Il padrone del mondo (Robert Hugh Benson)

romanzo di Robert Hugh Benson

Il padrone del mondo (Lord of the World), tradotto anche come Padrone del mondo e Il dominatore del mondo,[1] è un romanzo di fantascienza distopica di Robert Hugh Benson, pubblicato nel 1907.

Il padrone del mondo
Titolo originaleLord of the World
Altri titoliIl dominatore del mondo, Padrone del mondo
Copertina della prima edizione originale del romanzo
AutoreRobert Hugh Benson
1ª ed. originale1907
1ª ed. italiana1920
Genereromanzo
Sottogeneredistopia, ucronia, fantapolitica, fantascienza
Lingua originaleinglese
ProtagonistiPercy Franklin
AntagonistiJulian Felsenburgh

Narra di un mondo attorno all'anno 2000, governato in pace da tre grandi potenze a carattere liberale, socialista e massonico, in cui i cattolici, ai margini della società, vengono infine sottoposti a persecuzione. L'autore contrappone un mondo evoluto dal punto di vista tecnologico e intellettuale, dominato dai principi dell'umanitarismo e il mondo della Chiesa in declino, caratterizzato dalla fede.

Il romanzo è stato citato in numerose occasioni da papa Francesco, che ne ha consigliato la lettura[2].

Ambientazione modifica

Il mondo attorno all'anno 2000 è diviso in due grandi blocchi di potere: l'Occidente, costituito in prevalenza dall'Europa, e l'Oriente, costituito dalle nazioni asiatiche e in particolare dall'Impero unico formatosi dall'unione tra Cina e Giappone. Un terzo blocco, in declino e meno determinante nello scacchiere mondiale è costituito dalle Americhe.

L'Occidente è retto da governi di stampo socialista e massonico. Il romanzo presenta come testimonianza diretta la Gran Bretagna e in particolare la città di Londra. Il resto del mondo non viene descritto al lettore tramite immagini: del resto i personaggi stessi sembrano conoscerlo soltanto tramite notizie testuali sui giornali. Il mondo diviso in tre grandi potenze secondo approssimativamente i tre principali continenti sarà una caratteristica anche del romanzo distopico per eccellenza, 1984 di George Orwell.

Per quanto riguarda la città di Londra, essa è cresciuta da un punto di vista qualitativo e si è evoluta anche sotto aspetti del benessere (legge sui fumi). In piazza Trafalgar al centro è stata eretta la statua di un defunto massone del XX secolo. L'inno della Gran Bretagna è l'Inno massonico. Il dissenso sembra essere pressoché assente. Anche il partito conservatore sembra in buona parte allineato con i laburisti al potere.

Le religioni sono in fase di decadenza. Le religioni orientali sono in buona parte asservite alle autorità dell'Impero Orientale, mentre le varie correnti del Cristianesimo sono tornate, nel corso dei decenni, di nuovo in seno alla Chiesa Cattolica.

La città di Roma ha ottenuto l'indipendenza dall'Italia ed è retta dal Papa. Nei quartieri interni vicino al Vaticano è suddivisa in quattro aree in base all'origine geografica della popolazione e ai loro gusti in termini di fruizione del cattolicesimo (l'area latina, per esempio, ha chiese barocche, mentre l'area germanica ha chiese di gusto gotico).

Dal punto di vista della tecnologia, la previsione di Benson nel 1907 è di un mondo in grado di comunicare attraverso telegrafi senza fili, capaci di attraversare l'etere per trasmissioni di carattere testuale, oltreché telefoni per le comunicazioni urbane. Gli aerei hanno funzionalità simili al treno, con fermate nei principali capoluoghi e suddivisione in scompartimenti, e tagliano l'aria a duecentocinquanta chilometri all'ora (v. cap. 6).

I rapporti sociali sono differenti rispetto alla futura letteratura distopica: i mezzi di telecomunicazione non trasmettono immagini e pertanto non è ancora concepita la televisione, che sarà invece estremamente presente nelle altre opere di genere (v. 1984 di George Orwell). La comunicazione avviene attraverso cartellonistica e giornali, ma soprattutto la si svolge nelle piazze. La forza persuasiva di Felsenburgh non consiste quindi in un potere mediatico, bensì un carisma innato.

Trama modifica

Approssimativamente attorno all'anno 2000 il mondo è diviso in tre principali blocchi politici: Occidente, Oriente e Americhe. Occidente e Oriente sono da sempre in contrapposizione. All'inizio della narrazione emerge una figura estremamente carismatica in oriente, quella di Julian Felsenburgh, dapprima poco definibile. In breve tuttavia si riconoscerà in lui un pacificatore tra i due blocchi e la persona capace di definire un nuovo ordine mondiale. Caratteristica peculiare di Julian Felsenburgh è di attrarre le persone con un carisma magnetico eccezionale e di essere estremamente somigliante come aspetto fisico al protagonista, il prete cattolico londinese Percy Franklin.

