Il porno shop della settima strada
Il porno shop della settima strada è un film del 1979, diretto da Joe D'Amato.
Il porno shop della settima strada | |
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Una scena del film | |
Titolo originale | Il porno shop della settima strada |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1979 |
Durata | 80 min |
Genere | thriller, pornografico |
Regia | Joe D'Amato |
Soggetto | Aristide Massaccesi, Tito Carpi |
Sceneggiatura | Aristide Massaccesi, Tito Carpi |
Produttore | Aristide Massaccesi, Oscar Santaniello |
Casa di produzione | Kristal Film |
Fotografia | Enrico Biribicchi |
Montaggio | Vincenzo Vanni |
Musiche | Bruno Biriaco |
Scenografia | Bartolomeo Scavia |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Nato come un thriller erotico soft, fu trasformato in hard dalla produzione, che inserì scene porno girate da controfigure. L'attrice Annamaria Clementi, per questo motivo, fece causa alla produzione[1][2].
Uscì nelle sale cinematografiche italiane il 20 febbraio 1979. Il titolo internazionale è The Pleasure Shop on 7th Avenue.
Trama
modificaA New York, due malviventi di mezza tacca, Rico (il capo) e Bob (un maniaco sessuale scarcerato da poco), rapinano l'incasso d'un negozio protetto dalla mafia, che subito sguinzaglia dei sicari sulle loro tracce. I due si trovano così costretti a rifugiarsi nel pornoshop gestito da Lorna, donna d'un boss mafioso.
Nel locale, mentre Bob inizia a curiosare tra i films pornografici, Rico è attratto da Lorna, che tenta inutilmente di convincere Bob a lasciarla andare praticandogli una fellatio.
I due delinquenti decidono di fuggire con Lorna in ostaggio, quindi si recano dall'afroamericano che li aveva incaricati della rapina al negozio e lo costringono a seguirli nella fuga verso il Canada. Approfittando d'una sosta in una stazione di servizio, Lorna riesce a lasciarvi nel cestino del bagno una banconota su cui ha scritto il luogo dove si stanno dirigendo.
I rapinatori giungono in una villa che credono deserta da utilizzare come rifugio, ma la trovano già occupata da tre studenti, Frank insieme alla sua ragazza Sue e all'amica comune Faye; i malviventi prendono in ostaggio anche questi ultimi e iniziano a molestare e violentare le ragazze e a picchiare il ragazzo.
Trovata la banconota lasciata da Lorna, i sicari della mafia localizzano il nascondiglio dei rapinatori e v'irrompono, ma vengono neutralizzati dai malviventi, che fuggono precipitosamente senza bottino, sottratto loro astutamente da Faye, in apparenza la ragazza più ingenua.
Collegamenti ad altre pellicole
modifica- Il nome Lorna è un omaggio a Lorna, diretto da Russ Meyer nel 1964.
- La sequenza in cui uno dei rapinatori gioca a biliardo e la buca è la vagina di una delle ragazze è un riferimento ad un'analoga sequenza presente in Spell (Dolce mattatoio), diretto da Alberto Cavallone nel 1977. La sequenza verrà riproposta, in versione soft, da Lucio Fulci, prima in Il fantasma di Sodoma (1988), poi ripresentato in Un gatto nel cervello (1990).
Note
modifica- ^ Gordiano Lupi. Erotismo, orrore e pornografia secondo Joe D'Amato. Roma, Mondo Ignoto, 2004.
- ^ Intervista ad Annamaria Clementi, nocturno.it[collegamento interrotto]
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Il porno shop della settima strada, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il porno shop della settima strada, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il porno shop della settima strada, in European Girls Adult Film Database.