Humphrey de Bohun, III conte di Hereford

nobile inglese

Humphrey de Bohun, III conte di Hereford (1249Pleshey, 31 dicembre 1298), è stato un nobile inglese.

Humphrey de Bohun

Infanzia ed adolescenza modifica

Nacque nel 1249 da Eleonora de Braose, nipote del leggendario Guglielmo il Maresciallo, e da Humphrey di Bohun che morì nel 1265 in seguito alle ferite riportate[1] alla battaglia di Evesham in cui aveva combattuto dalla parte dei nobili ribelli.

Suo nonno, Humphrey di Bohun, II conte di Hereford e I conte di Essex si era all'inizio schierato dalla parte dei baroni, poi, in seguito alla cattura nella battaglia di Lewes del 1264 passò dalla parte del re. Il protrarsi della ribellione del figlio lo portò alla decisione di escluderlo dalla successione.

Humphrey era rimasto orfano di madre due anni dopo la sua nascita, mentre il padre morì quando era appena sedicenne. Alla morte del nonno, nel 1275, ereditò invece i contadi di Essex ed Hereford[2], che si andavano ad aggiungere ai possedimenti gallesi ereditati dalla madre. Inizialmente utte le sue proprietà rimasero sotto il controllo della corona, a parte la signoria di Brecon che era sotto la custodia di Gilberto di Clare, VII conte di Gloucester e VI di Hertford. Ottenne il pieno possesso dei suoi domini nel 1270, quando compì i diciannove anni. La signoria di Brecon, tuttavia, rimase al principe gallese Llywelyn Ein Llyw Olaf ap Gruffydd, che se nera appropriato approfittando dei disordini durante la seconda guerra dei baroni[3].

Guerre pubbliche e private nel Galles modifica

Il principale obiettivo di Humphrey era quello di riappropriarsi delle terre che aveva perso nel Galles, per questo iniziò una guerriglia contro Llywelyn con lo scopo di fiaccarne la resistenza. Quando nel 1272 Enrico III d'Inghilterra morì, il figlio Edoardo I d'Inghilterra si trovava alle crociate e fece ritorno solo nel 1274 Llywelyn si rifiutò di rendergli omaggio perché vedeva le incursioni di de Bohun come una palese violazione del trattato di Montgomery stipulato da lui stesso con Simone V di Montfort il 29 settembre 1267 e che prevedeva la cessione del castello di Brecon al principe gallese. La controversia fu portata dinnanzi al re, il quale nei primi mesi dell'anno 1277 dichiarò guerra a Llywelyn. La partecipazione di de Bohun allo scontro fu ritardata da alcune ribellioni in altri suoi territori gallesi. Si scontrò quindi con il principe rivale per riconquistare le terre perdute e spingersi ancora più a ovest conquistando nuovi territori[3]. Entro il 2 gennaio 1278 la campagna era finitae, alcuni nobili si erano arresi ad Humphrey, ritornato a Brecon. Sempre nel 1278 si recò in pellegrinaggio a Santiago di Compostela.

Nel 1282 il conflitto scoppiò di nuovo e non si configurò come una mera campagna punitiva, ma piuttosto come una guerra di conquista su larga scala[4]. Inizialmente sembrò che il sovrano volesse combattere con un esercito mercenario, mentre i nobili insistevano per essere convocati, sperando di ottenere nuove terre come compenso per il servizio reso; il re non autorizzò nessun tipo di ricompensa[5]. De Bohun combatté di nuovo in Galles nel 1294 - 1295 per sedare alcune ribellioni prima di ricongiungersi con il re nel nord del paese.

Insieme alla guerra ufficiale, Humphrey ne combatté una ufficiosa contro i signori delle Marche gallesi. Nel 1284 il re aveva concesso a un nobile una centena nella regione del Carmarthenshire ed Humphrey pensava che quelle terre gli appartenessero per diritto di conquista, portò la disputa dal sovrano che diede ragione al suo rivale. Stessi problemi poco dopo sorsero con Gilberto de Clare, VI conte di Hertford, che contestava la somma di una dote matrimoniale, mentre de Clare sosteneva di non essere mai staro rimborsato del tutto. Quando poi quest'ultimo costruì un castello a Morlais, che de Bohun reclamava come terra di propria pertinenza, il conflitto arrivò al culmine. Questa volta Edoardo I d'Inghilterra si schierò con de Bohun, ma lo ammonì di non approfittarsene[6]. Hertford compì ancora diverse spedizioni nelle terre dei de Bohun, che reagì: il re li convocò a corte e nel gennaio del 1292 e vennero condannati a una multa ed alla confisca di alcune proprietà, confisca che poi in realtà non avvenne. Edoardo I d'Inghilterra non era adirato per la questione in sé, ma perché due nobili non avevano rispettato le sue disposizioni[7][8].

