. La scarsità delle piccole popolazioni rimaste, però, rende piuttosto arduo il lavoro ai ricercatori.

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Huemul del sud[1]
Stato di conservazione
In pericolo[2]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Cervidae
Sottofamiglia Capreolinae
Genere Hippocamelus
Specie H. bisulcus
Nomenclatura binomiale
Hippocamelus bisulcus
Molina, 1782
Areale

Lo huemul è raffigurato sullo Stemma Nazionale del Cile e dal 2006 è stato dichiarato Monumento Naturale Nazionale.

Descrizione modifica

 
Stemma del Cile, con l'huemul sulla sinistra.

Con un corpo tozzo e le zampe corte, lo huemul del sud è ben adattato a spostarsi su terreni impervi e accidentati. Il mantello è di colore marrone o bruno-grigiastro, a eccezione delle regioni ventrali bianche e di una macchia sulla gola dello stesso colore; i peli del mantello, lunghi e fitti, offrono protezione contro il freddo e l'umidità. Le femmine pesano 70-80 kg e misurano 80 cm di altezza al garrese, mentre i maschi possono pesare fino a 90 kg e raggiungere i 90 cm di altezza[3]. Alcuni studiosi, comunque, indicano dimensioni inferiori[4]. Tra i giovani, che alla nascita sono privi di macchie, non vi sono differenze nelle dimensioni dovute al sesso[3].

Il dimorfismo sessuale è notevole. Solo i maschi sono muniti di corna, le quali cadono ogni anno verso la fine dell'inverno. I maschi presentano inoltre una caratteristica «maschera facciale» nera, a forma di cuore allungato, incorniciata da peli marroni dello stesso colore del mantello[3]. Stranamente, per un ungulato dimorfico, le ricerche hanno dimostrato che lo huemul del sud può raggrupparsi in gruppi misti di ambo i sessi, e che il tempo trascorso in compagnia degli esemplari di sesso opposto aumenta con le dimensioni del gruppo. Inoltre, è stato scoperto che i gruppi più numerosi si incontrano sui pendii rocciosi, il che fa ipotizzare che il tasso di predazione sia minore su questi ultimi e maggiore in aree aperte come il fondo delle vallate[5].

Distribuzione e habitat modifica

Lo huemul del sud abita una vasta gamma di ambienti, spesso inospitali, come le aperte boscaglie periglaciali, le falesie meno elevate e altre aree rocciose, le foreste di montagna e le aree al limitare di queste ultime[3]. Uno studio effettuato su una popolazione di un fiordo costiero ha mostrato che i maschi e i giovani prediligono le praterie periglaciali, mentre le femmine e i piccoli le falesie. Principale fonte alimentare della specie sono le piante del genere Gunnera[6].

Biologia modifica

Lo huemul del sud abita in gruppi le cui dimensioni dipendono da vari fattori ambientali, ma che sono quasi sempre costituiti da 2-3 esemplari, sebbene talvolta possano comprendere anche 11 capi; in passato, tuttavia, erano frequenti anche gruppi composti da 100 individui; questi gruppi sono formati dalle femmine e dai loro piccoli, mentre i maschi sono quasi sempre solitari.

Conservazione modifica

Sebbene in passato fosse diffuso in gran parte delle regioni sud-occidentali del Sudamerica, oggi lo huemul del sud è divenuto rarissimo. Nel 2005, in Argentina, venne stimata una popolazione di 350-600 capi, suddivisa in gruppi frammentati[7]. Le autorità nazionali argentine sono state criticate per gli scarsi tentativi di salvare la specie nel Paese, malgrado le ricerche abbiano dimostrato che è in netto declino; proprio per questo motivo si sono resi necessari ulteriori lavori sugli ultimi habitat disponibili e l'introduzione di adeguati centri di conservazione[7].

Le principali minacce che incombono sulle popolazioni di huemul del sud sono l'incremento delle attività economiche e la competizione con le specie invasive. Uno studio effettuato nel Parco Nazionale di Nahuel Huapi, in Argentina, ha scoperto che la dieta degli huemul della zona è costituita da trentadue specie di vegetali. Però la più comune di queste, il faggio lenga (Nothofagus pumilio), è anche la principale fonte alimentare del cervo nobile (Cervus elaphus): ciò ha spinto i più piccoli huemul verso aree marginali e ha aumentato notevolmente la loro vulnerabilità[8]. Nella popolazione argentina sono stati riscontrati una diminuzione del tasso di riproduzione e un aumento della morbosità; sempre nello stesso Paese, una delle principali cause di mortalità negli huemul è la predazione da parte dei puma, gli unici predatori naturali di questa specie[9].

Note modifica

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hippocamelus bisulcus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Jiménez, J., Guineo, G., Corti, P, Smith, J.A., Flueck, W., Vila, A., Gizejewski, Z., Gill, R., McShea, B. & Geist, V. 2008, Hippocamelus bisulcus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ a b c d Van Widen, Jasper. Diet and habitat of the huemul (Hippocamelus bisulcus) in Bernardo O' Higgins National Park, Chile (2006). THESIS, Department of Science, Technology and Society, University of Utrecht. (PDF Archiviato il 10 aprile 2008 in Internet Archive.)Retrieved on: 2007-06-07
  4. ^ Mark Walker, South Andean Deer Hippocamelus bisulcus, su World Deer, Biology Department, Siegen University, 2005. URL consultato il 7 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2007).
  5. ^ Alejandro Frid, Huemul (Hippocamelus bisulcus) sociality at a periglacial site: sexual aggregation and habitat effects on group size, in Canadian Journal of Zoology, vol. 77, n. 7, 1999, pp. 1083–1091, DOI:10.1139/cjz-77-7-1083. URL consultato il 6 giugno 2007.
  6. ^ A. Frid, Observations on habitat use and social organization of a huemul Hippocamelus bisulcus coastal population in Chile, in Biological Conservation, vol. 67, n. 1, 1994, pp. 13–19, DOI:10.1016/0006-3207(94)90003-5. URL consultato il 7 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  7. ^ a b W.T. Flueck, J. M. Smith-Flueck, Predicaments of endangered huemul deer, Hippocamelus bisulcus, in Argentina: a review [collegamento interrotto], in European Journal of Wildlife Research, vol. 52, n. 2, giugno 2005, pp. 69–80, DOI:10.1007/s10344-005-0020-4. URL consultato il 6 giugno 2007.
  8. ^ Galende Gladys, Ramilo, Eduardo; Beati, Alejandro, Diet of Huemul deer ( Hippocamelus bisulcus ) in Nahuel Huapi National Park, Argentina, in Studies on Neotropical Fauna and Environment, vol. 40, n. 1, aprile 2005, pp. 1–5, DOI:10.1080/01650520400000822. URL consultato il 7 giugno 2007.
  9. ^ Jo Anne M. Smith-Flueck, W. T. Flueck, Natural mortality patterns in a population of southern argentina huemul(Hippocamelus bisulcus), an endangered andean cervid [collegamento interrotto], in Zeitschrift für Jagdwissenschaft, vol. 47, n. 3, settembre 2001, pp. 178–188, DOI:10.1007/BF02241548. URL consultato il 7 giugno 2007.

Bibliografia modifica

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