Il Contemporaneo
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Il Contemporaneo nasce il 27 marzo 1954 come rivista settimanale politico - letteraria d'ispirazione marxista a Roma sotto la direzione iniziale di Romano Bilenchi, di Carlo Salinari e Antonello Trombadori. Nel marzo del 1958 il comitato direttivo, formato da Renato Guttuso, Carlo Melograni, Velso Mucci, Carlo Salinari, Albe Steiner, Antonello Trombadori e Glauco Viazzi trasforma la rivista in mensile e nel 1965 si affianca alla rivista "Rinascita" della quale diventerà supplemento mensile.
Il Contemporaneo | |
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Stato | ![]() |
Lingua | italiano |
Periodicità | quindicinale, poi mensile |
Formato | giornale, poi quaderno |
Fondazione | 1954 |
Chiusura | 1989 |
Sede | Roma |
StoriaModifica
"Il Contemporaneo" si prefigge il compito di intervenire con gli strumenti della cultura marxista, nei campi della produzione letteraria, del cinema, delle arti figurative e del teatro. Si rivolge a un pubblico medio e vuole approfondire secondo angolazioni marxiste e antiprovinciali, come afferma nella "Presentazione" apparsa sul n.1 del marzo 1954, il "passaggio dal neorealismo al realismo":
Presentazione |
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"Il problema primo è di tener conto della presenza delle forze nuove che partecipano alla storia e concorrono in modo decisivo a formarla. Il secondo problema è che nel prendere coscienza storica di ciò, ci si rende conto con serietà del difficile compito che ci attende (...). |
Venivano in questo modo indicate le linee di tendenza dell'intervento ideologico della cultura marxista italiana di impronta umanistico-storicistico alle quali la rivista resterà sempre fedele.
Appariranno sulle pagine del periodico alcune delle più note polemiche culturali dell'epoca, da quelle sulle avanguardie storiche del Novecento, a quelle sul neorealismo e realismo, sugli intellettuali e sul '56.
Con la trasformazione della rivista in supplemento, nel 1965, sotto la direzione di Michele Rago, si assiste ad un cambiamento: il mensile diventa più monografico e dedica i suoi fascicoli a problemi letterari, culturali, scientifici, sindacali e politici.
Dopo le elezioni del '74 e del '75, il "Contemporaneo" affronta, parallelamente a Rinascita, i problemi che il nuovo ruolo del PCI poneva. Anche negli anni '80 il periodico mantiene la sua impostazione caratteristica e affronta in fascicoli monografici alcuni dei temi di maggiore attualità, come il rapporto fra democrazia e socialismo, la questione giovanile, i legami Europa-USA, i problemi della ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980.
Nel 1989, con la sospensione delle pubblicazioni di «Rinascita», si chiude anche la stagione del «Contemporaneo».
Controllo di autorità | VIAF (EN) 232148704309536932419 |
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