Il cardinale (romanzo)

romanzo scritto da Henry Morton Robinson

Il cardinale (The Cardinal) è un romanzo di Henry Morton Robinson pubblicato per la prima volta in lingua originale inglese nel 1950. È forse l'opera più famosa di Robinson; nel 1963 ne è stato tratto un film di Otto Preminger con lo stesso titolo.[1]

Il cardinale
Titolo originaleThe Cardinal
AutoreHenry Morton Robinson
1ª ed. originale1950
1ª ed. italiana1951
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
ProtagonistiStephen Fermoyle

Il romanzo è stato tradotto in 11 lingue.[2]

Trama modifica

Il protagonista pare sia liberamente ispirato alla figura di Francis Joseph Spellman.[3]

Il romanzo inizia nell'aprile del 1915 con il giovane protagonista Stephen Fermoyle che effettua una traversata sul transatlantico italiano Vesuvio assieme ad un'anziana e ricca coppia impegnata in beneficenza.

Lui, appena ordinato prete dopo alcuni anni trascorsi a Roma sta tornando nella natia Boston. Rientrato a Boston, inizia la sua missione sacerdotale come vicario parrocchiale nella parrocchia di S.Margaret in Malden, sobborgo di forte immigrazione italo-irlandese, dove risiede la sua famiglia di origine: il padre, Dennis, tranviere; la madre, Ceil; i fratelli Florrie, Bernard, George, Rita, Mona ed Ellen, suora.

Il raffinato intelletto di Stephen incontra la realtà quotidiana nelle fatiche dei suoi parrocchiani ed inizia così un percorso di umanizzazione del personaggio, di lenta e progressiva compenetrazione tra dottrina e umanità. La vita come vicario viene sconvolta quando Stephen decide di inoltrare in Curia uno scritto sul misticismo per ottenere l'imprimatur.

Il libro è la traduzione de "La scala d'amore", del Monsignor Alfeo Quarenghi, professore di Stephen al Collegio Nord Americano in Roma (titolo e autore sono nomi di fantasia), cui Steve è molto legato da rapporti di reciproca stima e amicizia.

Il Cardinale di Boston, Lawrence Glennon (altro nome di fantasia), fedele all'ortodossia e a Roma, ma mal disposto verso la curia romana, nega l'imprimatur, accusando Steve di arrivismo e trasferendolo in una parrocchia periferica della diocesi, St. Peter, in territorio anglo-canadese. "Esiliato", Steve scopre in questo periodo la vera natura di servizio a Dio e all'uomo insita nel suo sacerdozio, assistendo come vicario padre Halley, incapace di gestire economicamente la piccola comunità, ma pieno di spirito ascetico e caritativo.

Alla morte di padre Halley, vecchio amico e compagno di seminario del cardinale Glennon, il cardinale di Boston nomina Steve parroco di St. Peter e, apprezzandone le capacità, lo nomina suo segretario.

Negli anni di servizio come segretario del cardinale di Boston, Steve matura la sua vocazione sacerdotale ed è benvoluto dal cardinale come un figlio.

Nel frattempo la sorella Mona fugge di casa, a causa di dissidi con la famiglia che osteggiava la sua relazione con un giovane ebreo. Viene ritrovata dopo molti mesi. Incinta, morirà durante il parto di una bimba, Regina, che sarà adottata dall'altra sorella Rita e da suo marito medico.

La tragedia sconvolge Steve e la famiglia, negli stessi momenti in cui a Roma muore il Papa.

Il Cardinale nomina Steve suo conclavista e, insieme, raggiungono il bastimento (lo "Stromboli" comandato dall'amico Gaetano Orselli, già comandante del "Vesuvio"). All'arrivo a Roma, ai due non resta che osservare da spettatori la "fumata bianca". Il cardinale Glennon ha un collasso.

Durante la convalescenza a Roma, Steve si fa apprezzare dagli amici che il cardinale ha nella curia romana e il papa, informato, lo nomina come assistente nella segreteria di Stato.
Inizia una fase romana, nella quale Steve acquisisce il "punto di vista romano delle cose", quell'universalità che gli mancava negli Stati Uniti. Stringe amicizia con il collega Roberto Braggiotti, che lo introduce nelle feste e nei palazzi della nobiltà romana. Qui Steve incontra dopo tanto tempo Ghislana Falerni, nobildonna romana, vedova, affine per cultura, temperamento e personalità al giovane sacerdote.

Tra i due nasce un amore taciuto e che non sfocia in altro se non in una breve ammissione del sentimento che Steve prova per la donna. Morto Braggiotti per un'infezione, Steve decide di salvare il suo sacerdozio e la virtù della donna, smettendo di frequentare gli ambienti della nobiltà romana. Dopo un corso di esercizi spirituali e un periodo di profondo pentimento, Steve torna al suo compito di aiutante nella diplomazia vaticana, al servizio di monsignor Alfeo Quarenghi che, ricevuta la nomina di legato apostolico a Washington, lo nomina suo assistente. Dopo poco tempo dal suo ritorno negli Stati Uniti, Steve è nominato vescovo di Hartfield. Dopo il lungo apprendistato, Stephen Fermoyle realizza la profezia dell'amico Gaetano Orselli, che gli aveva regalato come segno di amicizia un'ametista sfaccettata incastonata in un anello da vescovo.

Venti di guerra spirano nel mondo e Steve, legato da amore filiale verso Pio XI, lo aiuta a diffondere la sua parola di pace sfidando il Nazifascismo. In seguito a questi atti di coraggio, Stephen è elevato alla dignità arcivescovile e cardinalizia.

Il film modifica

Il film è liberamente ispirato al libro e ne modifica in molte parti la trama, riducendone la ricchezza di significato e ampliando il tema dell'amore tra il sacerdote e una giovane ragazza (Romy Schneider).

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Otto Preminger, Il cardinale (1963), su imdb.com. URL consultato il 4 settembre 2018.
  2. ^ Henry Morton Robinson, The Cardinal, su worldcat.org. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  3. ^ Henry Morton Robinson, su it.cathopedia.org. URL consultato il 4 settembre 2018.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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