Il testamento/La ballata del Miché

singolo di Fabrizio De André del 1963

Il testamento/La ballata del Miché è il quarto singolo di Fabrizio De André, pubblicato in Italia dalla Karim nel 1963.

Il testamento/La ballata del Miché
singolo discografico
ArtistaFabrizio De André
Pubblicazione1963
Dischi1
Tracce2
GenereMusica d'autore
Folk
EtichettaKarim (KN 184)
Velocità di rotazione45 giri
Formati17,5 cm
Fabrizio De André - cronologia

Tracce modifica

  1. Il testamento (testo: Fabrizio De André – musica: Elvio Monti)
  2. La ballata del Miché (testo: Clelia Petracchi – musica: Fabrizio De André)

Copertina modifica

Pubblicato con due diverse copertine fotografiche; sul retro vi sono alcune note biografiche. Entrambe le canzoni sono arrangiate da Gian Piero Boneschi.

Brani modifica

Il testamento

Incisiva[senza fonte] lirica in ritmo di tarantella, scherza sulla morte e ironica sulle ipocrisie, "Il testamento" è la resa in poesia delle ultime volontà di un immaginario personaggio che attende la morte e approfitta della sua situazione per farsi beffe de «gli artefici del girotondo intorno al letto di un moribondo»; tuttavia nel testamento vi è anche uno spazio per l'amore e per il tenero ricordo della sua unica amata.

Il tòpos letterario del "testamento" è utilizzato anche dai contemporanei cantautori francesi Georges Brassens (Le testament, 1955) e Jacques Brel (Le moribond, 1961), ma ha il suo punto di riferimento nell'opera del poeta quattrocentesco François Villon, che ispirerà ancora De André nel suo album monotematico Tutti morimmo a stento (1968), incentrato sul tema della morte[1].

Il brano venne reinciso in due versioni nel 1968: la prima per il singolo Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers/Il testamento, conservando il tempo della versione originale, mentre la seconda, in un'esecuzione più veloce, per l'album Volume 3º. In entrambe, il testo presenta qualche differenza rispetto alla prima versione: si ha rivelarglieli tutti sbagliati invece dell'originale riferirglieli tutti sbagliati, e sorella Morte, lasciami il tempo invece di sorella Morte, datemi il tempo.

In tutte le etichette dei dischi la musica è firmata da Fabrizio De André (nonostante l'autore sia in realtà Elvio Monti, come evidenziato nel relativo spartito).

La ballata del Miché

Il brano La ballata del Miché è presente sul lato B in una versione diversa rispetto a quella pubblicata due anni prima sul singolo La ballata del Miché/La ballata dell'eroe.

Note modifica

  1. ^ Enrico de Angelis. Le cento e più canzoni di Fabrizio De André (2004), in AA.VV. Volammo davvero. Milano, BUR, 2007

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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