Il libro mantiene per tutta la propria durata una tensione particolare, mai definitivamente sciolta, relativamente alla somiglianza dei due personaggi. Il mondo, visto per buona parte attraverso l'occhio dei personaggi londinesi, è sempre più condizionato dalla figura di Felsenburgh. I politici fanno a gara a rendergli onori e incarichi politici, che Felsenburgh rifiuterà per accettare soltanto ruoli di carattere unitario e internazionale: prima Presidente d'Europa, infine Presidente del Mondo. Il personaggio è oggetto di un vero e proprio culto della personalità e giungerà fino a essere considerato un dio.

Il romanzo riporta in alcuni capitoli la vita di un deputato inglese, di sua madre convertitasi in punto di morte al Cattolicesimo e della moglie, Mabel, che manifesterà sensibilità diverse rispetto a quelle della popolazione.

La Chiesa Cattolica, completamente demassificata, combattuta a livello ideale e filosofico e infine anche con strumenti politici e di polizia, regredisce nel proprio aspetto di entità politica e ritorna gradatamente a un insieme di fedeli. Il rafforzamento della fede nei pochi cristiani rimasti è incentivato anche dalla creazione di un nuovo ordine religioso, l'Ordine di Cristo Crocifisso.

Venute a sapere di una congiura di cattolici a danno dell'Abbazia di Westminster, appena convertita a tempio massonico, le nazioni di Gran Bretagna e Germania inviano la propria aviazione a radere al suolo Roma. Gli unici a salvarsi saranno proprio Percy Franklin, appena eletto cardinale, e un cardinale tedesco, diretti proprio a Londra per impedire la congiura. A Roma, al momento del bombardamento, si trova la quasi totalità dei cardinali del mondo, oltreché il Papa: la distruzione della città coincide con l'eliminazione di gran parte della struttura della Chiesa Cattolica.

Percy Franklin viene eletto papa col nome di Silvestro III dai due cardinali superstiti e si ritira in incognito a Nazaret. Ricostruisce la struttura cattolica, sempre più priva di rigore formale e sempre più votata alla semplicità, ed elegge 12 cardinali. La stima dei cattolici rimasti nel mondo è di una decina di milioni.

Ratificato l'atto di eliminazione fisica tramite eutanasia di chiunque dichiari di professare la religione cattolica, il cardinale di Mosca tradisce il nuovo papa (proprio come Giuda, questo è il paragone fatto dal segretario di Julian Felsenburgh) e rende noto il suo nascondiglio a Nazaret. Nel momento in cui tutte le forze dell'aviazione mondiale, comandate dal Presidente del Mondo Julian Felsenburgh in persona, convergono verso Nazaret dove il papa, in stato prossimo alla beatitudine sta officiando messa coi suoi cardinali, il mondo s'avvia all'Apocalisse.

Riferimenti storici modifica

Il nome di Felsemburgh è Julian, come l'imperatore Giuliano l'Apostata. Il termine apostasia ricorre in diversi punti dell'opera in particolare nel momento di affermazione di Felsenburgh a guida dell'Europa.

Percy Franklin viene eletto col nome di Silvestro III (fino ai primi anni del XX secolo papa Silvestro III non era considerato legittimo, bensì un antipapa). Il predecessore di Franklin è Giovanni XXIV (gli antipapi Alessandro V e Giovanni XXIII, invece, fino ad allora erano considerato veri papi). Nella prima edizione italiana del romanzo, del 1920, il traduttore Corrado Raspini, curiosamente, non rende "Pope John XXIV" in "Papa Giovanni XXIV" ma "Papa Benedetto XVI". Ciò può essere spiegato, forse, col fatto che il papa regnante allora era Benedetto XV e Giovanni XXIII era di ben cinque secoli prima.

Edizioni modifica

  • Robert Hugh Benson, Lord of the World, 1907.
  • R. Hug Benson, Il dominatore del mondo, traduzione di Corrado Raspini, Vallecchi Editore, 1920. (prima edizione italiana)
  • Robert Benson, Padrone del mondo, traduzione di Paola Eletta Leoni, Città armoniosa, 1977.
  • Robert Hugh Benson, Il padrone del mondo, traduzione di Paola Eletta Leoni, collana Mondi letterari, Jaca Book, III edizione 2008 (I ediz. 1987; II ediz. 1997), ISBN 978-88-16-50225-3.
  • Robert Hugh Benson, Il padrone del mondo, traduzione di Corrado Raspini, Verona, Fede & Cultura, 2011.
  • Robert Hugh Benson, Il padrone del mondo, nuova edizione, traduzione di Paolo Nardi, Verona, Fede & Cultura, 2014, ISBN 978-88-6409-325-3.

Note modifica

  1. ^ Edizioni di Il padrone del mondo, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  2. ^ "Il padrone del mondo", di cosa parla il libro consigliato dal Papa, in Famiglia Cristiana, 22 gennaio 2015.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Testo online