Idillio

genere letterario
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L'idillio è un componimento poetico di brevi dimensioni, con spiccate caratteristiche soggettive.

Idillio (1880 circa), dipinto storico generalmente rappresentativo di una poesia "idilliaca", realizzato dal pittore vittoriano Sir Frederic Leighton.

Il nome deriva dal greco antico εἰδύλλιον, diminutivo di εἶδος = immagine, e quindi quadretto o bozzetto. Fu usato per la prima volta, forse, dal grammatico Artemidoro di Tarso[1] per definire i carmi scritti da Teocrito nel III secolo a.C.

Una parte dei testi di Teocrito (ovvero i carmi I e III-XI)[2] presenta un'ambientazione pastorale, che poi per estensione è stata considerata una caratteristica dell'idillio, o del "carme bucolico".

Nella letteratura italiana, l'aggettivo "idillico" si usa per definire espressioni poetiche (per esempio nella poesia lirica di modello petrarchesco, nella Gerusalemme liberata o nella favola pastorale Aminta di Torquato Tasso) che presentano un'ambientazione naturale svolta in toni idealizzati, come mondo di pace e armonia contrapposto alla realtà.

In epoca moderna sei poesie di Leopardi, composte negli anni 1819-21, vennero dall'autore stesso definite idilli[3] come si vede chiaramente nei manoscritti;[4] in seguito il critico De Sanctis attribuì lo stesso nome, preceduto dall'aggettivo "grandi", ai Canti composti negli anni 1829-31 nei quali riconobbe caratteri affini a quelli dei "primi" o "piccoli" idilli. Con Leopardi, comunque, l'idillio viene a perdere ogni legame con il modello ellenistico e bucolico e diventa un genere in cui esprimere la propria interiorità traendo spunto da una contemplazione del mondo naturale. Infatti, in un appunto dei Disegni letterari (1828) il poeta scrive: «idilli esprimenti situazioni, affezioni, avventure storiche del mio animo».

Note modifica

  1. ^ Suo figlio Teone, vissuto al tempo di Augusto, curò l'edizione dei carmi di Teocrito che fu conosciuta di Virgilio.
  2. ^ Raffaele Cantarella, Letteratura greca, Roma, Società editrice Dante Alighieri, 1985, p. 465, SBN IT\ICCU\UBO\0138603.
  3. ^ L'infinito, Alla luna, La sera del dì di festa, Il sogno, La vita solitaria e il frammento Lo spavento notturno.
  4. ^ L'Infinito (1819), Biblioteca Nazionale di Napoli. URL consultato il 17 aprile 2016.

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Collegamenti esterni modifica

  • Idillio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 aprile 2016.