Il segreto di una donna

film del 1949 diretto da Otto Preminger
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Il segreto di una donna (Whirlpool) è un film nel 1949 diretto da Otto Preminger.

Il segreto di una donna
Gene Tierney in una scena del film
Titolo originaleWhirlpool
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1949
Durata98 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generenoir, thriller
RegiaOtto Preminger
SoggettoGuy Endore
SceneggiaturaBen Hecht, Andrew Solt
ProduttoreOtto Preminger
Casa di produzione20th Century Fox
FotografiaArthur C. Miller
MontaggioLouis R. Loeffler
Effetti specialiFred Sersen
MusicheDavid Raksin
ScenografiaLeland Fuller, Lyle R. Wheeler

Thomas Little, Walter M. Scott (arredamenti)

CostumiCharles LeMaire (non accreditato)

Oleg Cassini (abiti per Gene Tierney)
Sam Benson (guardaroba, non accreditato)

TruccoBen Nye
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Con la sceneggiatura di Ben Hecht (sotto lo pseudonimo dovuto alla lista nera della maccartismo 'Lester Barstow'), è considerato un film noir ma presenta analogie con un thriller sceneggiato dallo stesso Hecht, il film di Alfred Hitchcock Io ti salverò. Il soggetto è tratto dal romanzo di Guy Endore Methinks the Lady, e combina il thriller psicologico (l'eroina è controllata da un assassino tramite ipnosi) con il melodramma, con Gene Tierney nel ruolo della moglie cleptomane non creduta dal proprio marito psicoanalista, nel momento del bisogno.

Trama modifica

Ann Sutton, moglie di uno psicoanalista di successo di Los Angeles, viene fermata per taccheggio in un grande magazzino, e viene salvata dallo scandalo dall'ammaliante ipnotizzatore David Korvo. In realtà Korvo è una figura ben più losca di ciò che appare, e Ann presto si trova coinvolta in un ricatto e in un omicidio che non è sicura di aver commesso lei, poiché essendosi sottoposta a ipnosi da Korvo ha dei vuoti di memoria.

Il suo fedele marito inizia a prendere le distanze da lei perché è indotto a pensare che vi sia una relazione tra i due, ma poi avendo avuto in cura la vittima dell'omicidio, capisce che Korvo è l'unica vera persona ad aver tratto vantaggio dalla sua morte. L'uomo ha però un alibi di ferro essendo stato ricoverato e operato in ospedale. Con l'ausilio di un ispettore di polizia, Sutton riesce nel tentativo di far ricordare alla moglie cosa è successo nella casa della vittima, scoprendo che in effetti lei arrivò ad omicidio già consumato.

Korvo, ancora convalescente, è tornato proprio in quella casa per recuperare i dischi con la registrazione della sedute della vittima che lo accusava di averle rubato dei soldi. Per non avvertire il dolore della recente operazione chirurgica subita, Korvo si è auto-ipnotizzato, proprio come fece la notte del delitto. Scoperto, cerca la fuga, ma il fisico non lo sorregge e crolla a terra esanime sparando al giradischi che lui stesso aveva azionato facendosi beffe della testimonianza che lo avrebbe incastrato.

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