Ho sposato un comunista

romanzo scritto da Philip Roth

Ho sposato un comunista (I Married a Communist) è il titolo di un romanzo scritto nel 1998 dal premio Pulitzer Philip Roth e facente parte di una trilogia insieme a Pastorale americana (del 1997, che valse a Roth il premio Pulitzer) e La macchia umana (del 2000, da cui è stato tratto un film con Anthony Hopkins e Nicole Kidman).

Ho sposato un comunista
Titolo originaleI Married a Communist
AutorePhilip Roth
1ª ed. originale1998
1ª ed. italiana2000
Genereromanzo
Lingua originaleinglese

Il romanzo ricalca nel titolo, ribaltandone il concetto, un film girato negli USA nel 1950 dal regista Robert Stevenson e immesso sul mercato britannico con il titolo The Woman on Pier 13 (in Italia Lo schiavo della violenza). Protagonista del film era - secondo il Morandini - un giovane sindacalista impegnato nel mettere d'accordo armatori e portuali, che si trovava ricattato da un'organizzazione comunista alla quale aveva aderito in gioventù.
Il contenuto del film - considerato già all'epoca rozzo e di evidente propaganda antisovietica - viene, nel romanzo di Roth, di fatto completamente rivoltato.

Trama modifica

Iron Rinn (vero nome: Ira Ringold) è un ex scaricatore di porto impegnato nelle lotte sindacali che diventa, negli Stati Uniti agli albori della guerra fredda, un attore radiofonico di successo.
Dopo una passione travolgente sposa Eve Frame, bella e ricchissima ex diva del cinema muto.

I compromessi e le ipocrisie di un ménage borghese, l'insicurezza e la fragilità di Eve, l'affetto soffocante della madre per la figlia Sylphid e il risentimento e la gelosia della figlia per la madre, sono tutte cose che Iron non riesce a tollerare. Il matrimonio va a rotoli nel momento in cui la caccia alle streghe promossa dal senatore Joseph McCarthy, ai danni di sospetti simpatizzanti o aderenti al Partito Comunista degli Stati Uniti d'America, colpisce proprio Iron Rinn. È l'inizio della fine.

Tutta la vicenda viene raccontata ex-post dal fratello di Ira, Murray, al suo ex-studente e io-narrante del romanzo, lo scrittore Nathan Zuckerman (alter-ego di Philip Roth e protagonista di altri romanzi) in un incontro, molti anni dopo i fatti narrati.

A parere della critica, si tratta di uno splendido spaccato sull'ipocrisia che contraddistinse l'America del maccartismo.

Edizioni italiane modifica

  • Philip Roth, Ho sposato un comunista, in Supercoralli, traduzione di Vincenzo Mantovani, Torino, Einaudi, 2000, ISBN 88-06-15105-3.
  • Philip Roth, Ho sposato un comunista, in ET n. 964, traduzione di Vincenzo Mantovani, Torino, Einaudi.

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