Innocenzo Leontini

politico italiano

Innocenzo Leontini (Ispica, 25 maggio 1959) è un politico italiano, sindaco di Ispica dal 1992 al 1993 e nuovamente a partire dal 2020.

Innocenzo Leontini

Sindaco di Ispica
In carica
Inizio mandato6 ottobre 2020
PredecessoreLucio Pierenzo Muraglie

Durata mandato16 febbraio 1992 –
2 marzo 1993
PredecessoreCarmelo Tomasi
SuccessoreAngelo Spadaro

Assessore all'agricoltura e alle foreste della Regione Siciliana
Durata mandato30 agosto 2004 –
7 luglio 2006
PresidenteSalvatore Cuffaro
PredecessoreGiuseppe Castiglione
SuccessoreGiovanni La Via

Assessore alla sanità della Regione Siciliana
Durata mandato29 gennaio 1998 –
21 novembre 1998
PresidenteGiuseppe Drago
PredecessoreAlessandro Pagano
SuccessoreSebastiano Sanzarello

Europarlamentare
Durata mandato20 settembre 2018 –
1º luglio 2019
LegislaturaVIII
Gruppo
parlamentare
PPE
- (fino al 16/01/2019)
ECR
- (dal 16/01/2019)
CircoscrizioneItalia insulare
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoIndipendente (dal 2020)
In precedenza:
PSI (fino al 1994)
FI (1994-2009)
PdL (2009-2012)
CA (2012-2013)
FI (2013-2018)
FdI (2019-2020)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità degli studi di Catania

È stato europarlametare dal 2018 al 2019 e due volte assessore della Regione Siciliana, nel 1998 e dal 2004 al 2006.

Biografia modifica

Laureato in scienze politiche. Già esponente del Partito Socialista Italiano, dove negli anni '70 ricopre la carica di segretario provinciale del Movimento giovanile.

Ha ricoperto quindi vari ruoli amministrativi nella sua città, Ispica, tra cui consigliere comunale, assessore, vicesindaco e sindaco dal 1991 al 1993.

Nel 1994 aderisce al partito Forza Italia.

Deputato all'ARS modifica

Nel 1996 viene eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nella lista di Forza Italia nel collegio ragusano. Nello stesso anno assume anche l'incarico di coordinatore provinciale del partito a Ragusa.

Dal gennaio al novembre 1998 diviene Assessore regionale alla Sanità nella prima giunta di Giuseppe Drago.

Nel 2001 viene nuovamente riconfermato all'Ars ottenendo 12.714 voti nel collegio della provincia di Ragusa. Ricopre il ruolo di capogruppo di Forza Italia all'ARS fino ad agosto del 2004 quando il Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro lo nomina Assessore regionale all'Agricoltura e Foreste.

Nel 2006 e nel 2008, candidato per Forza Italia prima e per il PdL dopo, ottiene la riconferma all'ARS, prima con 15.594 poi con 13.040 voti, risultando per la terza volta il deputato più votato della Provincia di Ragusa.

Per un mese, tra giugno e luglio 2008 assume la carica di europarlamentare[1] subentrando a Francesco Musotto, ma alla fine opta per il ruolo di deputato regionale. Dal 2008 al 2012 ricopre la carica di presidente del Gruppo parlamentare del PdL all'ARS.

Nel 2012 lascia il PdL per aderire al PID-Cantiere Popolare, partito con cui si ricandida all'ARS, rielezione che manca per qualche centinaio di voti. A gennaio del 2013 il suo neo-partito lo inserisce nelle liste del Senato per le elezioni politiche del 2013, ma non viene eletto.

A maggio 2014 è candidato nella lista di Forza Italia, dove era rientrato, alle elezioni europee 2014 nella Circoscrizione Italia insulare, dove ottiene 48.189 preferenze, giungendo terzo, senza essere eletto.

Eurodeputato modifica

Il 18 giugno 2018 con l'elezione a sindaco di Catania, Salvo Pogliese lascia il posto di Europarlamentare, il primo dei non eletti risulta essere Gianfranco Micciché che si insedia, ma per incompatibilità con il ruolo di Presidente dell'Assemblea regionale siciliana è dichiarato decaduto. Così il 20 settembre 2018 Leontini diventa Europarlamentare per l'ultimo scorcio di legislatura. A dicembre lascia Forza Italia per aderire, il 16 gennaio 2019, al partito politico di Giorgia Meloni Fratelli d'Italia. Abbandona anche il gruppo del Partito Popolare Europeo e si iscrive al Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Non è però ricandidato da FdI alle elezioni europee del maggio 2019.

Sindaco di Ispica modifica

Ritorna a ricoprire la carica di sindaco di Ispica nelle elezioni amministrative del 2020, prevalendo al primo turno sul sindaco uscente Lucio Pierenzo Muraglie con il 50,3% dei suffragi.[2][3]

Procedimenti giudiziari modifica

Nel 2013 viene indagato nel processo denominato "Guido Tersilli" per presunta truffa all'INPS, per concessione indebita di pensioni di invalidità, nel 2016 viene assolto perché il fatto non sussiste.[4][5]

Nel 2014 subisce una condanna contabile dalla Corte dei Conti, insieme a Salvatore Cuffaro ed altri ex assessori e deputati siciliani, per assunzioni ritenute illegittime di autisti del 118, a risarcire 780.000 euro a testa [6], in appello ridotti a 30.000 euro ciascuno[7].

È assolto in appello nel 2019 nell'inchiesta delle cosiddette "spese pazze" dell'Ars[8].

Note modifica

  1. ^ 6ª legislatura | Innocenzo LEONTINI | Deputati | Parlamento Europeo, su www.europarl.europa.eu. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  2. ^ https://corrierediragusa.it/politica/2020/10/06/la-composizione-del-consiglio-comunale-di-ispica-dopo-lelezione-a-sindaco-di-innocenzo-leontini Archiviato il 9 ottobre 2020 in Internet Archive. Corriere di Ragusa
  3. ^ Elezioni comunali Ispica 2020 - Risultati - La Repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  4. ^ Assunzioni illegittime al 118, condannati Granata e Leontini, su ragusanews.com, RagusaNews. URL consultato il 20 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
  5. ^ ragusa.gds.it, http://ragusa.gds.it/2016/10/26/falsi-invalidi-a-ragusa-assolti-in-66-anche-i-due-ex-deputati-ars-leontini-e-minardo_581984/.
  6. ^ Sicilia, assunzione di 512 autisti del 118: 17 politici condannati a pagare 12 milioni, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 20 luglio 2015.
  7. ^ "Assunzioni illegittime al 118" | Condannati 17 politici, con lo sconto, su Live Sicilia, 25 settembre 2014. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  8. ^ Assolto l'ex capogruppo del Pdl Leontini a processo per le spese pazze dell’Ars, su L'Opinione della Sicilia, 7 giugno 2019. URL consultato il 19 febbraio 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica