ITT Corporation
ITT Inc. | |
---|---|
Stato | ![]() |
Forma societaria | Società per azioni |
ISIN | US45073V1089 |
Fondazione | 1920 |
Fondata da |
|
Sede principale | White Plains (New York) |
Persone chiave | Denise Ramos (CEO) |
Settore | telecomunicazioni |
Fatturato | 2,585 miliardi di $ (2017) |
Utile netto | 113,5 milioni di $ (2017) |
Dipendenti | 9500 (2016) |
Sito web | www.itt.com |
La ITT Inc. - attuale denominazione della International Telephone and Telegraph (ITT) - è un'azienda statunitense, attiva inizialmente nel settore degli apparati per telecomunicazioni. Attualmente le principali aree di attività sono nell'industria elettronica per la difesa e nelle apparecchiature ad alta tecnologia (pompe e valvole per il trasporto dei fluidi).
StoriaModifica
Fu fondata nel 1920 dai fratelli Sosthenes ed Hernand Behn per realizzare il collegamento telefonico tra gli Stati Uniti e Cuba. Fin dai primi anni di attività ebbe le caratteristiche di una multinazionale attiva in vari paesi del mondo. Dopo la Seconda guerra mondiale la ITT attuò una politica di diversificazione dell'attività in molti altri settori diversi da quello originario (materiale telefonico ed elettrico), divenendo un vero e proprio conglomerato che possedeva miniere, alberghi Sheraton) ed operava sia in ambito militare che civile. Tra gli anni '60 e gli anni '70 la ITT, sotto la guida dell'amministratore delegato Harold Geneen, realizzò 250 acquisizioni, e diventò una delle più grandi aziende americane. La ITT fu accusata di avere collaborato con la CIA per favorire il golpe in Cile del 1973 che rovesciò il governo di Salvador Allende. Negli anni '80 però la ITT venne ridimensionata, cedendo molte attività diversificate. Nel 1995 fu smembrata in tre società, di cui l'unica che è rimasta indipendente è la ITT Industries, attiva nell'elettronica e nelle alte tecnologie, che nel 2006 ha preso il nome di ITT Corporation.
SedeModifica
Nel 1929 la sede della ITT era al (75) 67 Broad Street, a Manhattan, New York.[1] Durante la seconda guerra mondiale fu un hub per le comunicazioni con i sottomarini durante le operazioni nell'oceano Atlantico.[2]
Dal 1961[3] al 1989,[4] la sede ITT fu al 320 Park Ave., New York.[5]
Il numero 1330 della Sixth Avenue a Manhattan, New York City, che fu sede ITT prima della fusione con Starwood Hotels & Resorts, fu di proprietà della ABC Television Network, che fu da ITT quasi acquisita nel 1963. La ABC si spostò e il palazzo chiamato "Brown Rock" venduto a una conglomerata giapponese e poi riaffittato parzialmente alla ITT Corporation.
ITT AvionicsModifica
ITT Avionics fu una divisione ITT Corporation a Nutley (New Jersey). Il palazzo sede della società era degli anni '40 e ospitava ricercatori nelle telecomunicazioni nelle microonde. Le attività cessarono negli anni '70[6] Nel 1996 il palazzo fu demolito mediante esplosione.
Nel 1991 la ITT vinse una gara di 19,6 milioni di $ per la United States Air Force per lo sviluppo del "intraflight data link", telecomunicazioni per le Tactical Airborne Forces.[7] Nel 2004 un contratto di 24,9 milioni di $ viene vinto con la Naval Air Systems Command Weapons Division per il software di servizio alla Tactical Aircraft Electronic Warfare Integrated Program Team a Point Mugu, California e China Lake, California.[8]
ITT Schaub-LorenzModifica
Attraverso la società tedesca Schaub Elektrik Lorenz (nata dalla C. Lorenz e G. Schaub Apparatebau, poi Standard Elektrik Lorenz), ITT produsse anche elettronica di consumo a marchio ITT Schaub-Lorenz, come le radio Touring e televisori Ideal Color a tubo catodico Heliochrom.[9]
ITT Schaub-Lorenz sviluppò anche la tecnologia Digivision, la prima con digital signal processor nei televisori.[10]
Nel 1986 la ITT Telecommunications inclusa la Schaub-Lorenz, fu venduta alla Alcatel attraverso la Compagnie Générale d'Electricité,[11] successivamente nel 1988 la divisione consumer venne venduta a Nokia, con prodotti a marchio ITT Nokia.[12] Nokia chiuse le fabbriche di televisori in Germania nel 1996.[13]
Dal 2006 il marchio ITT con relativo logo sono di proprietà della tedesca Kärcher.[14]
ITT CannonModifica
La divisione che si occupa delle connessioni elettriche è sempre stata la ITT Cannon, poi divenuta ITT Interconnect Solutions.
