Il boia scarlatto

film del 1965 diretto da Massimo Pupillo

Il boia scarlatto è un film horror del 1965 diretto da Max Hunter, pseudonimo di Massimo Pupillo.[2][3][4]

Il boia scarlatto
Il boia scarlatto
Titolo originaleIl boia scarlatto
Paese di produzioneItalia, Stati Uniti d'America
Anno1965
Durata87 min
Genereorrore
RegiaMax Hunter (Massimo Pupillo)
SoggettoRoberto Natale,
Romano Migliorini
SceneggiaturaRoberto Natale,
Romano Migliorini
ProduttoreFrancesco Merli,
Ralph Zucker[1]
Casa di produzioneM.B.S. Cinematografica,
International Entertainment Corp.
FotografiaLuciano Trasatti
MontaggioMariano Arditi
Effetti specialiCarlo Rambaldi
MusicheGino Peguri
ScenografiaFrank Arnold
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Per realizzare un servizio fotografico per le copertine delle sue pubblicazioni, un editore di romanzi gialli si reca con una troupe e alcune modelle presso un castello abitato solo da un attore in pensione che, escluse due guardie del corpo factotum, vive isolato dal mondo. Nonostante l'iniziale contrarietà, li accoglie per la notte. Mentre perlustrano i sotterranei del castello, alcuni membri della troupe incidentalmente rompono il sigillo che imprigiona un criminale, noto come il "boia scarlatto" che, secoli prima, era stato condannato a morte e giustiziato dentro una vergine di Norimberga nelle segrete del castello. Accadono misteriosi incidenti mortali, ma si decide di proseguire col servizio fotografico.

Produzione modifica

Gli interni del film furono girati a Palazzo Borghese, ad Artena, mentre gli esterni sono stati realizzati al Castello Piccolomini, a Balsorano[1][5].

Distribuzione modifica

Il boia scarlatto è stato distribuito nei cinema italiani il 28 novembre 1965 con una durata di 87 minuti.[1] Il film ha incassato complessivamente 65 milioni di lire a livello nazionale.[1] Negli Stati Uniti è uscito il 16 maggio 1967, in coppia con 5 tombe per un medium.[1] La versione americana è stata ridotta a 74 minuti.[6] La campagna pubblicitaria statunitense riportava che la pellicola era basata sugli scritti del Marchese de Sade. Il film è stato redistribuito in Italia nel 1972 col titolo Io...il Marchese de Sade.[7]

Ricezione modifica

Lo storico di cinema Roberto Curti ha notato nel film elementi derivati dai fotoromanzi e fumetti neri,[8] e ha liquidato l'intera opera come "decisamente esagerata".[7]

Note modifica

  1. ^ a b c d e Curti, p. 138.
  2. ^ il Davinotti, su davinotti.com. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  3. ^ Il boia scarlatto - Film (1964), su ComingSoon.it. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  4. ^ Il boia scarlatto (1965) | FilmTV.it. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  5. ^ Bloody Pit of Horror (1965) - Filming Locations - IMDb
  6. ^ Curti, p. 142.
  7. ^ a b Curti, p. 143.
  8. ^ Curti, p. 140.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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