Hispidella hispanica

La Hispidella hispanica Barnadez ex Lam, 1789 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Hispidella hispanica è anche l'unica specie del genere Hispidella Barnadez ex Lam, 1789 .[1][2][3]

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Hispidella hispanica
Hispidella hispanica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Sottotribù Hieraciinae
Genere Hispidella
Barnadez ex Lam, 1789
Specie H. hispanica
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Genere Hispidella
Specie H. hispanica
Nomenclatura binomiale
Hispidella hispanica
Barnadez ex Lam, 1789

Etimologia modifica

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Miguel Barnadez (c.1717-1771) e Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet de Lamarck (1744-1829) nella pubblicazione " Encyclopedie Methodique. Botanique. Paris" ( Encycl. [J. Lamarck & al.] 3(1): 134) del 1789.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.[5]

Descrizione modifica

 
Infiorescenza

Habitus. Hispidella hispanica, con cicli biologici annuali, sono piante non molto alte. Tutte le specie del gruppo sono provviste di latice; la pubescenza è formata da peli ramificati oppure no.[6][7][8][9][10][11]

Fusto. I fusti, in genere eretti e ascendenti, sono di solito solitari e mediamente ramificati o afilli. Le radici in genere sono di tipo fittonante.

Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da uno o più capolini terminali peduncolati. I peduncoli alla fruttificazione si espandono verso l'alto. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma più o meno cilindrica ed è formato da una singola serie di brattee. Il ricettacolo, alla base dei fiori è cigliato.

Fiori. I fiori, tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]

Frutti. I frutti sono degli acheni privi di pappo. Gli acheni hanno una forma da oblunga a obovoide-obconica con apice troncato e privi di becco (non sono compressi); gli acheni sono provvisti di 10 coste longitudinali.

Biologia modifica

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat modifica

Questa specie si trova solamente nella penisola Iberica. Si tratta di un endemismo delle parti centrali e occidentali della penisola.[16]

Tassonomia modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]

Filogenesi modifica

Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hieraciinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hieraciinae fa parte del "quinto" clade della tribù; in questo clade è posizionata alla base ed è "sorella al resto del gruppo comprendente, tra le altre, le sottotribù Microseridinae e Cichoriinae.[10]

I seguenti caratteri sono distintivi per la sottotribù:[9]

  • queste piante sono spesso ricoperte da piccoli, soffici peli ramificati;
  • gli acheni hanno delle forme obovoidi-coniche non compresse;
  • il becco degli acheni è assente;
  • il pappo è formato da setole fragili.

Il nucleo della sottotribù Hieraciinae è l'alleanza Hieracium - Pilosella (comprendenti la quasi totalità delle specie della sottoribù - oltre 3000 specie) e formano (insieme ad altri generi minori) un "gruppo fratello". Il genere di questa voce, nell'ambito della sottotribù occupa, in base agli ultimi studi di tipo filogenetico, una posizione ambigua (ancora da definire) tra il genere Hieracium e il genere Pilosella. Probabilmente nel corso del tempo si sono verificati diversi fenomeni di ibridazione intergenerica con i due generi indicati.[16]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[9]

  • il peduncolo alla fruttificazione si gonfia;
  • il pappo è assente.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18 (diploide).[9]

Sinonimi modifica

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

Sinonimi per la specie

  • Arctotis hispidella Juss. ex DC.
  • Bolosia piloselloides Pourr. ex Willk.
  • Hispidella barnardesii Cass.
  • Hispidella hispanica f. tubuliflora P.Silva & Teles
  • Hispidella welwitschii Rupr.
  • Soldevilla setosa Lag.

Sinonimi per il genere

  • Bolosia Pourr. ex Willk. & Lange
  • Soldevilla Lag.

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 luglio 2022.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 luglio 2022.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 luglio 2022.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 luglio 2022.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  7. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  8. ^ Judd 2007, pag.517.
  9. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag.194.
  10. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 352.
  11. ^ Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  12. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  14. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  15. ^ Judd 2007, pag. 523.
  16. ^ a b Fehrer et al. 2021.
  17. ^ Judd 2007, pag. 520.
  18. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  19. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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