Opposizione a Edoardo I modifica

Nel 1294 il re di Francia dichiarò decaduta l'autorità inglese sul ducato d'Aquitania. Immediatamente il re progettò un'imponente invasione che avrebbe dovuto compiersi con l'ausilio di principi stranieri, con cui si sarebbe stretta un'alleanza, e con l'aiuto dei nobili inglesi che sarebbero stati richiamati in massa. Nel marzo 1297 Edoardo I d'Inghilterra domandò al parlamento l'appoggio di tale missione e il maresciallo d'Inghilterra, Roger Bigod, conte di Norfolk rifiutò di dare il consenso asserendo che rientrava nelle sue prerogative ricordare che i sudditi del re non erano obbligati a seguirlo in combattimento a meno che non avessero dovuto combattere al suo fianco. Su questo Bigod si riferiva al fatto che il re intendeva attaccare dalle Fiandre, mandando il suo esercito nobiliare in Guascogna[9]. Al momento di tale risoluzione Humphrey non era presente, essendo in viaggio con due delle figlie del re, ma quando tornò, in luglio, espresse, in qualità di Conestabile d'Inghilterra, il suo appoggio alla mozione di Bigod. Altri nobili si allinearono con loro tutti spinti dallo scontento per il pesante aggravio fiscale che il continuo guerreggiare del re in Francia, Scozia e Galles portava su di loro. Anche l'arcivescovo di Canterbury, Robert Winchelsey li appoggiò in virtù di una sua perenne disputa con il re circa le tasse che la corona imponeva al clero. De Bohun arrivò ad esporsi di persona facendo un discorso pieno di rimostranze al re, riferendosi soprattutto ad una tassa recentemente applicata che i nobili ritenevano illegale, sottolineò quelli che a suo parere erano abusi di potere e chiese che venissero restaurate le antiche libertà nobiliari. Edoardo I d'Inghilterra non sembrava propenso a cedere alle richieste dei nobili, ne questi parevano disposti a fare marcia indietro ed il paese sembrò di nuovo sull'orlo della guerra civile. Un evento però catalizzò l'attenzione dell'intera nazione, William Wallace ed i suoi uomini avevano sconfitto gli inglesi nella Battaglia di Stirling Bridge nel settembre 1297. I magnati inglesi furono ben disposti ad andare a combattere con il re ora che lo spettro del guerriero scozzese minacciava le loro proprietà, mentre la guerra in Francia era la mera difesa di possedimenti reali. Il sovrano negoziò una tregua con i francesi e acconsentì a firmare un documento, la Confirmatio Cartarum, che si accorpò alla Magna Charta. I nobili furono ben disposti quindi a combattere per il re ed Humphrey partecipò come comandante alla Battaglia di Falkirk nel 1298.

La morte modifica

Nel 1275 circa Humphrey si era sposato con Maud di Fiennes e dal matrimonio era nato un figlio, Humphrey de Bohun, IV conte di Hereford, nato attorno al 1276. Nel 1298, il 31 dicembre Humphrey morì lasciando i propri domini al figlio ventenne.

Note modifica

  1. ^ Powicke, F. M. (1953) The Thirteenth Century: 1216-1307
  2. ^ Waugh, Scott L. (2004). "Bohun, Humphrey (VI) de, third earl of Hereford and eighth earl of Essex (c.1249–1298)
  3. ^ a b Morris, J. E. (1901). The Welsh Wars of Edward I
  4. ^ Prestwich, Michael (1997). Edward I
  5. ^ Prestwich, Michael (1972). War, Politics and Finance under Edward I
  6. ^ Prestwich, Michael (1997). Edward I (edizione aggiornata). New Haven: Yale University Press. ISBN 0-300-07209-0
  7. ^ Hicks, Michael (1991). Who's Who in Late Medieval England (1272-1485)
  8. ^ Davies, R. R. (1978). Lordship and Society in the March of Wales, 1282-1400. Oxford: Clarendon Press. ISBN 0-19-822454-0
  9. ^ Powicke, F. M. (1953). The Thirteenth Century: 1216-1307. Oxford: Clarendon. ISBN 0-19-285249-3