NoteModifica
- ^ Broad Street: A New York Songline, su nysonglines.com. URL consultato il 3 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2011). 67 (block): The International Telephone and Telegraph Building, erected in 1928 by Garment District developer Abraham Lefcourt as the Lefcourt Exchange Building, was almost immediately bought by ITT--which expanded the building to take over the whole block by 1930.
- ^ Holusha, John. "Commercial Property /75 Broad Street; Turning Buildings Into Telecommunications Hubs" web.archive.org, 16 marzo 2016, https://web.archive.org/web/20160316140237/http://www.nytimes.com/1999/10/10/realestate/commercial-property-75-broad-street-turning-buildings-into-telecommunications.html?pagewanted=all&src=pm ., The New York Times, 10 October 1999.
- ^ The Midtown Book - Park Avenue (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
- ^ Claudia H. Deutsch, REFORGING THE 'GENEEN MACHINE', in The New York Times, 21 maggio 1989 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2016).
- ^ International Telephone & Telegraph ITT Information and History, su trivia-library.com (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2016).
- ^ Radio Tower Demolished, in The New York Times, 5 aprile 1996. URL consultato il 23 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2010).
- ^ ITT Avionics Gets $19.6M Air Force Pact, in Bergen Record, 19 settembre 1991. URL consultato il 23 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2013).
- ^ (August 20, 2004.) "ITT Industries Receives Contract for $24.9 Million." Archiviato il 20 aprile 2012 in Internet Archive. Impeller.net Archiviato il 1º novembre 2011 in Internet Archive.. Accessed November 2011.
- ^ (DE) ITT Heliochrom advertisement (JPG), su 1.bp.blogspot.com (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2018).
- ^ (EN) ITT DIGIVISION 3447 OSCAR YEAR 1986., su Obsolete Technology Tellye, dicembre 2011. URL consultato il 14 febbraio 2018.
- ^ (EN) Kellogg Switchboard & Supply Co., su Dictionary of Leading Chicago Businesses. URL consultato il 15 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2015).
- ^ (DE) Über ITT - ITT, su www.itt-deutschland.de. URL consultato il 15 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2017).
- ^ Nokia Announces Final Sale of its Television Manufacturing Business - Nokia, su Nokia (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).
- ^ (DE) Über Karcher - ITT, su www.itt-deutschland.de. URL consultato il 14 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2016).
BibliografiaModifica
- Le società multinazionali, Milano, Rizzoli Editore, 1977.
- Araskog, Rand, The ITT Wars: An Insider's View of Hostile Takeovers, New York, Beard Books, 2000, ISBN 978-1-893122-38-3.
- Marcelo Bucheli e Erica Salvaj, Reputation and Political Legitimacy: ITT in Chile, 1927-1972, in Business History Review, vol. 87, n. 4, novembre 2013, pp. 729–756, DOI:10.1017/S0007680513001116.
- Calvo, Angel. "State, firms and technology. The rise of multinational telecommunications companies: ITT and the Compañía Telefónica Nacional de España, 1924–1945." Business History (2008) 50#4 pp: 455-473.
- Klein, Naomi, The Shock Doctrine: The Rise of Disaster Capitalism, New York, Metropolitan Books, 2007, ISBN 978-3-10-039611-2.
- Ledbetter, Rosanna. "ITT: A multinational corporation in Latin America during World War II." Historian (1985) 47#4 pp: 524-537.
- Sampson, Anthony, The Sovereign State: The Secret History of ITT, London, Hodder and Stoughton, 1972, ISBN 978-0-340-17195-0.
- Sisaye, Seleshi. "Contingencies influencing the effectiveness of acquisition-based corporate growth and development strategies: the case of ITT, 1920-1997." Leadership & Organization Development Journal (1998) 19#5 pp: 231-255.
- Sobel, Robert, ITT: The Management of Opportunity, New York, Times Books, 1982, ISBN 978-99925-2-968-3.
- Sobel, Robert, The Rise and Fall of the Conglomerate Kings, New York, Beard Books, 1999, ISBN 978-1-893122-47-5.
- Sutton, Antony, Wall Street & the Rise of Hitler, New York, Buccaneer Books, 1996, ISBN 978-1-56849-726-6.
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Sito ufficiale, su itt.com.
- (EN) ITT Corporation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137540781 · ISNI (EN) 0000 0001 2220 4862 · LCCN (EN) n79077320 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79077320 |
---|